Come prevenire la perdita stagionale di capelli in modo naturale? Alcuni dei migliori cibi e rimedi naturali per avere capelli sani e forti. L’inverno pian piano lascia spazio all’atmosfera primaverile e se ne va portando via anche un po’ della nostra chioma. Durante il cambio …
È da un po’ di tempo che non condivido qui sul blog qualche ricetta ed oggi vi voglio presentare dei meravigliosi muffin vegani al cacao con mirtilli, preparati senza lievito, senza burro e senza uova. Questa è un’altra ricetta molto light nata in un pomeriggio …
Vi sono tantissimi rimedi naturali
contro le scottature solari. La maggior parte di loro sono facilmente
reperibili e alla portata di mano di tutti, perché presenti nelle nostre case e
nelle nostre cucine.
La ricerca della tintarella a tutti i costi può portare con sé conseguenze anche drammatiche, come le ustioni provocate dall’esposizione prolungata al sole. Queste scottature vengono chiamate eritemi solari e non devono mai essere sottovalutate, perché possono portare:
all’invecchiamento precoce della pelle con formazione di rughe e perdita di tono e dell’elasticità,
danni del DNA,
tumori della pelle (melanoma).
I rischi di subire uno di questi
effetti negativi aumentano se gli eritemi solari si ripetono nel tempo. Per
questo motivo, chi ha la pelle delicata e più portata a scottature, deve
proteggerla di più ed esporsi meno al sole.
Cosa sono le scottature solari?
Una scottatura solare, quindi, è il risultato di un’esposizione prolungata ai raggi solari oppure ad altri fonti di raggi UV (come ad esempio i lettini e le lampade abbronzanti).
Naturalmente, le scottature solari sono più frequenti in
estate, quando i raggi solari sono più potenti.
Le persone che hanno la pelle chiara e delicata sono più
soggette a scottature solari, e proteggere la pelle in modo adeguato prima di
esporsi al sole è indispensabile per prevenire gli eritemi.
Tipi di scottature solari
Scottature solari lievi – caratterizzate da rossori e dolore. Dopo 4-7 giorni, la pelle potrebbe iniziare a desquamarsi.
Scottature solari gravi – chiamate anche “intossicazioni da sole” e caratterizzate da bruciore della pelle, dolore, disidratazione, febbre, squilibrio degli elettroliti, infezioni.
Se pensi di essere in presenza di una scottatura solare grave è sempre consigliabile rivolgersi ad un medico, ancor di più se si tratta di bambini.
Sintomi delle scottature solari
Quando si ha un eritema solare si possono avvertire i seguenti
sintomi:
Gli eritemi solari possono essere curati con medicinali
specifici, sia da assumere per bocca, che creme e gel da applicare sulla pelle
danneggiata.
Farmaci contro le scottature
FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei, come ibuprofene (Moment, Spididol, Brufen ecc.), acido acetilsalicilico (Aspirina), naprossene (Naprosyn, Aleve, Momendol ecc.), alcuni essendo disponibili anche sotto forma di creme per uso topico. Questi farmaci possono essere utili per alleviare la sensazione di dolore e di bruciore e per lenire l’infiammazione.
Corticosteroidi ad azione topica (Idrocortisone) – questi farmaci sono utili per curare sintomi come: prurito, gonfiore, dolore, perché esercitano una forte azione antinfiammatoria.
Antibiotici ad azione topica – disponibili sotto forma di creme e gel, questi farmaci possono essere necessari in caso di infezione dovuta allo scoppio di vescicole, formatesi in seguito all’eritema solare.
Anestetici ad azione topica (Lidocaina) – possono essere indicati per lenire il dolore ed il bruciore dovuti alla scottatura solare.
In ogni caso, prima di ricorrere a questi rimedi farmacologici è sempre meglio chiedere il parere del medico di fiducia.
Se si tratta di scottature lievi e che non presentano sintomi preoccupanti, come febbre, nausea, perdita di coscienza o infezione, è possibile fare ricorso ai tantissimi rimedi naturali e casalinghi per aiutare la pelle a guarire e per alleviare i sintomi fastidiosi.
24 rimedi naturali contro le scottature
1 – Ghiaccio (crioterapia)
Applicare del ghiaccio avvolto in un panno di cotone morbido
(in alternativa, fare una doccia fredda), può essere un rimedio efficace per
bloccare temporaneamente il dolore provocato dalla scottatura.
Potete applicare direttamente sulla pelle ustionata delle bustine di tè verde, messe precedentemente in infusione e poi fatte raffreddare, oppure fare degli impacchi con l’infuso di tè, utilizzando un panno, un asciugamano, una garza o dei batuffoli di cotone imbevuti nel liquido ottenuto quando si sarà raffreddato.
I tannini contenuti nel tè aiutano ad abbassare la temperatura della zona colpita ed a ristabilire il pH della pelle. È possibile aggiungere all’infuso delle foglioline di menta per un effetto ancora più rinfrescante.
Gli infusi di queste piante officinali sono molto adatti per fare degli impacchi calmanti, che aiutano a lenire l’infiammazione ed il rossore della pelle. Si possono usare fiori e foglie fresche o secche e bisogna lasciarle in infusione in un pentolino di acqua bollente, far raffreddare, filtrare e bagnare una garza immergendola nell’infuso per poi applicarla sulla pelle. È consigliabile lasciare agire il rimedio il più a lungo possibile.
3 – Bagni allevianti
Queste terapie naturali sono utili per alleviare il bruciore
ed altri sintomi delle scottature e si possono fare aggiungendo nella vasca:
una tazza di aceto di mele, per un effetto riequilibrante del pH e per promuovere la guarigione, oppure
un bicchiere di farina di avena, dalle proprietà emollienti ed utile in caso di prurito, oppure
due tazze di bicarbonato di sodio, utile per calmare l’irritazione, alleviare il rossore ed ammorbidire la pelle.
4 – Aloe vera
L’aloe vera ed i prodotti all’aloe possono essere utili per lenire ed idratare la pelle scottata. Il gel di aloe puro può essere applicato sulla pelle anche come un doposole. Provalo fresco dal frigorifero per un effetto ancora più forte.
5 – Calendula (tintura madre, olio)
La calendula ha tantissime proprietà benefiche:
rinfrescanti, emollienti, antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti ecc.
che la rendono un ottimo rimedio in caso di scottature, arrossamenti ed
irritazioni della pelle.
L’olio di calendula, applicato sulle scottature, favorisce
la rigenerazione della pelle, mentre la tintura madre, presa per bocca è un
ottimo integratore di vitamina A, che combatte i radicali liberi, elimina le
tossine ed aiuta a prevenire l’invecchiamento cutaneo.
6 – Oli essenziali (lavanda, elicriso, menta, eucalipto)
Gli oli essenziali di lavanda e di elicriso, se applicati in piccole quantità sulla pelle scottata, hanno un effetto lenitivo, mentre gli oli essenziali di menta ed eucalipto hanno anche proprietà rinfrescanti ed antisettiche.
7 – Olio di cocco
L’olio di cocco è un ottimo idratante e può essere molto
utile una volta che il rossore iniziale sia calmato. Questo olio, inoltre, può
contribuire ad alleviare l’infiammazione ed aiutare il processo di guarigione.
Fate attenzione, però, a non usare l’olio di cocco (come d’altronde qualsiasi altro olio naturale) al posto della crema solare. Questi oli non offrono nessuna protezione contro i raggi UV e possono addirittura favorire le scottature.
8 – Olio di sesamo
L’olio di sesamo, ricco di acido linoleico, vitamine (A, E, gruppo B) e antiossidanti, è un ottimo antinfiammatorio ed antisettico naturale. Ha anche un’azione lenitiva nei confronti delle scottature e, per un effetto migliore, può essere mescolato all’olio di calendula e al gel di aloe vera.
9 – Olio di iperico
Questo olio ha un’azione emolliente e cicatrizzante. È un
olio indispensabile soprattutto d’estate perché utile anche contro le punture
d’insetto. Applicare questo olio sulle scottature può facilitare il processo di
guarigione grazie alla sua capacità di stimolare la rigenerazione cellulare.
10 – Olio di mandorle dolci
Massaggiare delicatamente dell’olio di mandorle dolci (meglio
ancora se tenuto un po’ in frigo) è un ottimo modo per lenire le scottature ed idratare
la pelle.
11 – Burro di karitè
Il burro di karitè è famoso per le sue proprietà nutrienti, aiuta a guarire le ferite. È ricco di vitamine A, E ed acidi grassi essenziali. Idrata la pelle e la rende più elastica.
12 – Amamelide
Questo è un altro rimedio naturale molto efficace e dalle
proprietà antinfiammatorie, astringenti ed antiedematose.
13 – Vaselina
Chiamata anche gelatina di petrolio, la vaselina è un
rimedio largamente usato per trattare scottature ed ustioni. Tuttavia non la si
deve usare su ferite fresche, dove manca lo strato superficiale della pelle,
perché costituisce una barriera contro l’umidità e può rallentare la
guarigione.
14 – Latte, yogurt, kefir
Anche questi sono dei rimedi della nonna molto efficaci contro le scottature solari. Spalmare dello yogurt bianco naturale (preferibilmente biologico), oppure fare degli impacchi con il latte o con il kefir, aiuterà ad idratare e rinfrescare la pelle ed avrà inoltre un effetto emolliente.
15 – Vitamina E
La vitamina E è un antiossidante e può aiutare a ridurre l’infiammazione dovuta all’esposizione prolungata al sole. È consigliabile prendere la vitamina E sotto forma di integratore alimentare oppure applicare dell’olio ricco di vitamina E sulla pelle scottata.
16 – Cetriolo
I cetrioli hanno un effetto antiossidante e antidolorifico.
Bisogna prendere dei cetrioli freschi dal frigo, frullarli e spalmare la purea
di cetrioli sulla pelle scottata. Può essere usata anche sul viso. Ha un
effetto lenitivo anche sulla pelle desquamata.
È possibile anche fare degli impacchi lenitivi con del succo
del cetriolo.
17 – Melone
Il melone ha proprietà simili al cetriolo e per combattere i
sintomi delle scottature può essere usata sia la polpa che il succo del melone.
18 – Lattuga
Si sa, la lattuga è un ottimo ingrediente per le insalate, ma non solo. Può essere d’aiuto anche in caso di scottature. Se avete in casa un ceppo di lattuga, potete far bollire nell’acqua alcune foglie per qualche minuto, lasciare riposare e raffreddare. Con il liquido ottenuto in questo modo si possono fare delle compresse da applicare sulle scottature.
19 – Mela
Applicare della polpa grattugiata di mela potrebbe aiutare
ad alleviare il fastidio provocato dalle scottature.
20 – Patate (fecola o patate bollite, grattugiate o a fette)
Le patate sono ricche di amido, che aiuta ad abbassare la temperatura della zona scottata, ad alleviare il dolore ed a facilitare la guarigione. Potete applicare sulla pelle arrossata la purea di patate bollite e fatte raffreddare, oppure delle patate crude grattugiate o tagliate a fette.
Per usufruire dell’azione antinfiammatoria, decongestionante
e antipruriginosa della patata, è possibile anche preparare una pasta con
dell’amido di patata e dell’acqua, da spalmare sulla pelle scottata.
21 – Buccia di banana
Applicata dal lato interno sulla zona arrossata, la buccia
di banana aiuta la guarigione ed ha un effetto lenitivo.
22 – Amido di mais
Come nel caso dell’amido di patata, anche l’amido di mais
può aiutare a lenire i sintomi delle scottature.
23 – Bianco d’uovo
Questo è un altro rimedio, molto utilizzato dai nostri
antenati. Bisogna montare il bianco d’uovo a neve, spalmarlo sulla scottatura e
lasciarla agire finché non inizia a seccarsi e a tirare leggermente la pelle. Dopodiché
lavarlo via con dell’acqua tiepida. Il bianco d’uovo può aiutare a calmare il
bruciore e l’infiammazione, ma bisogna fare attenzione a non usarlo sulle
ferite aperte, perché potrebbe provocare infezioni.
24 – Argento colloidale
L’argento è un potente antibatterico e disinfettante
naturale. L’argento colloidale è una sospensione di microparticelle d’argento
puro dotate di carica ionica positiva, finemente disperse in un liquido neutro,
di solito acqua.
L’argento colloidale ha un effetto antinfiammatorio,
antibatterico, antibiotico e antifungino, ed è per questo motivo un rimedio
valido per tantissime situazioni, anche in caso di scottature solari.
Moltissimi di questi rimedi sono utili non solo nel caso di eritemi solari, ma possono essere utilizzati anche per le piccole ustioni e bruciature domestiche.
Bisogna fare attenzione e scegliere bene il rimedio da applicare se siamo in presenza di ferite aperte o sintomi gravi. In tale caso sarebbe più prudente contattare un medico.
Altri consigli
1 – La giusta idratazione è indispensabile per favorire la guarigione delle scottature solari. È importante bere molta acqua, estratti di succo o frullati per prevenire la disidratazione e per promuovere il recupero.
2 – Proteggersi dal caldo e rinfrescare l’ambiente aiuta ad alleviare la sensazione di calore provocata dalla scottatura.
3 – Applicare regolarmente della crema idratante e nutriente sulla pelle colpita dall’eritema. Ciò favorisce la guarigione in tempi più brevi.
4 – Per un sollievo immediato in caso di bruciore o prurito,
è consigliabile bagnare la zona scottata in acqua corrente.
5 – Quando si avverte la sensazione di calore, potrebbe
essere utile avvolgere braccia e gambe con un panno inumidito di acqua fresca.
Cosa NON fare?
1 – Non bisogna esporsi al sole o fare lampade abbronzanti
prima che la scottatura non sarà guarita.
2 – È sconsigliabile utilizzare tessuti sintetici o ruvidi.
3 – Non bisogna grattare la pelle scottata e/o rompere le
bolle.
4 – Non bisogna lavarsi con acqua troppo calda.
5 – È sconsigliabile bere acqua ghiacciata, perché aumenta
il rischio di congestione.
6 – Non bisogna fare peeling o scrub della pelle.
7 – Non bisogna sottovalutare i sintomi gravi e chiedere aiuto ad un medico in caso di infiammazione persistente, infezione, febbre ecc.
Come preparare la pelle al sole e all’abbronzatura?
Il miglior rimedio contro le scottature è la prevenzione. Bisogna preparare la pelle al sole per evitare conseguenze spiacevoli e rischi a lungo termine.
Come fare?
1 – Innanzitutto, durante l’esposizione al sole bisogna applicare una crema protettiva solare, con una protezione SPF da 15 o superiore a seconda della propria carnagione. Prima dell’applicazione va ripetuta ogni due ore e dopo ogni bagno in acqua.
Prodotti consigliati:
2 – Esporsi gradualmente al sole ed utilizzare una crema solare con una protezione più alta durante le prime esposizioni.
3 – Evitare di esporsi al sole nelle ore più “calde”: dalle 10.00 alle 15.00, quando il rischio di scottature è maggiore.
4 – Indossare un copricapo (cappello, bandana ecc.) e degli occhiali da sole per proteggere gli occhi durante l’esposizione al sole.
5 – Utilizzare uno balsamo con protezione solare per proteggere le labbra.
Scottature solari e alimentazione
Per ridurre il rischio di complicazioni e per accorciare i
tempi di guarigione è indispensabile adottare anche un’alimentazione specifica.
Queste sono le regole alimentari da seguire prima e dopo
l’esposizione solare:
Mangiare più alimenti ricchi di beta-carotene (vitamina A), che aiuta a prevenire ed a proteggere la pelle dalle scottature.
Mangiare tanta frutta e verdura ricca di antiossidanti.
Integrare la dieta con le vitamine C ed E – assumere un integratore alimentare, se necessario. È stato dimostrato che queste vitamine sono in grado di ridurre i danni provocati dall’eritema solare.
Bere tanta acqua.
Ecco gli alimenti maggiormente consigliati:
carote, meloni, albicocche, angurie, pomodori, pesche, peperoni (rossi e gialli), frutti di bosco, olio di lino, tè verde, curcuma ecc.
Conclusione
Gli eritemi solari, soprattutto se ripetuti, possono
provocare danni permanenti alla pelle ed aumentare il rischio di sviluppare
tumori della pelle.
Proteggersi dal sole non è solo una questione estetica, ma
anche un dovere per preservare la nostra salute e la salute dei nostri bambini.
La prevenzione, quindi, è il rimedio perfetto contro le
scottature solari, ma se – ahimè – capita di bruciarsi nonostante le
precauzioni adottate, vi sono tantissimi rimedi naturali per alleviare i
sintomi fastidiosi e guarire in poco tempo.
E a te è mai capitato di usare dei rimedi naturali contro le
scottature? Lasciami un commento se ti va di condividere con me la tua
esperienza. Lo apprezzerei moltissimo!
La dieta dell’acqua è al momento una delle frasi più cercate dalle persone che desiderano perdere peso in fretta e superare la prova costume. Ma che cos’è esattamente e, soprattutto quanta acqua dobbiamo bere, quando e come la dobbiamo bere per dimagrire? Cerchiamo di scoprirlo …
L’estate è ormai arrivata, ma come perdere peso velocemente per superare la prova costume? Avete mai sentito della nuova dieta, che promette di perdere fino a 7 chili in soli 14 giorni? La domanda sorge spontanea: questa dieta delle 2 settimane funziona davvero? Vediamo cosa …
Ti stai mettendo a dieta ed hai fatto scorta di cibi dietetici? Non farti ingannare! Continua a leggere per comprendere quali alimenti possono minare il tuo percorso di dimagrimento.
Sta per arrivare la stagione calda e crescono le preoccupazioni e l’ansia riguardo al peso in più accumulato durante l’inverno e le feste pasquali.
Spesso si ha la sensazione che pur mettendo il 100% del nostro impegno nel programma dietetico, i risultati sembrano non arrivare mai. Questa situazione può diventare una vera e propria trappola per chi desidera perdere peso, provocando spesso sentimenti di frustrazione ed inadeguatezza.
Non solo si lavora sodo, cercando di fare il più movimento
possibile, ma viene adottato un atteggiamento rigido anche nei confronti della
dieta, senza sgarrare mai e privandosi del piacere che il cibo può dare.
Nonostante tutto, non si riesce ad ottenere la trasformazione tanto desiderata.
Le aspettative sono alte, ma la strada sembra non essere mai in discesa.
Ti è familiare questa situazione? Quale pensi che sia il
motivo perché non riesci a dimagrire?
Guarda questo video:
Cosa succede?
Molto spesso il problema non riguarda la motivazione o gli
sforzi. Se non soffri di problemi particolari di salute, che potrebbero
impedire la perdita di peso, la spiegazione più plausibile potrebbe essere il
fatto che si stanno assumendo alcuni cibi, che in realtà non sono affatto cibi
dietetici.
L’industria della dieta fa parte di un business molto grande, e sfortunatamente molte aziende vendono i loro prodotti spacciandoli come sani, nonostante siano opzioni davvero controproducenti per chi ha come obiettivo perdere peso.
Quali sono questi cibi? Ecco qui tre cibi che devi escludere
immediatamente dalla tua dieta.
3 cibi dietetici da evitare
#1 Yogurt alla Frutta
Gli yogurt alla frutta sono i preferiti di molte persone a dieta, perché sono molto golosi e pratici. Ma tante persone non li vedono per ciò che in realtà sono: piccole bombe di zucchero e concentrati di additivi artificiali. I barattolini di yogurt sono sempre meno sani, anche se la loro reputazione come cibo dietetico sopravvive.
La prossima volta che acquisterai il tuo yogurt preferito,
controlla bene l’etichetta ed il contenuto di zuccheri. Rimarrai sorpreso nel
vedere che contiene più di 15 grammi di zucchero a porzione.
Ovviamente potrai acquistare le varianti senza zucchero, ma
in quel caso devi stare attento a non consumare involontariamente dolcificanti
artificiali ed altri additivi, che sono ugualmente dannosi per la tua salute e
per la tua linea.
Opta invece per lo yogurt greco e dagli il sapore che preferisci aggiungendo una manciata di frutta fresca o del miele.
#2 Prodotti Senza Grassi
Stai in guardia da tutti quei prodotti con la dicitura “senza grassi”. Questi aziende auto etichettano orgogliosamente i loro prodotti e li spacciano come senza grassi, e può anche essere vero.
Ma devi chiederti, se eliminano i grassi, cosa aggiungono?
Anche in questo caso il contenuto di grassi è sostituito da qualcosa di
altrettanto indesiderato.
Molto spesso questo significa una montagna di zuccheri e, se stai provando a perdere grasso corporeo, lo zucchero non fa assolutamente bene. Inoltre seguire una dieta priva di grassi può essere controproducente per il tuo scopo di perdere peso. I grassi servono e devi imparare a scegliere quelli giusti. Leggi di più QUI.
#3 Barrette Proteiche
L’ultimo cibo errato dal quale devi stare in guardia sono le barrette proteiche, nonostante siano molto presenti nei piani dietetici e molto pubblicizzate. Possono sembrare un’opzione perfetta in quanto contengono proteine, ma anche in questo caso devi studiare meglio l’etichetta.
Controlla innanzitutto il contenuto di zuccheri. Molte
barrette proteiche contengono più di 15 grammi di zucchero l’una. Alcune
contengono addirittura 30 o 40 grammi. Sto parlando delle tanto acclamate
barrette al cioccolato.
Puoi invece scegliere di acquistare delle barrette con un basso contenuto di zuccheri (5 grammi o meno a barretta), oppure quelle senza zuccheri aggiunti, anche se dovrai faticare un po’ di più per trovarle e ti dovrai assicurare che non contengano additivi artificiali.
Un’altra soluzione è provare a prepararle a casa, mettendo dentro ingredienti genuini e sani. Se hai un minuto dai un’occhiata a questa ricetta – un mio tentativo (spero riuscito) di preparare delle barrette energetiche e spezza fame all’avena e senza zucchero.
Sfortunatamente, molte persone che decidono di mettersi a
dieta non sanno che questi tre cosiddetti “cibi dietetici” potrebbero sabotare
i loro sforzi. E tu cosa ne pensi? Quali alimenti fanno parte del tuo attuale piano
alimentare?
Se vuoi sapere quali sono i due cibi indispensabili che ti aiuteranno a tornare in gran forma, devi assolutamente dare un’occhiata alla Dieta delle 2 Settimane. Per renderti più comoda la lettura l’autore ha deciso di crearla in formato PDF.
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Si avvicinano le feste pasquali – ricche non solo di momenti di gioia, ma anche di eccessi a tavola, che possono scatenare diversi fastidi, andando a rompere l’equilibrio acido-base dell’organismo legato al pH. Quali sono i sintomi dello squilibrio acido-base? Come ristabilire il pH naturale …
Con la fioritura delle piante e l’impollinazione, l’arrivo
della primavera segna per 20 milioni di italiani l’inizio del tormento
stagionale. Tra starnuti, lacrimazione, prurito e tosse, possono essere
adottati alcuni semplici accorgimenti per prevenire le allergie stagionali e
per difendersi al meglio da questi fastidiosi disturbi.
Cosa sono e come si manifestano le allergie stagionali?
Una persona su tre in Italia soffre di disturbi legati alle
allergie stagionali, soprattutto nei mesi di marzo-giugno, quando aumenta la
concentrazione dei pollini.
Un’allergia è una reazione fisica a certe sostanze (in
questo caso al polline).
Nelle persone allergiche il sistema immunitario identifica
erroneamente il polline come nocivo e difende l’organismo da esso. Questa
reazione di difesa inutile è spesso troppo energica e gli anticorpi prodotti
per combattere i pollini hanno effetti irritanti o dannosi, che costituiscono
per l’appunto una reazione allergica.
L’allergia al polline fa parte del gruppo di allergie inalanti, insieme all’allergia alla polvere.
Come diagnosticare un’allergia stagionale?
Per fare una diagnosi di allergia inalante, innanzitutto bisogna recarsi dall’allergologo se durante il periodo primaverile si manifestano disturbi delle vie respiratorie, come oculoriniti o asma bronchiale.
Dopo avervi ascoltati il medico molto probabilmente richiederà un test cutaneo chiamato Prick. Questo test consiste nel praticare delle “scarnificazioni” cutanee, non sanguinanti e non dolorose, di 1 cm sulla parte interna del braccio e distanti fra loro almeno 2 cm. Su ognuna di esse viene poi deposta una goccia di soluzione acquosa di differenti sostanze (allergeni). Se c’è reazione positiva, ovvero se si è allergici a una o più sostanze, entro 10-20 minuti si forma un ponfo roseo e pruriginoso, laddove l’allergene specifico è stato deposto.
In alcuni casi, quando c’è un dubbio, occorre effettuare un altro test, chiamato il rast – un test basato su un prelievo di sangue e sulla ricerca degli anticorpi (IgE) specifici presenti per una o più sostanze allergizzanti.
Da qualche anno esiste anche un test molecolare molto più preciso da eseguire in casi difficili, come per esempio nei soggetti pluri-allergici. Questo test prevede l’utilizzo delle singole molecole (generalmente proteine) che compongono l’allergene stesso.
Grazie a questo tipo di test, per le allergie al polline e
alle altre sostanze inalanti è possibile distinguere in maniera migliore tra
una cross-relazione e una co-sensibilizzazione. Per esempio, una persona che è
allergica sia alle graminacee sia alla betulla, potrebbe essere allergica a due
proteine indipendenti oppure a una sola proteina che si trova, in forme del
tutto simili, in entrambi i pollini, sia di graminacea sia di betulla.
Questo comporta enormi differenze nella scelta di
un’eventuale immunoterapia specifica o di un vaccino.
A seconda degli allergeni che le provocano, le più comuni allergie stagionali sono:
allergia alle graminacee (aprile-giugno),
allergia alla parietaria (marzo-ottobre),
allergia alle composite (luglio-settembre),
allergia alle betulacee (gennaio-maggio),
allergia alle oleacee (maggio-giugno),
allergia ad assenzio o ambrosia (giugno-settembre),
allergia alle cupressacee (cipresso) (fine gennaio-aprile).
12 accorgimenti e consigli per difendersi dalle allergie stagionali
Guarda il video:
#1 Evita l’esposizione
Se è possibile, evita di esporti nelle ore di maggiore
concentrazione pollinica (le ore centrali della giornata) e cerca di respirare
correttamente con il naso e a bocca chiusa, perché attraverso il naso l’aria
viene depurata, riscaldata e umidificata.
#2 Non uscire di casa quando piove
Bisogna evitare di stare all’aperto durante le fasi iniziali di un temporale o di una pioggia intensa e dopo la pioggia, perché la caduta dell’acqua facilita la liberazione di allergeni dai pollini i quali, in questo modo, raggiungono più facilmente le vie aeree profonde, potendo indurre l’insorgenza di crisi asmatiche gravi anche in chi soffre solo di rinite stagionale.
#3 Apri le finestre di mattina
Cambiare l’aria in casa è molto importante, ma bisogna
evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata e preferire,
invece, farlo di mattina presto o di sera, quando la concentrazione dei pollini
è più bassa.
#4 Proteggi le vie respiratorie
Occhiali e mascherine possono essere d’aiuto per diminuire
l’esposizione ai pollini e le inalazioni.
#5 Cerca aree a bassa concentrazione pollinica
Cerca di trascorrere periodi di tempo più prolungati nelle
zone costiere o montane ed evita di inalare polveri, fumi oppure profumi, che
possono stimolare l’insorgenza di starnuti, prurito e tosse.
#6 Consulta i calendari pollinici
Questo è un buon modo per organizzare meglio il tempo da trascorrere all’aperto. (scarica QUI l’app)
Secondo il calendario del polline, ad esempio, la fioritura di erbe, come le graminacee, è posticipata in genere di circa un mese in montagna oltre i 1.000 metri, ed è ritardata di qualche settimana nell’Italia settentrionale e in Europa centrale, rispetto al bacino mediterraneo.
#7 Fai la doccia ogni sera
Lavarsi ogni sera, appena rientrati, inclusi i capelli, risulta molto utile per prevenire i sintomi delle allergie stagionali, perché i granuli pollinici rimangono spesso tra la chioma e gli abiti. In casa e di notte possono depositarsi sul materasso e sul cuscino venendo, così, inalati: ma l’acqua calda li laverà via.
#8 Lava spesso i pavimenti
Pulire i pavimenti è fondamentale, ma bisogna fare attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere, che può sollevare dal pavimento le particelle allergizzanti.
#9 Attenzione a tappeti, moquette, tappezzerie e tendaggi
Vi si possono depositare pollini e polveri difficili da
rimuovere. Attenzione anche ai giocattoli di peluche.
#10 Evita i luoghi con erba appena tagliata
In caso contrario, non dimenticarti di indossare una
mascherina ed evita di rastrellare le foglie nel periodo di picco pollinico.
#11 Viaggia con i finestrini chiusi
Evitare di tenere i finestrini aperti quando si viaggia in auto (o in treno) e indossare delle mascherine se si circola in bicicletta o motorino. La mascherina è importante anche quando si fa jogging o altri sport all’aria aperta, non solo in aree verdi, ma anche in città.
#12 Attenzione ai farmaci
Evita di assumere farmaci senza aver consultato un medico. È
sempre consigliabile seguire le indicazioni terapeutiche di uno specialista.
Lo sapevi che: Il 30% della popolazione mondiale, soprattutto nei Paesi occidentali, soffre di una forma di allergia e il numero sembra essere destinato a raddoppiare entro il 2025.
Allergie stagionali e alimentazione
Il 25% delle persone allergiche sviluppano spesso reazioni
crociate tra pollini e alimentazione, durante la stagione delle pollinosi.
In questo caso si possono manifestare disturbi immediati
alla bocca (come bruciore, gonfiore e prurito), o più tardivi, in altre sedi
con l’assunzione di alcuni tipi di frutta e verdura.
Alcuni esempi di frutta e verdura da evitare:
#1 Se soffri di allergia alle betulacee:
Potresti avere problemi con: mele, carote, sedano, finocchio, pere, banane, nespole, pesche, ciliegie, albicocche, prugne, prezzemolo, nocciole, noci, arachidi, mandorle, kiwi, lamponi, fragole e pepe verde.
#2 Se soffri di allergia alle composite:
Sarebbe opportuno evitare cicoria, tarassaco, camomilla, banane, anguria, castagne, arachidi, noci, nocciole, pistacchi, sedano, prezzemolo, carote, finocchio, olio di girasole, margarine, dragoncello, lattuga, zucca, mele, melone, miele di girasole e miele di tarassaco.
#3 Se soffri di allergia alla parietaria:
Essendo molto diffusa in Italia e nelle zone del bacino mediterraneo, bisogna fare attenzione in queste zone a piselli, arachidi, soia, fagioli, gelsi, pistacchi, melone, kiwi, patate, basilico, ortica e ciliegie.
Non si dovrebbero mangiare sedano, melone, anguria, banane e
carote.
Con questi semplici accorgimenti è possibile prevenire
l’insorgere ed evitare il peggioramento dei sintomi delle allergie stagionali.
È importante chiedere il parere di un medico in caso di sintomi persistenti e
debilitanti.
Consigli di lettura:
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