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Pancia piatta con la dieta Adamski: come funziona ed alcune ricette

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Perdere peso non è lo scopo, ma una piacevole conseguenza di questa dieta che punta sul benessere generale. Vediamo allora cos’è la dieta Adamski, come funziona ed alcune ricette pratiche, che ci aiuteranno a migliorare la digestione, la forma fisica ed il benessere generale.

Cos’è la dieta Adamski?

Ottenere una pancia piatta senza fare rinunce è l’obiettivo del metodo Adamski, che prende il nome dal suo ideatore, il naturopata francese Frank Laporte Adamski.

Secondo la sua teoria, il problema del sovrappeso e di molti disturbi correlati come mal di schiena, cellulite, stanchezza cronica e insonnia, derivano da un malfunzionamento dell’intestino.

Come risolverlo? La soluzione è: consumare cibi acidi e non acidi in pasti diversi.

A questo si deve aggiungere un moderato ma costante esercizio fisico e uno stile di vita corretto. Benché l’obiettivo principale non sia la perdita di peso, ma un benessere generale, in una sola settimana si riescono a perdere circa 2 kg e, soprattutto, ci si vedrà più sgonfi.

La separazione degli alimenti

Il principio che sta alla base del metodo Adamski prevede la suddivisione degli alimenti in due categorie a seconda della loro velocità di transito nel tratto digestivo:

  • veloci – acidi e
  • lenti – non acidi.

Questa classificazione non ha nulla a che vedere con il gusto né con il pH dei cibi, ma solo con il maggiore o minore tempo che serve per digerirli.

Inoltre, non è necessario analizzare ciascun alimento per sapere qual è la natura della sua molecola: basta semplicemente memorizzare il breve elenco dei cibi veloci e di quelli neutri: tutti gli altri sono automaticamente da considerarsi lenti.

I cibi acidi o veloci:

Si tratta di cibi che vengono digeriti rapidamente, cioè in un tempo che va da mezz’ora a un massimo di due ore.

Alcuni esempi:

tutta la frutta (compresa quella candita, essiccata o passita), i succhi di frutta, yogurt, miele, pomodori, peperoni, zucca, curry, paprika, limone, banana, tè verde, marmellate (tranne quella di castagne), bevande gassate.

I cibi neutri:

Questi sono una sorta di jolly, perché hanno la capacità di accelerare il transito sia degli alimenti veloci sia di quelli lenti e, di conseguenza, possono essere abbinati a qualsiasi pietanza.

Alcuni esempi:

l’olio, l’aceto, le cipolle, gli scalogni, le erbe, le spezie, lo zucchero, il caffè, il tè nero, il cioccolato fondente, il vino rosso, il latte vaccino, le melanzane, l’aglio, i capperi, la birra, il prezzemolo, il basilico, il pepe, la senape…

I cibi non acidi o lenti:

Si tratta di cibi che vengono digeriti molto lentamente dall’organismo, che impiega dalle 4 a 5 ore per smaltirli. In pratica, in questa categoria rientrano tutti gli alimenti che non sono veloci o neutri.

Alcuni esempi:

tutta la verdura, l’avocado, le proteine animali e quelle vegetali, i cereali, le patate, il mais, le nocciole, le mandorle, i pistacchi, le olive.

Per evitare il gonfiore addominale, mai mischiare cibi lenti e veloci: serve a migliorare la digestione e a favorire il transito intestinale.

Obiettivo pancia piatta: come purificare l’intestino mangiando di tutto

Quindi, una volta classificati gli alimenti, non resta che fare attenzione a non consumarli insieme.

Secondo Adamski, abbinare cibi acidi e non, innesca un processo di fermentazione che rallenta la digestione e provoca gonfiori e gas, causa della pancia gonfia.

Questo sovraffaticamento del sistema digestivo contribuisce all’accumulo di sostanze tossiche nell’organismo, che peggiora le sue funzionalità.

Favorire un buon transito intestinale è il vero punto di forza di questa dieta che aiuta a migliorare l’azione della flora batterica e a contrastare stipsi e gonfiore.

Attenzione anche alle quantità!

Una delle caratteristiche più apprezzate della dieta Adamski, è che non si devono pesare i cibi e non ci sono calorie e quantità da rispettare. Tuttavia, questo è anche un limite perché, non dando riferimenti a chi deve dimagrire, si rischia che ecceda con le calorie.

Leggi anche: COME CALCOLARE IL FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO PER DIMAGRIRE?

Un’altra buona notizia è che non ci sono cibi proibiti, ma solo associazioni vietate. In questo modo, quindi, si rischia di introdurre troppi grassi, carboidrati e zuccheri, vanificando i benefici del metodo. Infatti, se si elimina la pasta al pomodoro in favore di quelle alla carbonara o al pesto, le calorie salgono.

Bisognerebbe dunque seguire le indicazioni di Adamski relative agli accostamenti dei cibi, ponendo dei limiti alle quantità.

Quando mangiare la frutta?

Come abbiamo visto la frutta è un alimento acido (veloce), ma ha una particolarità – tende a fermentare troppo. Secondo Adamski, la frutta andrebbe mangiata a orari precisi proprio per ridurre questo rischio. Infatti, la si dovrebbe mangiare esclusivamente tra le 12 e le 17, perché in queste ore l’organismo riesce a digerirla meglio, senza che fermenti troppo.

La frutta, quindi, non andrebbe prevista a fine pasto né fresca né disidratata né all’interno di dolci o gelati, mentre è concessa quella a guscio, come noci, mandorle, nocciole. Al contrario, è bene inserirla a metà pomeriggio come merenda.

Questa scelta di eliminare la frutta alla mattina è abbastanza singolare e non del tutto accettata da molti dietologi, visto che normalmente nei regimi alimentari equilibrati si tende a concentrare gli zuccheri (e quindi anche la frutta) nella prima parte della giornata, per dare più energia all’organismo.

Altre regole da seguire:

  • non consumare più di due proteine diverse al pasto;
  • condire sempre con olio extravergine d’oliva, rispettando la dose di 3 cucchiai al giorno;
  • inserire molte fibre nel menù settimanale;
  • preferire i dolci senza marmellata, miele e frutta;
  • non mischiare il caffè con il latte – il primo impedisce la buona digestione del secondo;
  • durante il giorno bere almeno un litro e mezzo di acqua lontano dai pasti.

Dieta Adamski – alcune ricette

Frittata di ceci con zucchine

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 tazza da 500 ml di farina di ceci
  • 1 l di acqua tiepida
  • 4 zucchine
  • 3 Pizzichi di sale
  • 1 pizzico di pepe nero
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio extravergine d’oliva

Come preparare:

Miscelare la farina di ceci con l’acqua tiepida, utilizzando un frullatore a immersione in modo che non si formino grumi. Aggiungere il sale, il pepe nero e un paio di cucchiai di olio extravergine d’oliva, mescolare e lasciare riposare. Nel frattempo, fare saltare in padella le zucchine, precedentemente tagliate a cubetti, con aglio e due cucchiai di olio EVO. Aggiungete le zucchine all’impasto di farina di ceci e cuocete in una padella antiaderente, 10 minuti per lato.

Risotto al profumo di timo

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 scalogno
  • 360 g di riso integrale
  • ½ bicchiere di vino rosso
  • 1 l di brodo vegetale
  • 3 rametti di timo
  • Olio extravergine d’oliva
  • Pepe

Come preparare:

Tagliare lo scalogno finemente e farlo rosolare in 4 cucchiai di olio EVO. Unire il riso e farlo tostare per un paio di minuti girandolo con un cucchiaio di legno. Bagnare con il vino rosso e farlo sfumare, mescolare bene e aggiungere due mestoli di brodo vegetale caldo. Portare a cottura, aggiungendo un paio di mestoli di brodo vegetale caldo ogni volta che il riso si asciuga. A cottura ultimata, distribuire il risotto nei piatti aggiungendo il timo e il pepe a piacere.

Dieta Adamski – esempio di menu settimanale per perdere 2 chili

Questo esempio di menu settimanale si ispira al metodo Adamski, ma con alcune variazioni e modifiche. In particolare, a differenza dell’originale, sono indicate le dosi degli alimenti per dare una guida a chi vuole dimagrire e per evitare che si esageri con alcuni cibi. Inoltre, è stata introdotta la frutta disidratata a metà mattina, perché in questo momento della giornata si ha bisogno di un pieno di energia.

Lunedì

  • Colazione: 150 ml latte con 4 fette biscottate integrali.
  • Spuntino: 125 g di yogurt bianco magro con un cucchiaio di un mix di frutta disidratata.
  • Pranzo: 200 g di zuppa di cavolo bianco, patate, porri e lenticchie rosse decorticate.
  • Merenda: 1 coppetta di macedonia.
  • Cena: 2 uova sode con piselli.

Martedì

  • Colazione: 150 ml di latte di mandorle con caffè e 30 g di cereali integrali.
  • Spuntino: 2 quadratini di cioccolato amaro.
  • Pranzo: una pizza bianca con formaggio a scelta.
  • Merenda: 1 mela.
  • Cena: 150 g di salmone al forno con insalata di finocchi.

Mercoledì

  • Colazione: estratto di finocchi e 4 fette biscottate integrali.
  • Spuntino: 125 g di yogurt greco allo 0% di grassi con mirtilli rossi essiccati.
  • Pranzo: 80 g di pasta integrale e fagioli.
  • Merenda: mezzo ananas.
  • Cena: 150 g di petto di pollo marinato con olio, senape e rosmarino e cotto alla piastra, un piatta di tarassaco.

Giovedì

  • Colazione: caffè, due fette di pane integrale con crema alla nocciola.
  • Spuntino: 125 g di yogurt bianco magro con bacche di goji.
  • Pranzo: 150 g di frittata di ceci con zucchine.
  • Merenda: due kiwi.
  • Cena: 2 fette di pane di segale con un crottin di capra caldo, insalata mista.

Venerdì

  • Colazione: una tazza di tè verde e 125 ml di yogurt greco bianco allo 0% di grassi con un cucchiaino di miele.
  • Spuntino: 2 quadratini di cioccolato amaro.
  • Pranzo: pasta integrale con pesto di basilico.
  • Merenda: 1 arancia.
  • Cena: 150 g di branzino cotto al forno con finocchietto selvatico e patate al vapore.

Sabato

  • Colazione: un bicchiere di acqua tiepida e limone e 4 fette biscottate integrali.
  • Spuntino: 125 g di yogurt greco allo 0% di grassi.
  • Pranzo: insalata di lenticchie verdi con melanzane al forno.
  • Merenda: una pera piccola.
  • Cena: 150 g di hamburger di tacchino alla piastra con spinaci alla curcuma.

Domenica

  • Colazione: caffè, 2 fette di pane integrale con un velo di crema di mandorle.
  • Spuntino: 125 ml di yogurt bianco magro con bacche di maqui.
  • Pranzo: risotto al profumo di timo.
  • Merenda: una coppetta di frutti rossi.
  • Cena: frittata alla menta fatta con 2 uova e cotta al forno con erbette passate in padella con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Conclusione:

Ecco in breve come funziona la dieta Adamski, che si basa su un concetto ritenuto molto importante dai nutrizionisti, cioè non avere come principale obiettivo il dimagrimento (che è solo una naturale conseguenza), ma piuttosto una perfetta funzionalità dell’apparato digerente.

Per questo motivo potrebbe non essere accettata dalla maggior parte delle persone che vogliono perdere peso. Questa dieta inoltre, stravolge le abitudini alimentari, soprattutto quelle degli italiani, costringendoli ad eliminare alcuni piatti amati come la pasta al pomodoro, la pizza, il pane con la marmellata, il cappuccino ecc. Ragion per cui, la dieta Adamski andrebbe seguita per non più di due settimane.

Se il tuo problema è il gonfiore addominale e vorresti perdere solo qualche chilo migliorando allo stesso tempo il tuo benessere generale, questa dieta potrebbe fare al caso tuo.

Se invece stai cercando un sistema efficace per perdere molta massa grassa in un periodo breve di tempo, esiste un metodo provato, che può aiutarti a perdere fino a 7 chili in sole due settimane. Per saperne di più vai qui: COME PERDERE PESO VELOCEMENTE CON LA DIETA DELLE 2 SETTIMANE? FUNZIONA?

Tratto da:

Servizio di “Viversani e belli”, realizzato con la consulenza della dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista dell’unità di Chirurgia generale e bariatrica dell’Istituto di cura Città di Pavia (Gruppo ospedaliero San Donato).

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Marina Curilov

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