Ultimamente si parla moltissimo dei benefici della vitamina D non solo per le nostre ossa, ma anche per il nostro sistema immunitario. Tantissimi specialisti sono del parere che la maggior parte delle persone sono carenti di questa vitamina e ne consigliano l’integrazione, soprattutto in questo …
Come prevenire la perdita stagionale di capelli in modo naturale? Alcuni dei migliori cibi e rimedi naturali per avere capelli sani e forti. L’inverno pian piano lascia spazio all’atmosfera primaverile e se ne va portando via anche un po’ della nostra chioma. Durante il cambio …
La stagione fredda è ormai arrivata da un pezzo e sempre più persone sono tormentate dal mal di gola – un fastidio destinato a peggiorare sempre di più se non curato in tempo. In questo post parlerò dei diversi tipi di mal di gola, dei sintomi principali, delle cause e dei migliori rimedi naturali efficaci sia per prevenire, che per curare il mal di gola.
Le cause del mal di gola
Il mal di gola è il classico disturbo invernale ed è anche legato al periodo di cambio di stagione, quando le difese immunitarie sono più deboli e l’organismo viene sottoposto all’attacco dei virus, dei batteri o delle allergie.
Fra le cause principali di questo disturbo vi sono quindi:
1 – I virus
Qui parliamo dei:
virus tipici del raffreddore, come ad esempio il Rhinovirus, Coronavirus, Parainfluenza virus, virus respiratorio sinciziale, Adenovirus, Enterovirus e Metapneumovirus;
virus dell’influenza;
il virus di Epstein-Barr, che provoca la mononucleosi;
il virus della varicella (della famiglia degli Herpes virus);
il virus del morbillo etc.
2 – Un’infezione batterica
Esistono diversi batteri che possono provocare l’infiammazione ed il mal di gola, fra questi vi sono:
gli streptococchi – batteri gram positivi, che popolano normalmente le mucose del organismo, ma che a volte possono diventare patogeni ed attaccare l’organismo;
gli stafilococchi – batteri gram positivi, normalmente presenti sulla nostra pelle e sulle mucose, e che talvolta possono diventare patogeni e provocare infezioni.
Haemophilus influenzae – un batterio gram negativo, particolarmente pericoloso per i bambini.
Bordetella Pertussis – un batterio gram negativo responsabile della pertosse;
Neisseria Gonorrhoeae – un batterio responsabile della gonorrea, una malattia a trasmissione sessuale;
Mycoplasma pneumoniae – un batterio che si trova comunemente nel tratto genitourinario di alcuni uomini e donne, specie di quelli sessualmente attivi e che a volte può diventare patogeno, andando ad infettare anche le mucose della gola in seguito alle pratiche di sesso orale non protetto, come nel caso di Neisseria Gonorrhoeae o di altre infezioni a trasmissione sessuale.
In questo caso i succhi gastrici risalendo dallo stomaco verso l’esofago possono andare ad infiammare le mucose, provocando un fastidioso mal di gola.
4 – Reazioni allergiche
Si tratta non soltanto di sintomi delle allergie stagionali, provocate dall’esposizione ai pollini, ma anche di allergie causate dal contatto con animali domestici, muffa o polvere.
5 – Esposizione ad agenti chimici tossici
Anche un’esposizione più o meno prolungata a sostanze chimiche tossiche, sia nell’ambiente lavorativo sia in quello domestico, può irritare le mucose della gola e provocare i sintomi del mal di gola.
Anche il fumo di sigaretta e gli agenti atmosferici inquinanti possono provocare il mal di gola.
6 – Il riscaldamento
Negli ambienti riscaldati l’aria può diventare troppo secca e, se respirata per diverse ore, può infiammare la gola.
7 – Sforzo eccessivo dei muscoli della gola
Come qualsiasi altro muscolo nel nostro corpo, anche i muscoli della gola possono infiammarsi a causa di uno sforzo eccessivo, come parlare a lungo o urlare. Alcune figure professionali, come ad esempio gli insegnanti, soffrono spesso di questo tipo di mal di gola.
8 – Tumori
Il mal di gola a volte può diventare un sintomo del cancro della faringe, della laringe o della lingua.
9 – Sinusite Cronica
Coloro che soffrono di sinusite cronica (infiammazione dei seni nasali e paranasali) sono più vulnerabili a sviluppare anche un’infiammazione della mucosa della gola.
10 – Difese immunitarie basse
Le persone immunodepresse che soffrono già di una patologia cronica (come L’AIDS o il diabete) o che vengono sottoposte a chemioterapia o all’assunzione di farmaci immunodepressivi diventano più vulnerabili all’attacco degli agenti patogeni.
I 4 tipi di mal di gola
A seconda degli organi colpiti, esistono 4 tipi di mal di gola:
1 – Faringite
La faringe è il tratto della gola che collega la bocca all’esofago. L’infiammazione di questo canale può provocare il mal di gola. Questo tipo di mal di gola è un sintomo molto frequente del raffreddore. Essendo la faringe il primo tratto delle vie respiratorie superiori, è soggetta ad attacchi da parte degli agenti patogeni.
Altri sintomi che possono accompagnare la faringite: sensazione di pizzicore, febbre, ingrossamento delle tonsille e dei linfonodi sul collo, placche biancastre sulla mucosa, malessere generale ecc.
2 – Laringite
La laringe collega la faringe alla trachea. Qui si trovano anche le corde vocali e spesso quando la laringe si infiamma possiamo assistere anche ad un abbassamento della voce.
Altri sintomi che possono accompagnare la laringite: raucedine, tosse secca.
3 – Tracheite
Questo è l’ultimo tratto della gola, che arriva fino ai bronchi. La trachea si può infiammare quando viene infettata dai germi che passano dalla faringe e dalla laringe.
Altri sintomi che possono accompagnare la tracheite: tosse inizialmente secca, che poi diventa “grassa”; catarro, bruciore al torace e zona retrosternale, malessere generale, respiro corto. Se non curata può estendersi ai bronchi.
4 – Tonsillite
Le tonsille fanno parte del sistema linfatico e sono due piccoli organi posti ai lati della gola, che possono infiammarsi se attaccate da virus o batteri.
Altri sintomi che possono accompagnare la tonsillite: difficoltà a deglutire, febbre, tosse, lacrimazione degli occhi, mal di testa, comparsa di placche biancastre o bianco-giallastre sulle tonsille.
I migliori rimedi naturali per curare e prevenire il mal di gola
Tantissime persone ricorrono subito all’utilizzo degli antibiotici per curare il mal di gola, ma questo può avere conseguenze negative, perché gli antibiotici (specie se usati in modo inadeguato) possono creare terreno fertile ad altre infezioni, problemi al fegato, squilibri all’ecosistema microbico vaginale ed intestinale, e possono indebolire ancora di più le difese immunitarie.
Nella maggior parte dei casi, il mal di gola può essere trattato efficacemente con i tantissimi rimedi che la natura stessa ci mette a disposizione. Eccone alcuni:
1 – Gargarismi con acqua tiepida con sale e bicarbonato o, in alternativa, con acqua e succo di limone.
Fare sciogliere in un bicchiere di acqua riscaldata un cucchiaino raso di bicarbonato e un cucchiaino raso di sale fino. In alternativa si può aggiungere il succo di mezzo limone. Fare i gargarismi almeno 3 volte al giorno.
2 – Infuso di chiodi di garofano
Fare bollire un cucchiaino di chiodi di garofano in una tazza di acqua per 15 minuti circa.
I chiodi di garofano hanno un’azione antibatterica ed anestetizzante. Se il sapore dell’infuso è troppo forte, lo si può addolcire con del miele oppure si può usare per fare dei gargarismi, anziché per bere.
3 – Miele +
Il miele è un vero dono della natura. Il suo utilizzo è indispensabile non solo per rafforzare le difese immunitarie, ma anche come antibiotico naturale.
Può essere consumato da solo (1/2 – 1 cucchiaino 3 volte al giorno) oppure mescolato a cannella, curcuma o aceto di mele. Questi ingredienti agiranno sull’infiammazione e leniranno il dolore. Il miele è utilissimo anche per prevenire i disturbi come il mal di gola, perché agisce sul sistema immunitario rafforzandolo.
4 – Propoli
Il propoli ha un’azione balsamica ed antibiotica. Utilizzato insieme al miele e al limone, diventa una vera bomba contro il mal di gola ed i disturbi invernali in generale. Si fa sciogliere l’estratto di propoli in una tazza di acqua, si aggiunge del miele e del succo di limone ed il gioco è fatto! Da usare anche come misura di prevenzione, soprattutto quando si soffre già di qualche patologia cronica.
Continua a leggere – più avanti ti parlerò del prodotto infallibile che uso da anni contro i sintomi come il mal di gola e che contiene anche questi tre ingredienti.
5 – Gli infusi
Gli infusi si possono preparare con erbe singole oppure con miscele di erbe, per ottenere un effetto sinergico ancora più forte. Ecco alcune delle erbe officinali più indicate in caso di mal di gola:
Malva – dalle proprietà idratanti ed antinfiammatorie; ricca di mucillagini, riveste e protegge le mucose.
Erisimo – dall’azione antinfiammatoria ed antisettica; viene chiamato anche “l’erba dei cantanti” e viene indicato soprattutto nei casi di afonia e disfonia, come conseguenza delle faringiti, delle laringiti o delle tracheiti.
Altea – dalle proprietà emollienti, lenitive e protettive. Inoltre è un forte decongestionante ed antisettico.
Issopo – dalle proprietà balsamiche ed espettoranti.
Karkadè – ricchissimo di vitamina C e di mucillagini. Ha un’azione antisettica, antiossidante, vitaminizzante, lenitiva ed antinfluenzale.
Salvia – dall’azione antisettica e balsamica, utile in presenza di catarro e tosse.
6 – Oli essenziali
Gli oli essenziali racchiudono in sé tutte le proprietà benefiche dei rimedi naturali che ho menzionato nei primi 5 punti. Sono un vero e proprio concentrato di benessere, che può rivelarsi utile non soltanto per curare un disturbo come il mal di gola, ma anche per prevenire e per rafforzare il sistema immunitario.
Fra gli oli essenziali maggiormente indicati per il mal di gola sono:
l’olio essenziale di Limone – azione antibatterica ed antiossidante;
l’olio essenziale di Garofano – azione antibatterica e anestetizzante;
l’olio essenziale di Melaleuca (Tea Tree) – azione antimicrobica;
l’olio essenziale di Eucalipto – azione antibatterica e balsamica;
l’olio essenziale di Timo – azione antibatterica;
l’olio essenziale di Lavanda – azione antinfiammatoria, antimicrobica ed antiossidante;
l’olio essenziale di Zenzero – azione antinfiammatoria;
l’olio essenziale di Menta piperita – azione rinfrescante ed antibatterica;
l’olio essenziale di Frankincense (Incenso) – azione lenitiva, antisettica, antinfiammatoria ed utile per rafforzare le difese immunitarie.
Gli oli essenziali possono essere utilizzati in diversi modi:
fare dei gargarismi (aggiungere qualche goccia in mezzo bicchiere di acqua scaldata leggermente);
aggiungere qualche goccia a tisane o infusi;
fare suffumigi;
inalare direttamente dalle mani o da un fazzoletto;
diffondere nell’aria con l’aiuto di un diffusore;
fare dei bagni rilassanti ecc.
E’ sempre consigliabile usare oli essenziali puri, certificati biologici e di grado terapeutico. Personalmente uso esclusivamente gli oli essenziali doTERRA, che vengono sottoposti a cinque differenti metodi analitici che ne assicurano la purezza (composti esclusivamente da componenti aromatici volatili di una pianta) e la potenza (gli estratti hanno una composizione chimica consistente da lotto a lotto).
Vai QUI per saperne di più oppure lasciami un commento sotto l’articolo se sei interessata/o ad acquistarli a prezzo agevolato.
Prodotto consigliato:
Per chi non ha tempo e pazienza per usare i rimedi naturali che ho elencato sopra, esiste una soluzione altrettanto efficace e pratica e si chiama Apix Sedigola Spray Gola Forte.
Si tratta di uno spray per la gola, formulato esclusivamente con ingredienti naturali, come:
Propoli;
estratto di semi di Pompelmo;
Miele;
Astragalo;
Erisimo;
Salvia;
oli essenziali di Menta, Eucalipto e Cannella;
acido ialuronico.
E’ un prodotto davvero ottimo, che può essere usato anche dai bambini ed è molto efficace sia per curare il mal di gola, che per prevenirlo. Infatti, spesso prima di uscire di casa uso lo spray Sedigola per proteggere le mucose della gola dagli agenti patogeni esterni. Risulta ancora più efficace se utilizzato insieme allo spray nasale Apix Propoli Rinopur.
Per prevenire il mal di gola e per minimizzare i tempi di guarigione potrebbe essere utile seguire alcuni accorgimenti:
evitare il fumo, alcol e caffè, che possono irritare le mucose della gola e indebolire le difese immunitarie;
evitare di respirare con la bocca aperta;
umidificare le stanze, soprattutto durante la notte;
assumere molti liquidi, in modo particolare acqua, ma anche tisane ed infusi;
dormire abbastanza (almeno 7-8 ore) – il giusto riposo è fondamentale perché l’organismo si riprenda al più presto;
lavare spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo aver usato bagni pubblici o dopo essere stato fuori;
evitare di condividere con altre persone posate, bicchieri, tazze e cibi;
evitare di trascorrere troppo tempo all’aria aperta nei giorni di smog o di viaggiare con i finestrini aperti quando si è bloccati nel traffico;
evitare il contatto diretto con persone affette da malattie infettive;
contattare il medico di fiducia se i sintomi persistono o peggiorano e se il mal di gola è accompagnato da febbre alta.
Conclusione
Esistono diverse cause che possono scatenare il mal di gola, ma nella maggior parte dei casi questo è un disturbo che si risolve in 5-10 giorni.
Il mal di gola può essere curato efficacemente con l’aiuto dei rimedi naturali, che non solo agiscono sui sintomi che possono accompagnare questo disturbo, ma anche sulle difese immunitarie. E con un numero di effetti collaterali decisamente minore rispetto ai farmaci.
Un e-commerce diventato famoso per la vendita di libri ed e-book, ma Macrolibrarsi store online è molto di più, ed offre un’ampia varietà di prodotti per la salute e per il benessere. Non solo libri, quindi, ma anche prodotti alimentari, integratori, cosmesi, prodotti per la …
Sempre più medici e nutrizionisti ci mettono in guardia contro il consumo eccessivo di zucchero – una vera e propria droga, un male più diffuso di quanto non si creda. Ma perché lo zucchero fa male? Quella da zucchero è una vera e propria …
Una ricerca ha dimostrato che non è la palestra l’alleato perfetto del peso ideale, ma i nostri batteri intestinali!
La ricerca del peso forma è dettata non solo dai canoni di bellezza moderni, ma anche dal desiderio di vivere in salute e più a lungo. I chili in più, infatti, sono spesso fonte di disturbi anche seri, oltre che di imbarazzo e di complessi di inferiorità.
Perché ingrassiamo?
Nella maggior parte dei casi, la risposta è semplice. Mangiamo troppo e male (troppi carboidrati semplici, troppi zuccheri e troppi grassi dannosi), e ci muoviamo troppo poco.
Esistono anche alcuni disturbi, che contribuiscono ad un aumento di peso, ma principalmente la tendenza ad ingrassare nella società moderna è dovuta all’alimentazione errata e allo stile di vita sedentario.
Spesso mangiamo anche quando non abbiamo fame. Semplicemente perché troviamo difficile resistere e il cibo diventa il nostro conforto, la nostra ricompensa, e il nostro pensiero fisso. È se non fosse completamente colpa della nostra “debolezza d’animo”?
Alleati del peso ideale – i batteri intestinali! La ricerca.
I ricercatori dell’Università della California (Los Angeles) hanno pubblicato uno studio sulla rivista online PLOS One, che suggerisce che la dipendenza da cibo oppure l’abitudine di mangiare per piacere potrebbe dipendere dal nostro microbiota intestinale. Ovvero, che alcuni batteri hanno la capacità di influenzare le aree del cervello responsabili del senso di ricompensa.
Secondo questo studio, infatti, esiste un legame diretto e stretto fra il nostro cervello, la flora batterica intestinale e le nostre abitudini alimentari.
Le aree del cervello collegate alla ricompensa sono il nucleo accumbens e l’amigdala. Sono proprio loro a dettare il nostro comportamento alimentare.
Alla ricerca hanno partecipato 63 persone, che hanno completato dei questionari, in modo da stabilire e misurare il grado di dipendenza da cibo, e si sono sottoposti a scansioni di risonanza magnetica funzionale. Oltre a questi test, sono stati analizzati i loro metaboliti intestinali, che non sono altro che le sostanze prodotte dai batteri che si trovano nell’intestino.
È stato dimostrato, che nelle persone con un livello alto del metabolita chiamato indolo (prodotto dalla digestione dell’aminoacido triptofano) le zone del cervello collegate alla ricompensa venivano stimolate di più, provocando una forte dipendenza dal cibo e la sovralimentazione.
Questo è il primo studio effettuato sugli esseri umani, che mette in evidenza la relazione fra la sovralimentazione ed i batteri intestinali, e li descrive come alleati del peso ideale. È stato chiaramente dimostrato, che alcuni metaboliti specifici prodotti da alcuni batteri intestinali hanno la capacità di modificare le nostre abitudini alimentari. È un primo passo verso interventi più mirati per quanto riguarda la perdita di peso, con cure e diete specifiche in modo da modificare la flora batterica intestinale, andando così ad influire sulla funzione cerebrale e sul comportamento alimentare.
Altre scoperte
Batteri “buoni” e “cattivi”
Il nostro secondo cervello esercita un’influenza enorme su molte funzioni del nostro organismo, dal sistema immunitario, alla predisposizione di sviluppare malattie e disturbi (ipertensione, diabete, allergie e malattie autoimmuni) e il controllo del peso corporeo.
Sempre più ricerche descrivono i batteri intestinali come alleati del peso ideale. Tantissimi studi hanno evidenziato il ruolo della flora batterica intestinale, composta da più di 100 mila miliardi di batteri, nell’obesità, proprio grazie alla loro partecipazione attiva all’assimilazione dei nutrienti.
La nutrizionista statunitense, Brenda Watson, è del parere che per dimagrire efficacemente dobbiamo innanzitutto rieducare la nostra flora batterica intestinale.
I batteri “buoni” non favoriscono l’accumulo di grasso, mentre quelli “cattivi” ne facilitano l’accumulo e, di conseguenza, promuovono l’aumento di peso.
In modo da agire efficacemente e a lungo termine sulla perdita di peso bisogna cambiare la composizione della flora batterica intestinale, promuovendo la crescita di bacteroides e ridurre i firmicutes.
Ma come possiamo influire sui batteri del nostro intestino?
La modalità più efficace, oltre all’integrazione di fermenti lattici e probiotici, è attraverso la dieta, che deve essere ricca di fibre e carboidrati a basso indice glicemico: dare la preferenza all’integrale, mangiare tanti legumi, tanta frutta, verdura, ma anche yogurt, kefir e altri cibi ricchi di fermenti lattici e probiotici. Sono inoltre da preferire gli alimenti ricchi di grassi “buoni”, come gli omega-3 e gli acidi grassi insaturi. Alcuni esempi sono: il salmone, l’avocado, le noci e la frutta secca, le olive ecc.
Da eliminare sono i cibi che promuovono i batteri “cattivi” (i firmicutes):
la farina raffinata 00, priva di preziosi aminoacidi, minerali, vitamina E e vitamine del gruppo B e fibre, che invece sono contenute nella farina integrale.
lo zucchero bianco.
Adottando questo stile alimentare, smettiamo di alimentare i batteri “cattivi”, arricchiamo l’intestino di bacteroides e perdiamo peso.
Il batterio mangia grasso
Un’altra ricerca, condotta dall’Università belga di Lovanio e pubblicata sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Science”, si è concentrata sull’influenza dei batteri intestinali sul metabolismo.
In modo particolare, questo studio ha dimostrato il legame fra una specie di batteri e la qualità del metabolismo. Si tratta del batterio Akkermansia muciniphila, che ha la capacità di stimolare il metabolismo e, di conseguenza, la perdita di peso.
L’Akkermansia muciniphila rappresenta soltanto 3-5% del numero totale dei microorganismi intestinali, ma è presente in livelli molto più bassi nelle persone obese.
È stato dimostrato, che un’integrazione di questo batterio contribuisce alla riduzione della massa grassa e, quindi, potrebbe aiutare a prevenire e curare l’obesità e il diabete del tipo 2.
Ovviamente, non è possibile abbuffarsi di cibo spazzatura e dolci, e pensare che basterà mangiare dei batteri per cancellare tutto, per non prendere peso e per non ammalarsi. Queste ricerche rappresentano piuttosto un passo importante nel conoscere meglio i meccanismi che scatenano l’accumulo di grasso o la perdita peso, sia a scopo preventivo che in modo da poter valutare ed impostare delle cure mirate ed individuali.
Naturalmente i batteri intestinali non sono gli unici alleati del peso ideale. È indispensabile anche seguire una dieta sana ed equilibrata ed uno stile di vita attivo, oltre che gestire efficacemente lo stress quotidiano.
Se hai trovato utile questo articolo, condividilo con i tuoi amici e lasciami un commento.
La linea Apix Propoli della Bios Line è una serie di prodotti studiati appositamente per combattere i sintomi del raffreddore in modo naturale. I farmaci, è risaputo, curano da una parte e distruggono dall’altra. Non voglio assolutamente sminuire il ruolo dei farmaci in alcuni casi, …
Garantire il fabbisogno di vitamina D è indispensabile nell’arco di tutta la vita per godere di buona salute e vivere felici. Bisogna correre subito ai ripari, quando avvertiamo i sintomi da carenza di vitamina D. Chi non ricorda la tortura dell’olio di fegato di merluzzo alla …
Ultimamente ci viene proposta una nuova forma di dimagrimento – il cosiddetto digiuno intermittente, chiamato anche “dieta on-off”, che promette una perdita di peso importante in un lasso di tempo breve. Ecco cos’è la dieta del digiuno intermittente, le sue forme più diffuse e le controindicazioni principali.
Per la prima volta ho sentito parlare del digiuno intermittente da mio fratello, che in un mese di dieta on-off e palestra è riuscito a perdere parecchi centimetri di girovita e ad aumentare la massa muscolare, oltre che a migliorare il suo benessere generale.
Ulteriormente ho avuto l’occasione di approfondire questo argomento durante un corso di nutrizione e dietologia, anche perché il digiuno intermittente viene a smentire alcune delle regole più importanti promosse da tantissimi nutrizionisti e cioè:
la colazione è il pasto più importante della giornata, e
per dimagrire in modo sano e naturale non bisogna mai saltare i pasti ed è consigliabile fare tanti piccoli pasti al giorno (5-6).
Devo dire, che questa formula dei piccoli pasti in passato mi ha aiutata a perdere 10 chili e, visto che so per certo che è uno schema che funziona, l’idea del digiuno intermittente mi è sembrata molto strana all’inizio. Ma le numerose recensioni positive di persone, che hanno provato gli effetti benefici di questa dieta, mi hanno incuriosita ed ho deciso di indagare di più.
Cos’è il digiuno intermittente?
Il digiuno intermittente (intermittent fasting) è uno schema nutrizionale, che alterna dei periodi di digiuno ai periodi in cui si mangia.
Esistono diverse forme di digiuno intermittente:
1 – Lo schema 16/8
Si tratta del metodo Leangains, ideato da Martin Berkhan, secondo il quale la giornata viene suddivisa in due parti: 8 ore per consumare 2 o 3 pasti e fare una seduta di allenamento, e 16 ore di digiuno completo.
2 – La Warrior Diet
Questo schema, ideato da Ori Hofmekler, si basa sul fare un solo pasto al giorno, preferibilmente la sera e senza restrizioni di calorie o apporto di macronutrienti. Durante il giorno, invece, si possono mangiare verdure fresche e frutta, eliminando completamente i carboidrati, come pasta, pane, cereali ecc. Questa dieta aiuta il corpo a bruciare più grassi, a rimuovere le tossine accumulate nel tempo, a migliorare il metabolismo energetico, ad aumentare la resistenza allo stress e alla stanchezza.
3 – La dieta Fast
Conosciuta anche come lo schema 5:2, questa dieta è stata ideata dal dott. Michael Mosley, che suggerisce di mangiare normalmente per 5 giorni alla settimana e di digiunare per altri 2. Non si tratta di un digiuno completo, ma piuttosto di una riduzione dell’apporto calorico di 600 calorie per gli uomini e di 500 calorie per le donne. Si consiglia anche di bere tanta acqua, tè e tisane senza zucchero. Dott. Mosley dice di aver perso più di 9 chili in due mesi seguendo questo schema di digiuno intermittente.
4 – Lo schema Eat Stop Eat
Questa è un’altra forma di digiuno, ideata da Brad Pilon, che prevede uno o due giorni di digiuno a settimana. In questo caso, però, si tratta di un digiuno completo. Per gli altri giorni della settimana bisogna adottare una dieta normocalorica. (calcola qui il tuo fabbisogno calorico QUI).
5 – Whole Day Fasting
Anche questo è uno schema eat-stop-eat (mangia-fermati-mangia) con la differenza che nei giorni di non-digiuno non esistono restrizioni di calorie o cibi da assumere.
Per i principianti uno schema più semplice potrebbe essere quello di creare una finestra di digiuno di 12-16 ore, in modo tale da incidere sul bilancio calorico e sul metabolismo ormonale. Ad esempio, se abbiamo cenato alle 8 di sera, non dovremmo più mangiare fino alle 8-10 del mattino seguente.
Jill Cooper parla del digiuno intermittente – GUARDA IL VIDEO
Perché il digiuno intermittente fa perdere peso?
La prima motivazione è molto semplice – il digiuno intermittente contribuisce a ridurre il numero di calorie e, di conseguenza, favorisce il dimagrimento.
Non mangiare per lunghi periodi aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina, soprattutto in combinazione con l’esercizio fisico. In questo modo quando mangiamo, i livelli di zucchero nel sangue restano nella norma, non permettendo al nostro corpo di immagazzinare calorie da carboidrati sotto forma di grasso.
I livelli di insulina più bassi aiutano a bruciare grassi.
Il digiuno intermittente, inoltre, promuove la secrezione dell’ormone della crescita, che accelera la sintesi proteica e rende disponibili i grassi come risorsa energetica.
Il digiuno intermittente favorisce la crescita muscolare.
È stato dimostrato che dopo 12-24 ore di digiuno il corpo entra in chetosi, ovvero uno stato quando inizia a bruciare i grassi per ottenere energia. Esistono anche le cosiddette diete Cheto, basate sul consumo di molti grassi e che hanno come scopo quello di innescare lo stato di chetosi. Tuttavia, le sempre più numerose ricerche, hanno dimostrato che il digiuno intermittente è più efficace rispetto alle diete Cheto.
Digiuno intermittente – vantaggi e benefici per la salute
1 – Il vantaggio principale del digiuno intermittente, quindi, è il fatto che il corpo inizia ad usare i grassi come fonte primaria di energia, con conseguente abbassamento dell’insulina, ormone responsabile di numerose patologie (cardiovascolari, diabete, cancro ecc.).
2 – Il digiuno intermittente ha un effetto disintossicante, ed aiuta ad attivare il processo di autofagia nel corpo, ovvero aiuta l’organismo a rimuovere le cellule danneggiate e promuove un rinnovamento cellulare.
3 – Il digiuno intermittente aiuta a diminuire la pressione sanguigna.
4 – Il digiuno intermittente (in modo particolare la dieta Fast o lo schema 5:2) potrebbe aiutare a ridurre il rischio di sviluppare alcune forme di cancro, come quello al seno ad esempio.
5 – Durante il digiuno il nostro cervello funziona alla sua massima capacità. Il questo caso la spiegazione si riferisce all’aspetto evoluzionistico dell’uomo. La privazione dal cibo crea uno stato di allerta, destinato ad aiutare il cervello a concentrarsi sulla ricerca del cibo.
6 – Il digiuno intermittente aiuta a rinforzare le connessioni neurali, a migliorare la memoria e l’umore. È proprio lo stato di chetosi che stimola il rilascio di una molecola, chiamata Bdnf, e che rinforza i neuroni e le connessioni cerebrali collegate all’apprendimento e alla memoria. Per questo motivo sempre più ricerche suggeriscono i benefici del digiuno intermittente e delle diete cheto nella prevenzione e la cura delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.
7 – Il digiuno intermittente aiuta ad abbassare l’infiammazione e a migliorare la risposta immunitaria.
8 – Il digiuno intermittente contribuisce alla riduzione dei livelli di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e dei trigliceridi.
9 – Il digiuno intermittente ha un effetto antinvecchiamento e migliora l’aspettativa di vita.
La dieta mima-digiuno
Esiste anche una dieta simile, chiamata la dieta mima-digiuno o la dieta della longevità, ideata da Valter Longo, direttore dell’Istituto di Longevità dell’University of Southern California e del programma di ricerca “Oncologia & longevità” all’Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) di Milano. Questa dieta, a differenza delle forme del digiuno intermittente che già conosciamo, prevede di digiunare per un periodo di 5 giorni ogni 3-6 mesi, con importanti benefici sulla salute e sull’aspettativa di vita.
Alcune forme di digiuno intermittente possono essere abbastanza difficili da sostenere e possono non essere adatte a tutti. Trattandosi di un regime alimentare restrittivo, è sempre meglio chiedere il consiglio di un medico nutrizionista prima di iniziare.
Alcuni effetti collaterali del digiuno intermittente:
Il digiuno intermittente, se non si hanno problemi particolari di salute, è generalmente ben tollerato dall’organismo. All’inizio alcune persone potrebbero avvertire stanchezza, sonnolenza diurna, capogiri, insonnia e sbalzi d’umore – sintomi temporanei, che spariscono non appena il corpo si abitua al nuovo regime alimentare.
Quali sono le controindicazioni del digiuno intermittente?
Chi soffre di diabete, ipoglicemia, squilibrio del cortisolo o ipertensione si deve avvicinare con grande cautela al digiuno intermittente, e sempre sotto consiglio e guida medica.
Questo non è un regime alimentare adatto alle persone che soffrono di disturbi alimentari o di stanchezza cronica.
Il digiuno intermittente è sconsigliato anche per le donne in gravidanza o durante l’allattamento.
Come per qualsiasi altro tipo di dieta, anche nel caso di digiuno intermittente è importante ascoltare il proprio corpo per trovare l’equilibrio adatto ad ogni situazione individuale. Il nuovo regime alimentare deve anche adattarsi agli impegni che abbiamo, deve coprire i nostri bisogni nutrizionali e, allo stesso tempo, aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi, che siano essi la perdita di peso, aumentare la massa muscolare, o migliorare lo stato di salute e il benessere generale.
Il raffreddore può colpire più volte all’anno sia i grandi che i piccoli, ma è più frequente durante il cambio di stagione. Ma come curare il raffreddore senza ricorrere ai farmaci, come gli antibiotici ad esempio? Il raffreddore si presenta con diversi sintomi: mal di …