La Thought Field Therapy (TFT) – Terapia del campo di pensiero: Un viaggio verso il sollievo dall’ansia e dallo stress – Guida alla tua prima sequenza (con video)

La Thought Field Therapy (TFT) – Terapia del campo di pensiero: Un viaggio verso il sollievo dall’ansia e dallo stress – Guida alla tua prima sequenza (con video)
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Qualche anno fa, mi trovavo in un momento della vita in cui l’ansia sembrava prendere il sopravvento. Non era un’ondata passeggera, ma una marea costante che minacciava di sommergere ogni aspetto della mia quotidianità. Le soluzioni tradizionali sembravano offrire solo un sollievo temporaneo, come un cerotto su una ferita profonda. Cercavo qualcosa di più, un metodo che potesse aiutarmi a sciogliere quei nodi interiori che continuavano a riaffiorare, radicati in paure e traumi silenziosi.

È stato proprio in quel periodo di ricerca e profonda necessità che ho incontrato la Thought Field Therapy (TFT), o Terapia del Campo del Pensiero. Fin dal primo approccio, ho percepito che si trattava di qualcosa di diverso, una tecnica che si distaccava dalle convenzioni e prometteva di agire a un livello più profondo.

Quello che è seguito non è stato solo un percorso di gestione dell’ansia, ma una vera e propria rivoluzione. Tanto che, spinta dai risultati e dalla volontà di approfondire, mi sono anche certificata come operatore olistico di TFT. Questo non solo ha trasformato il mio approccio personale all’ansia, ma ha anche acceso in me un desiderio profondo: quello di aiutare altre persone a esplorare questo potente strumento per lavorare sui propri traumi e ritrovare la serenità.

In questo articolo, esploreremo insieme come la TFT può offrire una nuova prospettiva nella gestione dello stress e dell’ansia, svelando un potenziale di guarigione che va oltre le aspettative.

Che cos’è la Thought Field Therapy (TFT)?

cos'è?

La Thought Field Therapy (TFT), o Terapia del Campo del Pensiero, è una metodologia di trattamento psicologico alternativa sviluppata dal Dr. Roger Callahan negli anni ’80. Si basa sull’idea che le emozioni negative, come ansia e stress, siano causate da “disturbi” o “interruzioni” nel campo energetico del corpo.

La TFT è spesso considerata una forma di “psicologia energetica” e condivide alcune somiglianze con l’agopuntura, sebbene non utilizzi aghi. Invece, si avvale di una sequenza specifica di picchiettamenti (tapping) su punti ben definiti del corpo, che corrispondono ai meridiani energetici della medicina tradizionale cinese.

L’obiettivo è ripristinare il flusso energetico armonioso e, di conseguenza, eliminare o ridurre le emozioni negative.

Ciò che rende la TFT unica è la sua capacità di agire rapidamente: spesso, una sola sessione può portare un sollievo significativo, aiutando le persone a lasciar andare ansia, paura o dolore legato a eventi traumatici.

Come funziona la TFT per ansia e stress?

sequenza tft - ansia e stress tapping

La TFT agisce sulla premessa che ogni emozione negativa è associata a un’interruzione specifica nel campo energetico. Quando una persona sperimenta ansia o stress, si ritiene che un particolare “campo di pensiero” sia attivato, causando un blocco energetico.

Il processo di trattamento della TFT prevede:

  • Identificazione del problema: La persona identifica l’emozione o il pensiero specifico che le causa disagio (ad esempio, “ansia per il lavoro”, “stress prima di un esame”).
  • Picchiettamento (Tapping): Il terapeuta (o l’individuo stesso, se addestrato) guida una sequenza specifica di picchiettamenti con le dita su determinati punti del corpo. Questi punti includono aree sul viso, sul busto e sulle mani. La sequenza esatta di picchiettamenti varia a seconda del problema emotivo specifico che si sta affrontando. L’intensità del picchiettamento è generalmente leggera o media, sufficiente a sentire il tocco ma senza causare dolore o disagio. Non si tratta di un massaggio profondo, ma di una stimolazione delicata dei punti energetici.
  • Vocalizzazione: Spesso, durante il picchiettamento, l’individuo può essere invitato a ripetere frasi o vocalizzare un suono specifico, come parte di un processo noto come “gamma” o “9 gamut procedure”, che si ritiene aiuti a “riallineare” il sistema.
  • Verifica: Dopo la sequenza di picchiettamento, si valuta l’intensità dell’emozione negativa su una scala (ad esempio, da 0 a 10). L’obiettivo è ridurre significativamente o eliminare il disagio.

Si ritiene che questi picchiettamenti ripristinino il normale flusso di energia nel corpo, dissolvendo le interruzioni e permettendo all’individuo di elaborare e rilasciare l’emozione negativa. Per l’ansia e lo stress, questo può tradursi in una riduzione dei sintomi fisici (tensione muscolare, battito cardiaco accelerato) e psicologici (preoccupazione eccessiva, irrequietezza).

Protocolli Specifici (Algoritmi) della TFT

Una caratteristica distintiva della TFT è l’esistenza di protocolli o “algoritmi” specifici per affrontare diverse problematiche emotive. Questo significa che per ogni disturbo o disagio, esiste una sequenza di picchiettamento predefinita. Il Dr. Callahan ha sviluppato questi algoritmi attraverso anni di ricerca e osservazione clinica. Non è necessario un test muscolare per determinare la sequenza corretta, poiché il protocollo è già stabilito per la problematica identificata.

Alcune delle problematiche comuni per cui esistono protocolli TFT specifici includono:

  • Ansia e stress: Diversi algoritmi per ansia generalizzata, attacchi di panico, ansia da prestazione, ecc.
  • Fobie: Paura di volare, paura delle altezze, fobia sociale, aracnofobia, ecc.
  • Trauma e PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico): Protocolli per eventi traumatici specifici o complessi.
  • Rabbia e risentimento: Per gestire la collera e le emozioni negative legate a situazioni o persone.
  • Dolore fisico: Sebbene la TFT non curi la causa fisica del dolore, può aiutare a ridurre l’angoscia emotiva associata.
  • Senso di colpa e vergogna: Per lavorare su emozioni auto-deprecatorie.
  • Lutto: Per elaborare il dolore della perdita.
  • Dipendenze (craving): Alcuni protocolli mirano a ridurre il desiderio impellente per sostanze o comportamenti.

Si ritiene che questi protocolli, applicati correttamente, possano agire direttamente sulle “interruzioni” energetiche specifiche associate a ciascuna di queste emozioni o problemi, portando a una risoluzione rapida ed efficace del disagio.

TFT vs. EFT: Un Confronto Breve

emozioni positive e negative

Spesso, quando si parla di “tapping” o tecniche energetiche, la mente va subito alla Emotional Freedom Technique (EFT), che negli ultimi anni ha guadagnato una notevole popolarità. È importante chiarire che, sebbene EFT e TFT condividano radici comuni e l’approccio del picchiettamento sui punti dei meridiani, presentano alcune differenze chiave:

  • Origini: EFT è stata sviluppata da Gary Craig, un allievo del Dr. Roger Callahan, il fondatore della TFT. In un certo senso, EFT è un’evoluzione o una semplificazione di alcuni principi della TFT.
  • Protocolli (Algoritmi): La differenza più significativa risiede nei protocolli. La TFT si basa su una serie di algoritmi specifici e precisi per ogni problema emotivo. Per esempio, c’è una sequenza per la rabbia, una per la fobia dell’altezza e così via. La determinazione dell’algoritmo corretto è cruciale. L’EFT, invece, utilizza un protocollo “universale” o “ricetta di base” che viene applicato a una vasta gamma di problematiche, spesso accompagnato da affermazioni verbali che descrivono il problema e l’accettazione di sé.
  • Complessità e Precisione: La TFT è considerata più complessa e mirata, richiedendo spesso la guida di un terapeuta formato per identificare l’algoritmo esatto e affrontare eventuali “inversioni psicologiche” (resistenza al cambiamento). L’EFT è progettata per essere più semplice da imparare e auto-applicare, rendendola ampiamente accessibile al pubblico.
  • Verbalizzazione: Mentre in EFT è quasi sempre presente una vocalizzazione dettagliata del problema (“Anche se ho questa ansia per…”, “Mi accetto profondamente e completamente”), nella TFT la verbalizzazione è più contenuta o specifica di alcuni passaggi (come la procedura dei “9 Gamut”).

In sintesi, potremmo dire che la TFT è come avere un “set di chiavi diverse” per ogni “serratura” emotiva, mentre l’EFT è più simile a una “chiave maestra” che, con qualche adattamento verbale, cerca di aprire la maggior parte delle serrature.

Entrambe le tecniche hanno mostrato benefici per molte persone, ma la TFT si distingue per la sua enfasi sulla specificità e precisione dei suoi algoritmi.

Benefici della TFT nella gestione di ansia e stress

I sostenitori della TFT riportano diversi benefici potenziali per la gestione dell’ansia e dello stress:

  • Rapidità dei risultati: In molte persone la TFT può produrre risultati rapidi, a volte anche in pochi minuti, per ridurre l’intensità delle emozioni negative.
  • Non invasiva e senza farmaci: Essendo una terapia basata sul picchiettamento, è completamente non invasiva e non richiede l’uso di farmaci.
  • Apprendimento e auto-applicazione: Con una guida adeguata, tutti possono imparare le sequenze di picchiettamento e auto-applicarle per gestire l’ansia e lo stress in situazioni quotidiane. Questo offre un senso di empowerment e autonomia.
  • Versatilità: L TFT può essere efficace per un’ampia gamma di problemi legati all’ansia, inclusi attacchi di panico, fobie, stress post-traumatico e ansia generalizzata.

Come funziona una sessione di TFT?

sequenza tft per ansia e stress - i punti della clavicola

Una sessione di TFT inizia con l’identificazione di un problema emotivo o fisico specifico. Il cliente valuta l’intensità del disagio su una scala da 0 a 10, per misurare i progressi durante il trattamento. Successivamente, si applica il tapping su specifici punti energetici del corpo, seguendo una sequenza precisa che varia a seconda del problema affrontato.

Ad esempio, una persona che soffre di attacchi di ansia può ottenere sollievo concentrandosi sulla sensazione di ansia mentre viene applicata una sequenza di tapping progettata appositamente per quell’emozione. Dopo il trattamento, si rivaluta il livello di disagio e, se necessario, si ripete il processo fino a raggiungere un miglioramento significativo.

Un Esempio Pratico: La Sequenza TFT per Ansia e Stress

Per rendere la comprensione della TFT ancora più tangibile, ti propongo qui una sequenza pratica che puoi utilizzare per iniziare a gestire l’ansia e lo stress. Questa è una versione semplificata e introduttiva, ma potente.

Per una dimostrazione visiva e per seguirmi passo dopo passo, ti invito a guardare il video, dove eseguo io stessa questa sequenza.

Questo è il mio debutto su YouTube :)! Perdonate la qualità tecnica, mi sto ancora impratichendo. L’importante è il messaggio: spero che questa sequenza di TFT ti sia comunque d’aiuto. Prometto di migliorare per i prossimi video!

Prima di iniziare qualsiasi sequenza di picchiettamento, è fondamentale prendersi un momento. Chiudi gli occhi, fai qualche respiro profondo, e ascolta il tuo corpo. Concentrati sul problema specifico che stai vivendo (ad esempio, “l’ansia per la riunione di domani” o “lo stress per una scadenza imminente”) e sulle sensazioni che esso provoca nel tuo corpo.

Valuta l’intensità di questo disagio su una scala da 0 (nessun disagio) a 10 (massimo disagio). Questa valutazione iniziale ti permetterà di apprezzare il cambiamento dopo aver completato la sequenza.

Durante il picchiettamento, l’intensità non deve essere eccessiva: picchietta con una forza sufficiente a sentire il tocco, ma senza causare dolore o disagio.

Puoi scegliere di picchiettare i punti solo su un lato del corpo (quello che preferisci) oppure su entrambi i lati in contemporanea; non ha importanza per l’efficacia della tecnica.

Ecco la sequenza (il numero di picchiettamenti è indicativo, puoi fare circa 7-10 tocchi per punto, e per il punto Karate circa 15-20):

Fase 1: La Sequenza Iniziale

  1. Punto sul dito indice (lato pollice): Picchietta il punto sulla parte esterna dell’unghia del dito indice, dalla parte del pollice (circa 7 volte).
  2. Punto Karate (bordo della mano): Picchietta il “punto karate” (il bordo carnoso della mano, sotto il mignolo, che useresti per rompere una tavoletta) (circa 15 volte).
  3. Punto sotto gli occhi: Picchietta l’osso sotto l’occhio, direttamente sotto la pupilla (circa 7 volte).
  4. Punto sotto il braccio: Picchietta il punto sotto il braccio, all’altezza del centro dell’ascella, dove le donne sentirebbero il bordo del reggiseno (circa 7 volte).
  5. Punto della clavicola: Picchietta il punto sotto l’inizio della clavicola, a circa un pollice dalla gola (circa 7 volte).
  6. Respiro Profondo: Fai un respiro profondo e completo.

Fase 2: La Procedura dei 9 Gamut

Dopo aver completato la prima sequenza di picchiettamento, si esegue la procedura dei 9 Gamut. Questa fase è cruciale perché si ritiene che aiuti a “riallineare” il sistema energetico e a rafforzare il risultato a livello cerebrale, integrando il cambiamento in diverse aree del cervello.

Mentre picchietti costantemente il Punto Gamut (il punto sul dorso della mano, tra il mignolo e l’anulare, nella depressione tra le nocche), esegui le seguenti azioni in sequenza:

  1. Chiudi gli occhi.
  2. Apri gli occhi.
  3. Ruota gli occhi con forza verso il basso e a destra (come se guardassi l’angolo inferiore destro).
  4. Ruota gli occhi con forza verso il basso e a sinistra (come se guardassi l’angolo inferiore sinistro).
  5. Fai roteare gli occhi in senso orario.
  6. Fai roteare gli occhi in senso antiorario.
  7. Canticchia una canzone (ad esempio “Tanti auguri a te”) per circa 5 secondi.
  8. Conta rapidamente da 1 a 5.
  9. Canticchia di nuovo la stessa canzone per circa 5 secondi.

Fase 3: La Sequenza Finale e Chiusura

Dopo i 9 Gamut, si ripete una sequenza di picchiettamento più breve per consolidare il lavoro:

  1. Punto sotto gli occhi: Picchietta l’osso sotto l’occhio (circa 7 volte).
  2. Punto sotto il braccio: Picchietta il punto sotto il braccio (circa 7 volte).
  3. Punto della clavicola: Picchietta il punto della clavicola (circa 7 volte).
  4. Respiro Profondo: Fai un respiro profondo e completo.

Per ultimo, si esegue la procedura di “chiusura”: mentre picchietti costantemente il Punto Gamut (lo stesso usato per i 9 Gamut), alza lentamente gli occhi verso il soffitto, mantenendoli lì per alcuni secondi, come se stessi guardando in alto, e poi abbassali. Questa azione finale si ritiene che aiuti a “sigillare” il risultato, contribuendo a integrare il cambiamento nel sistema neurologico e a rafforzare ulteriormente la risoluzione del problema a un livello più profondo e duraturo.

Una volta terminata l’intera sequenza, prenditi un altro momento per respirare e valuta di nuovo l’intensità del tuo disagio su quella scala da 0 a 10. Sarai sorpreso di quanto possa essere efficace questo approccio nel ridurre rapidamente l’intensità dell’ansia e dello stress.


Conclusione: Verso un Futuro di Serenità

Il viaggio attraverso la Thought Field Therapy (TFT) rivela un approccio innovativo e profondo alla gestione dell’ansia e dello stress. Come ho avuto modo di sperimentare personalmente, e come confermato da un crescente corpo di ricerca, la TFT offre più di un semplice sollievo sintomatico; propone una via per sciogliere i nodi emotivi alla radice, intervenendo sui “campi di pensiero” che spesso ci tengono prigionieri delle nostre paure e preoccupazioni.

Dall’applicazione mirata di protocolli specifici al picchiettamento delicato su punti energetici precisi, la TFT ci invita a riconsiderare il legame tra mente, corpo ed energia. Nonostante il dibattito scientifico sia ancora in evoluzione, l’efficacia riportata da numerosi individui e da studi preliminari suggerisce che questa tecnica merita di essere considerata come uno strumento prezioso nel nostro kit di benessere.

La bellezza della TFT risiede anche nella sua accessibilità e nel potenziale di auto-applicazione. Imparando queste sequenze, possiamo dotarci di un potente strumento per navigare le sfide quotidiane, trasformando l’ansia da un’opprimente marea in un’onda che possiamo imparare a cavalcare.

La mia esperienza personale con la TFT non solo ha trasformato il mio approccio all’ansia, ma ha anche aperto una nuova prospettiva su come possiamo aiutarci e aiutare gli altri a ritrovare un equilibrio interiore.

Spero che questo articolo ti abbia fornito una chiara comprensione di questa affascinante tecnica e ti abbia ispirato a esplorare il tuo percorso verso una maggiore serenità e libertà emotiva. Il potere di trasformare il tuo campo del pensiero è più vicino di quanto immagini.

Risorse:

Thought Field Therapy – the code to nature’s healing system from the founders of tapping therapy – il sito ufficiale della Terapia del campo di pensiero

Il sito ufficiale di Gary Craig, il fondatore della EFT

Studi sull’Efficacia della Thought Field Therapy (TFT):

Ecco alcuni studi e articoli di ricerca che esplorano l’efficacia della Thought Field Therapy (TFT) per la gestione di ansia, stress e disturbi correlati.

  1. “The efficacy of thought field therapy and its impact on heart rate variability in student counseling: A randomized controlled trial.” (2022)
    • Autori: Yuasa H, et al.
    • Rivista: Explore (NY).
    • Abstract: Questo studio randomizzato controllato ha esaminato l’efficacia di una singola sessione di TFT per ridurre lo stress, la depressione e l’ansia da prestazione in studenti universitari. Ha riscontrato una significativa riduzione del disagio soggettivo e un aumento della variabilità della frequenza cardiaca (un indicatore di resilienza fisiologica) post-intervento.
  2. “Thought Field Therapy intervention to improve mental health during the COVID-19 pandemic: A randomized controlled trial.” (2025 – già online)
    • Autori: Naito K, et al.
    • Rivista: Explore (NY).
    • Abstract: Questo RCT ha valutato l’efficacia della TFT online come intervento rapido per problemi psicologici durante la pandemia di COVID-19. Ha osservato riduzioni significative di emozioni negative, stress, irritabilità, fatica, ansia e depressione, con effetti sostenuti per diverse settimane.
  3. “Thought Field Therapy (TFT) as a treatment for anxiety symptoms: a randomized controlled trial.” (2012)
    • Autori: Irgens A, Dammen T, Nysæter TE, Hoffart A.
    • Rivista: Explore (NY).
    • Abstract: Questo studio ha investigato l’impatto della TFT sui sintomi d’ansia in pazienti con un’ampia gamma di disturbi d’ansia. Ha rilevato una riduzione significativa dei sintomi d’ansia nel gruppo TFT rispetto al gruppo di controllo in lista d’attesa, con miglioramenti mantenuti a 3 e 12 mesi.
  4. “Thought Field Therapy Compared to Cognitive Behavioral Therapy and Wait-List for Agoraphobia: A Randomized, Controlled Study with a 12-Month Follow-up.” (2017)
    • Autori: Olle T, et al.
    • Rivista: Frontiers in Psychology.
    • Abstract: Questo è uno dei pochi studi che confronta la TFT con una terapia affermata come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT). Ha riscontrato che sia la TFT che la CBT erano più efficaci di una lista d’attesa per l’agorafobia, e non c’erano differenze significative tra TFT e CBT al post-trattamento e al follow-up di 12 mesi.
  5. “Effectiveness of Thought Field Therapy Provided by Newly Instructed Community Workers to a Traumatized Population in Uganda: A Randomized Trial.” (2016)
    • Autori: Robson RH, et al.
    • Rivista: Current Research in Psychology.
    • Abstract: Questo studio ha esplorato l’efficacia della TFT per il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) in una popolazione traumatizzata in Uganda, con interventi forniti da operatori comunitari neo-formati. Ha mostrato una significativa riduzione dei punteggi PCL-C (scala PTSD) nel gruppo trattato.
  6. “A Meta-Analysis of Randomized and Non-Randomized Trials of Thought Field Therapy (TFT) for the Treatment of Posttraumatic Stress Disorder (PTSD): PRELIMINARY RESULTS.” (2017 – Presentato a conferenze, disponibile online)
    • Autori: Edwards J, Vanchu-Orosco M.
    • Fonte: Presentato alla Annual Meeting of the Association for Comprehensive Energy Psychology.
    • Abstract: Questa meta-analisi preliminare ha esaminato studi sulla TFT per il PTSD, indicando risultati promettenti in termini di dimensioni dell’effetto per il trattamento del PTSD.
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