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Perché viene la pelle d’oca – 5 cause sorprendenti e quando preoccuparsi

Perché viene la pelle d’oca – 5 cause sorprendenti e quando preoccuparsi

Capita a tutti ogni tanto di sentire i peli del corpo che si sollevano in seguito a qualche stimolo o evento particolare. Non è quasi mai riconducibile a un disturbo preoccupante, ma è bene sapere perché accade. Ecco le 5 cause più frequenti della pelle 

Ipertensione: i più efficaci rimedi naturali per abbassare la pressione

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Si stima che, in Italia, circa 12 milioni di persone soffrano di pressione alta. A queste vanno aggiunti i 3-4 milioni di individui che sono soggetti al problema senza saperlo. Per tutti loro non sempre sono necessarie le cure farmacologiche: in associazione o in alternativa 

L’importanza del perdono: perché e come perdonare se stessi e gli altri

L’importanza del perdono: perché e come perdonare se stessi e gli altri

Negli ultimi decenni c’è stata una crescente attenzione per il perdono dal punto di vista psicoterapeutico. È un argomento difficile da affrontare per chi ha subito un torto e in questo post cerchiamo di comprendere meglio l’importanza del perdono, e come perdonare se stessi e gli altri.

Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.

GANDHI

Subire un’ingiustizia, un torto o un oltraggio è un’esperienza che ferisce profondamente e può rappresentare un trauma significativo che lede anche l’immagine di sé.

Ci sono, inoltre, diversi fattori che contribuiscono ad aggravare l’offesa:

  • chi l’ha commessa è una persona importante per noi?
  • Lo ha fatto intenzionalmente?
  • Lo ha fatto in pubblico?
  • Si è poi scusata o no?

Quali sono i sentimenti ed i comportamenti generati da un torto subito?

Le razioni comportamentali immediate a un torto subito possono essere di fuga, evitamento o attacco.

Evitamento: Per evitamento si intende in psicologia clinica una modalità di pensiero persistente e invalidante che non consente all’individuo di affrontare una situazione temuta. Si tratta di un meccanismo di difesa volto ad allontanare l’individuo da uno stimolo ansiogeno attraverso il semplice meccanismo del non fronteggiare tale stimolo.

Dal punto di vista emotivo si manifestano:

  • rabbia,
  • incredulità,
  • sgomento,
  • vergogna,
  • tristezza,
  • odio ecc.

Cos’è il perdono?

Il perdono rende liberi, ma non si arriva al perdono subito. È una strada più ardua, che interviene in un secondo momento e che, a differenza delle risposte emotive elencate sopra, implica una SCELTA intenzionale: la scelta di rinunciare alla rabbia e all’odio.

Il perdono NON vuol dire:

  • scusare le azioni cattive degli altri;
  • dover per forza dire “ti ho perdonato”;
  • che non puoi sentirti arrabbiata/o nei confronti di qualcuno;
  • che bisogna dimenticare;
  • dover necessariamente continuare ad avere rapporti con quella particolare persona;
  • dover fare qualcosa per un’altra persona.

Il perdono invece significa:

  • lasciar andare qualcosa che ti fa soffrire;
  • concentrarti sul tuo benessere interiore;
  • fare qualcosa per te stesso;
  • avere più consapevolezza di te stesso e del mondo circostante;
  • permetterti di guardare al di là delle apparenze;
  • avere una vita più piena.

Il perdono è una scelta di amore…che va oltre l’offesa ricevuta; è la scelta di chi, pur senza dimenticare, decide di non aggrapparsi al male subito, e di regalar (per-dono) – in primis a sé stesso – la possibilità di tornare ad aprirsi alla vita.

Il perdono libera l’anima e cancella la paura.

NELSON MANDELA

L’importanza del perdono

perdono-pace

Chi riesce a perdonare, ha una migliore qualità della vita.

La strada della vendetta, infatti, seppur possa portare a ristabilire una giustizia, prolunga il vissuto delle emozioni negative.

Così come il rimanere attaccati al rancore, o alla rabbia non fa altro che alimentare un continuo lavoro mentale sul perché e come è stata commessa l’offesa, con il solo risultato di alimentare frustrazione, tristezza, rabbia e risentimento, senza peraltro poter cancellare il torto subito.

Il rancore, inoltre, come anche gli altri sentimenti negativi relativi al torto subito, può farci ammalare. Covando rabbia e rancore rischiamo di sviluppare la depressione, malattie cardiovascolari, disturbi digestivi ecc.

Come perdonare gli altri?

Di certo la sola volontà di farlo non basta. Si tratta di un processo che richiede tempo. Ciò che è stato, può essere accettato come una delle mille possibili manifestazioni del flusso della vita, che certamente ci lascerà un insegnamento.

Quanto di ciò che è successo ha intaccato la nostra più profonda natura e in che modo?

Potremmo scoprire che quanto ci pareva un torto intollerabile non è altro che un’increspatura sull’acqua, a confronto con le quiete profondità della nostra anima.

Come perdonare se stessi?

perdonare se stessi

Un particolare aspetto del perdono è il perdono di sé. Non solo quando si è artefici di un danno per gli altri o per noi stessi, ma anche quando il danno lo abbiamo subito: si tratta di perdonarci per non aver previsto quanto stava per succedere, per non averlo evitato e per non esserci protetti a sufficienza.

Spesso per perdonare gli altri dobbiamo imparare a perdonare noi stessi.

Accettare di aver fatto quello che potevamo è un altro modo di lasciar andare il dolore, il senso di impotenza e la rabbia per ciò che è avvenuto.

Bisogna inoltre essere consapevoli del fatto che i fallimenti non ci rendono pessime persone e non dobbiamo temere di ricominciare, di ripartire da zero.

Perdona i tuoi difetti e i tuoi errori, poi vai avanti.

LES BROWN

Accettare il fatto che tutti nella vita commettiamo errori e possiamo avere momenti in cui non ci comportiamo bene, può aiutarci a compiere il primo passo verso il perdono di noi stessi e degli altri.

Consigli di lettura:

Perdono o riconciliazione?

Il perdono non è sinonimo di riconciliazione.

Chi ha commesso il torto, da una prospettiva diversa, può ricevere la nostra compassione invece che la nostra energia e attenzione sotto forma di rabbia o rancore.

Non si tratta di dimenticare, di giustificare l’offensore e nemmeno di riconciliarsi con lui. Il perdono infatti è un processo che avviene all’interno di una persona, la riconciliazione implica degli sforzi da entrambe le parti.

A volte la riconciliazione non è possibile, e nemmeno consigliabile (come nei casi di violenza che potrebbe essere reiterata).

Il perdono è un processo intimo, che ha come focus principalmente noi stessi e l’atteggiamento che decidiamo di avere rispetto alla vita e agli altri: tornare ad avere fiducia e accettare il rischio che questo comporta.

Conclusione:

Si pensa spesso che non il “lasciar andare” facciamo un favore a chi ci ha ferito, invece è un modo di pensare sbagliato.

Lasciar andare il biasimo verso di sé o verso chi ci ha danneggiato consente di elaborare più velocemente il senso di perdita e depressione che si celano dietro la rabbia o il rancore.

Ciò a tutto vantaggio del nostro benessere psicofisico e della possibilità di tornare ad affacciarsi al mondo esterno con rinnovata fiducia.

E se non riusciamo nell’immediato a fare questo passo, perdoniamoci! Non riuscire a perdonare, in fondo, ha a che fare con una difficoltà a esplorare un cambiamento, con la cristallizzazione di un dolore. Col tempo, se ci lavoriamo, quei cristalli potrebbero sciogliersi.

Concludo questo articolo con una frase bellissima di Papa Giovanni Paolo II:

Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono.

KAROL WOJTYLA

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Cibi acidi e alcalini: come ristabilire il pH naturale dell’organismo

Cibi acidi e alcalini: come ristabilire il pH naturale dell’organismo

Si avvicinano le feste pasquali – ricche non solo di momenti di gioia, ma anche di eccessi a tavola, che possono scatenare diversi fastidi, andando a rompere l’equilibrio acido-base dell’organismo legato al pH. Quali sono i sintomi dello squilibrio acido-base? Come ristabilire il pH naturale dell’organismo e quali sono i cibi acidi ed i cibi alcalini?

Tanti specialisti ci mettono in guardia circa l’importanza di seguire uno stile alimentare alcalinizzante per mantenere un pH basico naturale con valori tra 7,5 e 9.

Guarda il video:

Che cos’è il pH?

La sigla pH (potentia Hydrogeni) è un parametro chimico che misura il grado di acidità o di alcalinità di una sostanza liquida o solida, dall’acqua agli alimenti.

Il pH è soprattutto un parametro vitale per l’organismo. Ecco perché:

se l’ambiente in cui vivono le cellule è troppo acido, il loro funzionamento viene ostacolato.

Il nostro benessere è direttamente correlato allo stato del pH del nostro organismo.

Per valutare il grado di acidità dei tessuti è sufficiente analizzare le urine. La scala numerica di riferimento va da 0 a 14 e ogni sostanza può essere considerata acida (se ha un pH da 0 a 6,9), neutra (con un pH 7) e alcalina (quando il pH va da 7,1 a 14).

Un valore inferiore a 7 indica un pH acido e un valore maggiore a 7 indica un pH basico o alcalino.

Una persona è in acidosi se le urine hanno un pH inferiore a 5,5. 

È possibile misurare il pH dell’organismo anche comodamente da casa, eseguendo dei test di urine o di saliva. Questi test casalinghi andrebbero effettuati più volte al giorno (come ad esempio al mattino, dopo pranzo e dopo cena), in modo da ottenere una media più accurata, ed anche perché il pH può variare nel corso della giornata.

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Il nostro organismo è in grado di eliminare gli acidi in eccesso grazie a una serie di processi fisiologici in grado di mantenere un corretto equilibrio acido-base. Passando dal tessuto connettivo al sangue, le particelle acide arrivano ai reni e ai polmoni e vengono, infine, eliminate.

Se, invece, vi è un eccesso costante di sostanze acide, l’organismo non riesce ad eliminarle e li accumula nel tessuto connettivo o nella matrice (agglomerato di cellule che costituisce il punto di origine di un tessuto).

Il tessuto connettivo ha il ruolo fondamentale di permettere le comunicazioni tra i vari organi e tessuti. Quando in questo tessuto si depositano troppe particelle acide queste comunicazioni, tra i vari tessuti, risultano indebolite e, di conseguenza, nascono i disturbi legati all’acidosi.

Queste scorie verranno infine eliminate quando l’organismo inizierà a produrre sostanze tamponanti sufficienti, ma maggiore è il tempo di permanenza nei tessuti, maggiori saranno i disturbi correlati allo stato di acidosi, chiamato anche acidosi metabolica latente, acidosi tissutale o iperacidità.

Quali sono i sintomi dello squilibrio acido-base?

sintomi squilibrio acido base

Un accumulo di acidi nel corpo è una condizione di solito transitoria ma, se dovesse perdurare nel tempo, può provocare disturbi anche seri.

I maggiori problemi di salute associati ad uno squilibrio del pH sono:

  • aumento di peso;
  • stanchezza cronica;
  • sonnolenza;
  • problemi di concentrazione;
  • mal di testa;
  • problemi di digestione;
  • cellulite;
  • ritenzione idrica;
  • irritabilità;
  • candidosi;
  • disbiosi;
  • crampi muscolari;
  • dolori articolari;
  • osteoporosi ecc.

Ovviamente più il problema viene trascurato più le tossine accumulate aumentano e maggiori saranno i disturbi.

Quali sono le cause di un pH acido?

Le cause più comuni dell’acidosi metabolica sono:

  • un’alimentazione errata, con un apporto insufficiente di cibi alcalinizzanti e con un eccesso di alimenti acidificanti;
  • insufficiente apporto di liquidi;
  • vita sedentaria;
  • periodi prolungati di stress;
  • eccesso di attività fisica;
  • assunzione di farmaci;
  • fumo;
  • consumo di alcool;
  • disturbi metabolici;
  • inquinamento ambientale.

Come ristabilire il pH naturale dell’organismo?

Alimentazione – dieta alcalinizzante

alimentazione alcalinizzante

L’acidosi può essere contrastata a tavola con una dieta alcalinizzante capace di equilibrare il pH dell’organismo e di ripristinare così il benessere psicofisico.

Il regime nutrizionale alcalinizzante si fonda sul principio che tutte le reazioni all’interno dell’organismo si svolgono nell’ambito di determinati valori e tra questi il più importanti è dato dal pH e dal rapporto acido-basico, spesso bilanciato verso l’acidità a causa di un’alimentazione sbagliata.

Il cibo, infatti, interagisce continuamente con la chimica del corpo alterando l’equilibrio dell’organismo che tende all’alcalinità, con un pH basico tra 7,5 e 9. Bevande e alimenti, una volta ingeriti e metabolizzati, rilasciano residui che possono essere acidi oppure basici e alcalini: la dieta alcalinizzante mira così a ristabilire l’equilibrio naturale (omeostasi) dell’organismo e, di conseguenza, ogni funzione vitale.

Come funziona la dieta alcalinizzante:

Questa dieta privilegia vegetali di stagione e proteine magre, contenute in abbondanza in alimenti come carne bianca, pesce e latticini freschi. L’azione dei cibi acidificanti viene così bilanciata da un adeguato apporto di alimenti basici, dall’effetto alcalinizzante. È ridotto il consumo di prodotti considerati maggiormente acidificanti come cereali, pasta, pane, dolci e prodotti da forno, così come carni rosse, salumi e insaccati, formaggi stagionati, caffè e alcolici.

Elenco cibi acidi:

Farinacei

  • Pane di farina di segale
  • Pane di segale
  • Pane di farina di grano duro
  • Pane bianco
  • Corn-flakes
  • Pane croccante di segale
  • Pasta all’uovo
  • Fiocchi di avena
  • Riso
  • Riso grezzo
  • Riso parboiled
  • Farina integrale di segale
  • Spaghetti
  • Spaghetti integrali
  • Farina di grano duro
  • Farina di grano duro integrale

Legumi

  • Lenticchie secche
  • Fagioli

Frutta secca

Bevande

Pesce

  • Filetto di merluzzo
  • Acciughe
  • Trota, bollita/arrosto

Carne e salumi

  • Manzo magro
  • Pollo
  • Carne in scatola di manzo
  • Salsicce
  • Salsiccia di fegato
  • Carne in scatola
  • Maiale magro
  • Bistecca, magra o mista
  • Salame
  • Tacchino
  • Vitello

Latte, prodotti caseari e uova

  • Burro
  • Camembert
  • Cheddar
  • Formaggio Gouda
  • Panna fresca ed acida
  • Uova di gallina
  • Formaggio molle grasso
  • Formaggio a pasta dura
  • Gelato alla vaniglia
  • Latte condensato
  • Latte intero pastorizzato
  • Formaggio Grana
  • Latticini
  • Yogurt di frutta intero
  • Yogurt magro naturale

Zucchero, conserve, dolciumi

  • Cioccolato al latte
  • Zuppa inglese

Elenco cibi alcalinizzanti da preferire:

Verdura

Legumi

  • Piselli

Frutta, noci e succhi di frutta

  • Succo di mela, non zuccherato
  • Mela con la buccia
  • Albicocche
  • Banane
  • Mirtilli
  • Ciliege
  • Succo di pompelmo
  • Nocciole
  • Mandorle
  • Kiwi
  • Succo di limone
  • Succo di arancia
  • Arance
  • Pesche
  • Pere con buccia
  • Ananas
  • Uva
  • Fragole
  • Anguria

Bevande:

  • Acque minerali alcaline
  • Succhi ed estratti di verdura
  • Tè verde
  • Tisane

Altro:

  • Miele
  • Marmellata
  • Bicarbonato di sodio
  • Sale marino

Ovviamente, questo non significa che bisogna mangiare esclusivamente cibi alcalinizzanti ed eliminare del tutto i cibi acidi, fra i quali vi sono tantissimi alimenti salutari. La moderazione e il buon senso sono la chiave per un’alimentazione bilanciata. In più potrebbe essere utile sapere quali sono le combinazioni corrette di alimenti acidi e basici. Ad esempio è bene mangiare:

  • cereali insieme alla frutta o alla verdura;
  • i semi insieme alla frutta;
  • le verdure con le proteine.

Sebbene la frutta è meglio consumarla da sola e lontano dai pasti.

Altri consigli utili:

Bere tanto.

Oltre a ridurre il consumo di cibi acidificanti, non bisogna dimenticare di assumere liquidi in abbondanza. Ogni giorno bisogna bere almeno un litro e mezzo di acqua alcalina (con un pH>7). Sì, inoltre, al tè verde, alle tisane, alle spremute, gli estratti e/o centrifugati di frutta e verdura. Meglio evitare il caffè, il tè nero e gli alcolici. So può ricorrere a un correttore di acidità, come acqua e bicarbonato, ma senza eccessi.

Evitare la sedentarietà.

Una camminata a passo sostenuto o un’attività fisica di tipo aerobico migliora l’apporto di ossigeno e promuove il rilascio di anidride carbonica, ovvero l’acido carbonico, che contribuisce ad innalzare il valore di acidità dell’organismo.

Evitare il fumo.

Evitare lo stress.

Potrebbe essere utile adottare alcune tecniche di gestione dello stress (come le tecniche di rilassamento, la meditazione, la respirazione ecc.), praticare lo yoga, attività creative, taï-chi, chi-cong ecc.

Assumere un integratore alimentare alcalinizzante.

Questi integratori di solito si trovano sotto forma di polveri alcalinizzanti da sciogliere nell’acqua, a base di Sali minerali come calcio, potassio e magnesio.

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FRASI, AFORISMI E CITAZIONI PIÙ BELLE DELLA SETTIMANA 29 OTTOBRE – 4 NOVEMBRE 2018


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Lunedì 29 ottobre:

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“Il cuore dell’uomo è come il vestito del povero; è dove è stato rammendato più volte che è più forte.”

– Paul Brulat

Martedì 30 ottobre:

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Ogni mattina è una giornata intera che riceviamo…

Non vi è nulla di troppo e nulla di “non abbastanza”,

nulla di indifferente e nulla di inutile. È un capolavoro.

(Madeleine Delbrel)

Mercoledì 31 ottobre:

31ott18

L’autunno esiste per insegnarci come si lasciano andare le cose ormai morte.

(CLaRosa7, Twitter)

Giovedì 1 novembre:

01nov18

A volte è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.

(Anonimo)

Venerdì 2 novembre:

02nov18

“Amo la luce perché mi mostra la via. Ma amo anche il buio perché mi mostra le stelle.”

– Og Mandino

Fine settimana:

03nov18Weekend

Scegliete chi per disegnarvi userebbe tutti i colori.

(schivami, Twitter)

 

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