Si avvicinano le feste pasquali – ricche non solo di momenti di gioia, ma anche di eccessi a tavola, che possono scatenare diversi fastidi, andando a rompere l’equilibrio acido-base dell’organismo legato al pH. Quali sono i sintomi dello squilibrio acido-base? Come ristabilire il pH naturale dell’organismo e quali sono i cibi acidi ed i cibi alcalini?
Tanti specialisti ci mettono in guardia circa l’importanza di seguire uno stile alimentare alcalinizzante per mantenere un pH basico naturale con valori tra 7,5 e 9.
La sigla pH (potentia Hydrogeni) è un parametro chimico che misura il grado di acidità o di alcalinità di una sostanza liquida o solida, dall’acqua agli alimenti.
Il pH è soprattutto un parametro vitale per l’organismo. Ecco perché:
se l’ambiente in cui vivono le cellule è troppo acido, il loro funzionamento viene ostacolato.
Il nostro benessere è direttamente correlato allo stato del pH del nostro organismo.
Per valutare il grado di acidità dei tessuti è sufficiente analizzare le urine. La scala numerica di riferimento va da 0 a 14 e ogni sostanza può essere considerata acida (se ha un pH da 0 a 6,9), neutra (con un pH 7) e alcalina (quando il pH va da 7,1 a 14).
Un valore inferiore a 7 indica un pH acido e un valore maggiore a 7 indica un pH basico o alcalino.
Una persona è in acidosi se le urine hanno un pH inferiore a 5,5.
È possibile misurare il pH dell’organismo anche comodamente da casa, eseguendo dei test di urine o di saliva. Questi test casalinghi andrebbero effettuati più volte al giorno (come ad esempio al mattino, dopo pranzo e dopo cena), in modo da ottenere una media più accurata, ed anche perché il pH può variare nel corso della giornata.
Il nostro organismo è in grado di eliminare gli acidi in eccesso grazie a una serie di processi fisiologici in grado di mantenere un corretto equilibrio acido-base. Passando dal tessuto connettivo al sangue, le particelle acide arrivano ai reni e ai polmoni e vengono, infine, eliminate.
Se, invece, vi è un eccesso costante di sostanze acide, l’organismo non riesce ad eliminarle e li accumula nel tessuto connettivo o nella matrice (agglomerato di cellule che costituisce il punto di origine di un tessuto).
Il tessuto connettivo ha il ruolo fondamentale di permettere le comunicazioni tra i vari organi e tessuti. Quando in questo tessuto si depositano troppe particelle acide queste comunicazioni, tra i vari tessuti, risultano indebolite e, di conseguenza, nascono i disturbi legati all’acidosi.
Queste scorie verranno infine eliminate quando l’organismo inizierà a produrre sostanze tamponanti sufficienti, ma maggiore è il tempo di permanenza nei tessuti, maggiori saranno i disturbi correlati allo stato di acidosi, chiamato anche acidosi metabolica latente, acidosi tissutale o iperacidità.
Un accumulo di acidi nel corpo è una condizione di solito transitoria ma, se dovesse perdurare nel tempo, può provocare disturbi anche seri.
I maggiori problemi di salute associati ad uno squilibrio del pH sono:
Ovviamente più il problema viene trascurato più le tossine accumulate aumentano e maggiori saranno i disturbi.
Le cause più comuni dell’acidosi metabolica sono:
L’acidosi può essere contrastata a tavola con una dieta alcalinizzante capace di equilibrare il pH dell’organismo e di ripristinare così il benessere psicofisico.
Il regime nutrizionale alcalinizzante si fonda sul principio che tutte le reazioni all’interno dell’organismo si svolgono nell’ambito di determinati valori e tra questi il più importanti è dato dal pH e dal rapporto acido-basico, spesso bilanciato verso l’acidità a causa di un’alimentazione sbagliata.
Il cibo, infatti, interagisce continuamente con la chimica del corpo alterando l’equilibrio dell’organismo che tende all’alcalinità, con un pH basico tra 7,5 e 9. Bevande e alimenti, una volta ingeriti e metabolizzati, rilasciano residui che possono essere acidi oppure basici e alcalini: la dieta alcalinizzante mira così a ristabilire l’equilibrio naturale (omeostasi) dell’organismo e, di conseguenza, ogni funzione vitale.
Questa dieta privilegia vegetali di stagione e proteine magre, contenute in abbondanza in alimenti come carne bianca, pesce e latticini freschi. L’azione dei cibi acidificanti viene così bilanciata da un adeguato apporto di alimenti basici, dall’effetto alcalinizzante. È ridotto il consumo di prodotti considerati maggiormente acidificanti come cereali, pasta, pane, dolci e prodotti da forno, così come carni rosse, salumi e insaccati, formaggi stagionati, caffè e alcolici.
Farinacei
Legumi
Frutta secca
Bevande
Pesce
Carne e salumi
Latte, prodotti caseari e uova
Zucchero, conserve, dolciumi
Verdura
Legumi
Frutta, noci e succhi di frutta
Bevande:
Altro:
Ovviamente, questo non significa che bisogna mangiare esclusivamente cibi alcalinizzanti ed eliminare del tutto i cibi acidi, fra i quali vi sono tantissimi alimenti salutari. La moderazione e il buon senso sono la chiave per un’alimentazione bilanciata. In più potrebbe essere utile sapere quali sono le combinazioni corrette di alimenti acidi e basici. Ad esempio è bene mangiare:
Sebbene la frutta è meglio consumarla da sola e lontano dai pasti.
Oltre a ridurre il consumo di cibi acidificanti, non bisogna dimenticare di assumere liquidi in abbondanza. Ogni giorno bisogna bere almeno un litro e mezzo di acqua alcalina (con un pH>7). Sì, inoltre, al tè verde, alle tisane, alle spremute, gli estratti e/o centrifugati di frutta e verdura. Meglio evitare il caffè, il tè nero e gli alcolici. So può ricorrere a un correttore di acidità, come acqua e bicarbonato, ma senza eccessi.
Una camminata a passo sostenuto o un’attività fisica di tipo aerobico migliora l’apporto di ossigeno e promuove il rilascio di anidride carbonica, ovvero l’acido carbonico, che contribuisce ad innalzare il valore di acidità dell’organismo.
Potrebbe essere utile adottare alcune tecniche di gestione dello stress (come le tecniche di rilassamento, la meditazione, la respirazione ecc.), praticare lo yoga, attività creative, taï-chi, chi-cong ecc.
Questi integratori di solito si trovano sotto forma di polveri alcalinizzanti da sciogliere nell’acqua, a base di Sali minerali come calcio, potassio e magnesio.
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