Una ricerca ha dimostrato che non è la palestra l’alleato perfetto del peso ideale, ma i nostri batteri intestinali! La ricerca del peso forma è dettata non solo dai canoni di bellezza moderni, ma anche dal desiderio di vivere in salute e più a lungo. …
Molto spesso a causa di alcune terapie (ad esempio con antibiotici), dell’uso prolungato di lassativi, dello stress o di abitudini alimentari errate la nostra flora batterica intestinale si impoverisce, ma per ripristinarla basta consumare spesso cibi che aiutano l’equilibrio intestinale. La salute della flora …
Il carbone (carbone attivo) viene consigliato spesso come rimedio naturale efficace contro il gonfiore addominale, un disturbo fastidioso e molto comune, dovuto alla formazione di gas in eccesso. Ma il carbone è utile per contrastare anche tanti altri sintomi dell’apparato gastro-intestinale. Vediamo quali sono le proprietà benefiche del carbone attico.
Proprietà e usi del carbone:
1 – Gonfiore addominale
Il carbone (detto anche carbone attivo) è un antico rimedio indicato soprattutto quando la pancia gonfia si accompagna a crampi e/o tensione addominale, meteorismo, aerofagia, cattiva digestione, colite, stitichezza.
Grazie alle caratteristiche fortemente adsorbenti, il carbone vegetale limita gli effetti di aerofagia e meteorismo trattenendo i gas ingeriti o prodotti nei suoi pori.
Per lo stesso motivo, agisce efficacemente sul gonfiore addominale, riducendo tensione e dolore e facilitando le normali funzioni dell’intestino e l’eliminazione batterica che provoca la fermentazione.
2 – Disturbi gastrici
Il carbone inoltre può essere usato anche in caso di:
reflusso gastrico, spesso determinato da una condizione fisica pregressa, come un’ernia iatale che impedisce una corretta chiusura del cardias. La patologia si caratterizza per la risalita dei succhi gastrici nell’esofago, con conseguente bruciore, irritazione, disturbi respiratori ed altro. Il carbone vegetale può trattenere tali succhi gastrici in eccesso, portando immediato sollievo.
3 – Detox
Il carbone è un ottimo alleato per disintossicare il proprio organismo in caso di intossicazione o avvelenamento, grazie al suo alto potere assorbente – è d’aiuto per depurarsi anche in caso di intossicazione da metalli pesanti o da funghi, farmaci, droghe e altre intossicazioni alimentari.
La somministrazione di carbone può aiutare a limitare gli effetti di una diarrea particolarmente fastidiosa, soprattutto quando derivante da patologie croniche come la sindrome del colon irritabile. Compatta le feci, infatti, portando immediato beneficio all’organismo.
5 – Alitosi
Oltre a ridurre l’eccesso di succhi gastrici, le capacità adsorbenti del rimedio manifestano anche una lieve conseguenza antibatterica, dovuta all’inclusione di germi e batteri all’interno dei pori di cui il carbone è composto. Per questo, può essere utile per contenere l’alito cattivo, perché spesso causato proprio dalla colonizzazione di batteri nel cavo orale.
Tipi di carbone attivo:
Si distinguono quattro tipi di carbone:
Carbone vegetale – viene ottenuto dalla distillazione secca del legno di betulla, salice o pioppo, da cui si ottiene una polvere. Il carbone vegetale ha blande proprietà assorbenti – si comporta come una spugna.
Carbone animale – deriva da scarti della macellazione (ossa, tendini o cartilagini) sottoposti ad una carbonizzazione senza fiamma, per evitare la produzione di sostanze aromatiche cancerogene. Questo tipo di carbone ha proprietà assorbenti maggiori rispetto al carbone vegetale. In ambito medico viene utilizzato anche come anti-tossico, in seguito ad una lavanda gastrica, ad esempio.
Carbone officinale composto – un mix di carbone vegetale e animale.
Carbone medicato – carbone arricchito con sostanze antisettiche.
Avvertenze e controindicazioni nell’uso del carbone:
Consultare un medico se si assumono altri farmaci o rimedi naturali, o se i sintomi persistono.
Come rimedio contro il gonfiore addominale il carbone deve essere assunto dopo i pasti.
Se invece viene usato per curare altri sintomi e disturbi oppure se si è sottoposti a cure farmacologiche, l’assunzione del carbone dovrebbe avvenire lontano dai pasti o dagli orari di trattamento.
Assumere fermenti lattici in concomitanza al carbone per favorire il ripristino della flora batterica intestinale (vedi i prodotti consigliati).
Se si segue una cura farmacologica, il carbone dovrebbe essere evitato, perché potrebbe diminuire la biodisponibilità dei farmaci. Questo vale anche per l’assunzione di carbone in gravidanza o dai bambini sotto i 12 anni d’età.
Il carbone non deve essere assunto dalle persone che presentano carenze vitaminiche e dai soggetti che manifestano problemi di assorbimento in generale – il carbone va ad indebolire l’assorbimento dei principali nutrienti.
E’ assolutamente da escludere l’uso di carbone in caso di blocchi intestinali, appendicite o altre patologie occlusive di stomaco e intestino.
Da pochi anni è sbarcata anche in Italia un tipo di bevanda fermentata, che fa tanto bene alla nostra pancia. La conosciamo con il nome di Kefir. Cos’è il KEFIR? Il kefìr o chefir è una bevanda originaria dal Caucaso e ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta dalla fermentazione del latte. Cosa significa la parola …
Basta poco perché il nostro riflesso nello specchio non ci soddisfi più. Molto spesso è colpa di quella insidiosa “pancetta”, la cui tempistica di comparizione è a dir poco sbagliata! Nella maggior parte dei casi, non è altro che gonfiore addominale e tono muscolare rilassato. …
L’equilibrio dell’ecosistema intestinale è molto importante per la nostra salute e può essere migliorato ricorrendo a tre famiglie di sostanze: i prebiotici, i probiotici e i simbiotici. Uno di questi e Ferzym Bio.
La fibra d’Acacia è indicata per la regolazione intestinale.
Lo sapevi che: Il nome “Acacia” deriva dalla parola greca “Akis” che significa “punto forte” e si riferisce agli arbusti spinosi e taglienti degli alberi tropicali che crescono in Africa e Asia occidentale. In questi Paesi è comunemente consumata sotto forma di bastoncini da masticare, come antimicrobico attivo contro Streptococcus fecalis.
L’acacia ha dimostrato di possedere alcune proprietà sulla riduzione del colesterolo e come antidiabetico, anche se non vi sono sufficienti studi clinici che supportano queste potenziali applicazioni.
Le sue principali proprietà riguardano il riequilibrio intestinale. Infatti, assorbendo l’acqua al suo interno la fibra d’Acacia forma una massa gelatinosa che rallenta lo svuotamento gastrico, prolunga il senso di sazietà e aumenta il peso e il volume della massa fecale a livello dell’intestino cieco. Tale rigonfiamento stimola, in modo meccanico, l’evacuazione.
Inoltre, grazie alla capacità di inglobare i nutrienti, riduce la loro degradazione da parte degli enzimi digestivi a livello dell’intestino tenue, diminuendo di conseguenza l’assorbimento di zuccheri e grassi.
La fibra d’Acacia è dotata di un’altra caratteristica peculiare: è in grado di stimolare la crescita della popolazione batterica del genere Bifidus a livello ciecale, contribuendo in questo modo al riequilibrio dell’ecosistema e delle funzioni intestinali.
La fibra di Baobab è indicata per le sue funzioni positive sull’intestino.
Lo sapevi che: Il baobab è da sempre considerato un albero medicina, un albero magico, un albero fraterno, tanto che in molti paesi africani ci si riferisce ad esso con questi nomi. Le sue capacità di mantenere l’organismo in salute e di rigenerare le cellule sono state impiegate per molti rimedi e l’albero di baobab è entrato di diritto in molte leggende e nell’immaginario sacro dei popoli africani anche perché è una inestimabile riserva d’acqua in luoghi aridi.
Le fibre alimentari sono polisaccaridi solubili e digeribili solo in una piccola parte: la fibra non digeribile attraversa il tratto intestinale ripulendolo da varie scorie con un’azione a «spazzola», mentre la fibra alimentare solubile del baobab è ricca di mucillagini in grado di fungere da prebiotico e di riequilibrare la microflora intestinale stimolando crescita dei lactobacilli.
La percentuale di fibre solubili nella polpa essiccata di baobab oscilla tra il 20% e il 25%, caratteristica che lo rende un frutto pressoché unico in natura. Le stesse percentuali valgono anche per la fibra insolubile, in grado tra l’altro di favorire il movimento coordinato della muscolatura liscia in modo da favorire una corretta digestione.
La vitamina C e gli altri nutrienti antiossidanti prevengono le infiammazioni della mucosa intestinale. Con un intestino efficiente ed equilibrato, si potrà più facilmente permettere l’assorbimento di tutti i fitonutrienti contenuti nel baobab e sfruttare al massimo la sua ricchezza di vitamine e oligoelementi.
L’Inulina
L’inulina è un oligosaccaride, ovvero uno zucchero semplice, poco calorico (100 kcal/100 g) e con un indice glicemico piuttosto basso.
Lo sapevi che: L’inulina è presente in diverse piante, la maggior parte di queste appartiene alla grande famiglia delle Asteracee (o Composite, che dir si voglia); le piante sintetizzano l’inulina come carboidrato di riserva al posto dell’amido, un carboidrato che di norma non viene sintetizzato da queste piante. L’inulina viene estratta soprattutto dalle radici di cicoria, ma anche dai tuberi di dalia e dal tartufo bianco, e appartiene a una delle famiglie di fibre alimentari, nella fattispecie ai fruttani (anche frutto-oligosaccaridi). Ci sono diversi alimenti che contengono inulina; fra quelli di uso comune possiamo ricordare, a mo’ di esempio, l’aglio, le banane, i carciofi, le cipolle ecc.
L’inulina è considerata un alimento prebiotico. Fra le proprietà che vengono attribuite alluminata ci sono sia quella di facilitare la digestione sia quella di ridurre il gas intestinale; infatti, questa fibra aumenterebbe la densità di bifidobatteri e diminuirebbe quella di batteri nocivi.
Ferzym Bio è un integratore simbiotico per eccellenza: i fermenti lattici probiotici aiutano a ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale, l’aggiunta di inulina ha lo scopo di migliorare la sopravvivenza dei fermenti lattici e fornire un substrato specifico alla flora batterica dell’intestino, ed infine la fibra di acacia e la fibra di baobab stimolano la crescita dei batteri “buoni” e favoriscono la normale regolarità del nostro intestino.
Ferzym Bio, inoltre, si presenta in comode capsule, con 2 miliardi di fermenti lattici tipizzati e stabilizzati con tecnica Dual Coated® (tre ceppi selezionati) ed è certificato100% biologico.
Come prendere Ferzym Bio?
Si consiglia l’assunzione di 1-2 capsule al giorno preferibilmente al mattino, prima di colazione, o lontano dai pasti.
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Si sente spesso parlare di fermenti lattici, probiotici e prebiotici. Molte volte il nostro medico o il farmacista ce li consiglia in caso di disturbi gastrointestinali, come diarrea, gonfiori addominali, cattiva digestione, colite, ecc. o dopo aver assunto degli antibiotici. Ma esattamente cosa sono, quali sono le differenze …