Mese: Giugno 2018

Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 25 giugno – 1 luglio 2018

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Consigli di salute e benessere 25 – 29 giugno 2018

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Dieta – cosa fare per perdere peso? I 7 passi per iniziare a dimagrire.

Dieta – cosa fare per perdere peso? I 7 passi per iniziare a dimagrire.

Intraprendere un percorso di dimagrimento sembra sempre molto difficile. E se vi dicessi, che per iniziare a dimagrire basta seguire alcuni passi precisi? In questo post vi farò vedere cosa fare per perdere peso in modo sano, naturale e duraturo.

Immaginate di dover fare una cosa molto importante. Dove iniziate? Qualsiasi progetto importante nella vita deve essere studiato bene e pianificato. Vale anche per il percorso di dimagrimento.

Vi sono tantissime diete disponibili e alla moda; i portali web e le riviste fanno a gara per dispensare i migliori consigli su come perdere peso velocemente; in commercio si trovano migliaia di prodotti, che promettono risultati rapidi e senza sforzo. Ma tutte queste cose funzionano poco, se abbiamo poca consapevolezza e scarsa conoscenza del nostro corpo e della nostra situazione individuale.

Le diete avranno risultati superficiali e a breve termine, mentre i prodotti che dovrebbero aiutarci a dimagrire non faranno l’effetto desiderato, se non siamo pronti a compiere dei cambiamenti anche nel nostro stile alimentare e di vita.

Come per ogni grande progetto nella vita, bisogna avvicinarsi consapevolmente al percorso di dimagrimento (anche se si tratta di perdere soltanto “qualche chiletto qua e là”) per garantire risultati a lungo termine e per minimizzare lo stress relativo ai cambiamenti che dobbiamo affrontare.

Ecco cosa dobbiamo fare per perdere peso.

7 passi per iniziare a dimagrire

Passo 1: Definire gli obiettivi

dieta-obiettivi

Il primo passo è fondamentale perché ci fa comprendere bene dove vogliamo arrivare. Gli obiettivi da raggiungere possono essere:

  • perdere peso – quanti chili, quale girovita e/o circonferenza braccio, cosce ecc. desideriamo raggiungere.
  • migliorare la digestione ed il benessere generale – quali sintomi fisici abbiamo (stanchezza, stipsi, mal di testa, gonfiore addominale, gambe stanche e gonfie ecc.).
  • rafforzare i muscoli

È consigliabile mettere per iscritto tutti i nostri obiettivi in modo da non perderli di vista durante l’intero percorso ed anche perché ci può risultare utile durante la fase di monitoraggio (passo 7).

Passo 2: Calcolare il metabolismo basale ed il fabbisogno calorico per mantenere il peso corrente

Il metabolismo basale, chiamato anche BMR (dall’inglese Basal Metabolic Rate) è il nostro dispendio energetico a riposo. Comprende l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, controllo della temperatura corporea, attività del sistema nervoso ecc.). Il metabolismo basale rappresenta circa il 45-75% del dispendio energetico giornaliero totale.

In poche parole, il metabolismo basale è il numero di calorie necessarie al nostro organismo per funzionare a riposo.

Per calcolare il metabolismo basale possiamo utilizzare la formula di Mifflin – St. Jeor:

Uomini: BMR= 10 x Peso(kg) + 6.25 x Altezza(cm) – 5 x Età(anni) + 5

Donne: BMR = 10 x Peso(kg) + 6.25 x Altezza(cm) – 5 x Età(anni) – 161

Il nostro fabbisogno calorico giornaliero è composto dalle calorie necessarie per vivere (metabolismo basale) e quelle necessarie per compiere le diverse attività durante la giornata.

Ecco come calcolarlo a seconda del nostro stile di vita:

  • Sedentario (pochissimo movimento, lavoro d’ufficio) = BMR x 1,2
  • Poco attivo (poco movimento, esercizio fisico 1-2 volte a settimana) = BMR x 1.375
  • Moderatamente attivo (esercizio fisico/sport 3-5 volte a settimana) = BMR x 1.55
  • Molto attivo (esercizio fisico/sport 5-7 volte a settimana) = BMR x 1.725
  • Extra attivo (lavoro fisico, esercizio fisico intensivo/allenamenti/sport 2 volte al giorno, maratone ecc.) = BMR x 1.9

In questo modo avremo un quadro concreto delle calorie di cui il nostro corpo ha effettivamente bisogno per essere attivo e mantenere il peso attuale.

Esempio: 

Monica ha 35 anni, pesa 65 chili ed è alta 170 cm. Il suo BMR = 10 x 65 + 6.25 x 170 – 5 x 35 – 161 = 650 + 1062.5 – 175 – 161 = 1376.5

Monica ha uno stile di vita poco attivo, quindi il suo fabbisogno calorico per mantenere il peso attuale di 65 chili è BMR x 1.375 = 1376.5 x 1.375 = 1893. Questo significa che, consumando 1893 calorie al giorno, Monica non dimagrirà, né prenderà peso. 

La Dieta di 2 Settimane

Passo 3: Scegliere l’approccio

dieta-scegliere-approccio

La scelta dell’approccio da adottare è altrettanta importante. Dall’approccio che scegliamo dipende il successo del nostro percorso di dimagrimento. Vi sono principalmente tre tipi di approccio:

  1. piacevole,
  2. realistico e
  3. aggressivo.

Dobbiamo analizzare bene i nostri obbiettivi e scegliere quale approccio adottare a seconda del nostro carattere e delle nostre abitudini alimentari e di vita.

L’approccio piacevole funziona nella maggior parte dei casi, perché permette una graduale transizione allo stile alimentare salutare ed equilibrato con risultati lenti, ma a lungo termine migliori rispetto all’approccio aggressivo.

L’approccio piacevole non prevede una riduzione drastica delle calorie da assumere e permette di assumere anche cibi cosiddetti poco salutari (come cheeseburger, patatine, alcool ecc.) purché non superino il 30% del fabbisogno calorico per dimagrire.

Ad esempio, se per dimagrire avete bisogno di mangiare 2000 calorie al giorno, 600 calorie (ovvero 30%) possono venire da cibi che vi piacciono.

L’approccio realistico è forse quello più adatto per ottenere risultati più veloci e duraturi. Questo approccio prevede che soltanto il 20% provenga da cibi ai quali siamo abituati e troviamo difficile rinunciare.

Per le persone più competitive e disciplinate, l’approccio aggressivo è quello più adatto e prevede soltanto 10% di cibi da sgarro.

Passo 4: Calcolare il fabbisogno calorico giornaliero per dimagrire

Abbiamo stabilito i nostri obiettivi, abbiamo compreso quante calorie ci servono per mantenere il peso attuale e abbiamo scelto l’approccio da adottare. È arrivato il momento giusto, per calcolare il fabbisogno calorico per dimagrire.

Per perdere peso (grasso in eccesso) è consigliabile ridurre il numero di calorie necessarie del 10 – 30% percento. Una riduzione oltre il 30% è sconsigliata e viene considerata dieta da fame – assolutamente da evitare.

Ad esempio, se il vostro fabbisogno calorico per mantenere il peso attuale è di 2000 calorie al giorno, mangiando 1400 (30% in meno) – 1800 (10% in meno) calorie al giorno dovreste dimagrire.

Tempo fa in un altro post ho descritto dettagliatamente un altro modo facile per calcolare il fabbisogno calorico per perdere peso. Lo trovate qui:

 

Passo 5: Dividere i macronutrienti

Non solo le calorie sono importanti, ma anche una divisione equilibrata dei macronutrienti da assumere: proteine, grassi, carboidrati.

Secondo i nutrizionisti dovremmo mangiare 1.4-2.0 grammi di proteine per chilo di peso corporeo. Questo equivale ai 25-30% del fabbisogno calorico giornaliero.

Per quanto riguarda i grassi, anche questi sono molto importanti per garantire una perdita di peso duratura e sana. Circa il 25-40% delle calorie che consumiamo ogni giorno devono provenire da grassi. Ecco alcuni esempi di fonti di grassi salutari: oli per cucinare e condire, noci, noccioline, semi, uova ecc.

E per concludere, i carboidrati devono costituire il 30-50% percento delle calorie che consumiamo ogni giorno.

Ecco una tabella semplice che elenca le diverse opzioni:

dieta-come-dividere-macronutrienti

 

Passo 6: Scegliere gli ingredienti base e programmare i menù giornalieri

La programmazione dei pasti è molto importante perché ci aiuta a seguire il nostro piano alimentare e migliora le probabilità di successo a lungo termine.

Stilare i menù con cadenza settimanale e fare la spesa in anticipo sono una motivazione per cucinare i pasti a casa e per controllare meglio le calorie ed i macronutrienti da assumere.

Passo 7: Monitorare e misurare

L’ultimo passo è molto importante per comprendere se il nostro piano alimentare funziona. Si consiglia, di pesarsi e di misurare il girovita una volta a settimana al mattino e a digiuno. Nel caso in cui vi state anche allenando, sarà difficile comprendere i risultati solamente dalla bilancia, perché perdendo massa grassa stiamo aumentando quella muscolare ed il peso può non cambiare o cambiare di poco. Lo specchio in questo caso è l’alleato più affidabile. Osservare come cambia il vostro corpo allo specchio e misurare il girovita sono i modi migliori per monitorare i risultati.

Ovviamente questi consigli non sostituiscono i consigli di un dietologo o di un nutrizionista. Se soffrite di qualche problema di salute oppure avete bisogno di stilare un piano alimentare dettagliato, è consigliabile chiedere il parere di uno specialista. Per chi invece desidera dimagrire in vista della prova costume e si sta chiedendo che dieta adottare, cosa fare e dove iniziare per perdere peso, seguire questi passi può aiutare ad avvicinarsi al percorso di dimagrimento in modo molto più consapevole e garantire risultati duraturi.

Se stai cercando un modo per dimagrire velocemente in modo naturale, dai un’occhiata a questo articolo, che presenta una guida dettagliata e facile da seguire per perdere peso in tempo breve.

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Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 18 – 24 giugno 2018

Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 18 – 24 giugno 2018

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Consigli di salute e benessere 18 – 22 giugno 2018

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7 carboidrati da mangiare per dimagrire

7 carboidrati da mangiare per dimagrire

Demonizzati da tantissimi guru delle diete, i carboidrati possono diventare un vero e proprio alleato della linea e in questo post cercheremo di capire quali sono i migliori carboidrati da mangiare per dimagrire.

Le diete prive di carboidrati possono aiutarci a raggiungere risultati a breve termine, ma a lungo andare possono diventare insostenibili e addirittura pericolose. Non è possibile dimagrire in modo sano e giusto eliminando i carboidrati.

È vero che il primo passo per perdere peso è ridurre le calorie, ma solo un apporto bilanciato ed equilibrato di macronutrienti (proteine, grassi o lipidi e carboidrati) ci aiuta a dimagrire in modo SANO e duraturo.

Cosa sono i carboidrati?

I carboidrati fanno parte della cosiddetta categoria dei macronutrienti, insieme alle proteine ed ai grassi (lipidi).

I carboidrati sono una fonte importantissima di energia per il nostro organismo, e sono indispensabili per il metabolismo delle proteine e dei grassi.

A seconda della loro struttura, i carboidrati vengono divisi i due categorie:

1 – complessi

carboidrati-complessi

In questa categoria vi sono gli alimenti ricchi di amido, fibre, pectina e glicogeno: pane, legumi, cereali, pasta, patate, verdure, noci, semi, erbe aromatiche ecc.

Quali sono le proprietà dei carboidrati complessi?

  • Vengono assimilati lentamente e donano un senso di sazietà prolungato, grazie alla presenza dell’amido e delle fibre.
  • Facilitano le funzioni intestinali e sono utili per la salute della flora batterica intestinale.
  • Drenanti – aiutano a eliminare i liquidi in eccesso e a prevenire la ritenzione idrica, che può causare gonfiore e aumento di peso.
  • Utili per la salute della mucosa dello stomaco e facilitano la digestione.
  • Grazie alla presenza di glicogeno, i carboidrati complessi sono indispensabili per la salute dei muscoli.

Il glicogeno è il carburante che aiuta il nostro organismo a funzionare bene. Il glicogeno è composto da molecole di glucosio, che forniscono energia per la vita e per le nostre attività quotidiane. In alcuni casi (attività fisica, malattie, alcune abitudini di vita e alimentari ecc.) il glucosio che assumiamo attraverso l’alimentazione non è sufficiente, e l’organismo è costretto a recuperare le energie necessarie dal glicogeno conservato nel nostro fegato e nei muscoli.

2 – semplici

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In questa categoria vi sono gli alimenti che contengono diversi tipi di zuccheri, come glucosio, fruttosio, galattosio, saccarosio e maltosio: frutta, latte, dolci e prodotti da forno, caramelle, gelato, birra, cibi pronti e da fast-food ecc.

Quali sono le proprietà dei carboidrati semplici?

  • Causano un aumento veloce del glucosio nel sangue.
  • Danno una sferzata di energia.

Quando i livelli di glucosio aumentano, il pancreas inizia a produrre insulina. Più carboidrati mangiamo, più insulina viene prodotta. La differenza fra le due categorie di carboidrati è proprio qui: i carboidrati complessi provocano un aumento graduale dei livelli di insulina, mentre i carboidrati semplici causano dei veri e propri picchi di insulina e stimolano l’appetito.

Se per placare la fame mangiamo sempre carboidrati semplici, otteniamo una produzione ed una concentrazione eccessiva di insulina nel sangue. I livelli alti di insulina impediscono la corretta digestione ed assimilazione dei grassi, e, come conseguenza, causano aumento di peso.

Ciò non significa, che dobbiamo rinunciare per sempre ai carboidrati semplici, ma piuttosto che dobbiamo dare priorità ai carboidrati complessi all’interno di una dieta bilanciata.

Guarda questo video del dott. Filippo Ongaro, che spiega quali sono i tre 3 errori più comuni dell’assunzione di carboidrati:

Ma quali sono gli alleati assoluti della nostra linea? Quali carboidrati ci supportano e facilitano il nostro percorso di dimagrimento?

7 carboidrati da mangiare per dimagrire

1 – Ceci

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I ceci sono un alimento molto salutare, ricco di proteine e di aminoacidi essenziali, responsabili per un metabolismo sano e veloce. La ricchezza di fibre, inoltre, aiuta a saziarci prima e più a lungo – un altro motivo per consumare più ceci se vogliamo dimagrire.

I ceci sono ottimi preparati nel brodo vegetale, condito con spezie e olio extravergine d’oliva. Un altro modo straordinariamente buono e salutare e di consumare i ceci è l’hummus – un piatto tipico della cucina mediorientale, preparato con ceci, semi di sesamo, succo di limone e olio extravergine di oliva. Le ricette possono variare a seconda della zona di origine, ma se non siamo abbastanza bravi in cucina, possiamo comprarlo già pronto.

Tanti nutrizionisti consigliano di sostituire gli alimenti ricchi di grassi saturi con i ceci, se vogliamo perdere peso.

2 – Pasta

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Per chi è nato e cresciuto mangiando piatti della cucina mediterranea, rinunciare alla pasta per dimagrire è un’impresa piuttosto impossibile. Ma non è assolutamente necessario. Tutto il contrario. La pasta, preparata con semola di grano duro (meglio se integrale), fa parte della categoria dei carboidrati complessi che ci forniscono la giusta dose di energia e favoriscono l’eliminazione di tossine dall’organismo.

Le combinazioni ideali sono con verdure ed erbe aromatiche, ed il grado di cottura consigliato è quello al dente.

3 – Fagiolini e asparagi

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I fagiolini sono ricchi di potassio, un minerale indispensabile per la salute dei muscoli e dell’intestino. I fagiolini, inoltre, sono un alimento ricchissimo di proteine vegetali ed è consigliato alle persone che non mangiano carne (vegetariani e vegani). Fra le altre qualità dei fagiolini vi sono: contenuto calorico basso, la capacità di saziare presto e di mantenere il senso di sazietà a lungo.

Gli asparagi hanno effetti simili. Contengono una quantità molto elevata di fibre, vengono digeriti facilmente e sono una fonte preziosa di vitamine. Gli asparagi inoltre aiutano a ad equilibrare la pressione sanguigna, a eliminare le tossine dall’organismo e a stimolare il lavoro del muscolo cardiaco.


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4 – Funghi

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I funghi sono un alimento estremamente nutriente e contengono pochissime calorie. I funghi champignon, ad esempio, contengono soltanto 27 calorie per ogni 100 g.  Un’altra qualità che rende i funghi il cibo ideale per chi desidera perdere peso, è la ricchezza di fosforo, potassio, vitamine del gruppo B, C e D, fibre e proteine, che permettono di saziarci prima.

Esistono addirittura delle diete a base di funghi, ma non mi sentirei di consigliarle, perché mangiare troppi funghi potrebbe provocare reazioni allergiche e problemi intestinali, affaticare il fegato e aumentare i livelli di acido urico nel corpo. Tuttavia, all’interno di una dieta bilanciata e varia, i funghi possono diventare un vero alleato della nostra linea.

5 – Riso

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Il riso selvatico (chiamato anche Zizania acquatica ed originario del Nordamerica) viene considerato la varietà più salutare di questo cereale. Questo tipo di riso ha un buon apporto calorico, contiene tante fibre ed anche una quantità elevata di triptofano – un aminoacido noto per le sue proprietà calmanti e riequilibranti. Il riso selvatico ha un buon sapore leggermente nocciolato ed è un ottimo modo per saziarci presto.

Alcuni nutrizionisti raccomandano di consumare il riso selvatico insieme ad altri tipi di riso (come il riso integrale ad esempio), perché potrebbe risultare pesante per la digestione di chi non è abituato a mangiarlo spesso.

6 – Mais

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Il mais è un alimento molto controverso. Alcuni nutrizionisti e dietologi, come Haylie Pomroy ne “La dieta del super metabolismo”, sconsigliano il consumo di mais per chi desidera perdere peso, perché in tante culture (come quella americana) è spesso frutto di coltivazioni OGM (organismi geneticamente modificati) e viene consumato in modo esagerato, ed è per questo motivo che potrebbe rallentare il metabolismo ed ostacolare la perdita di peso.

Tuttavia, all’interno di una dieta bilanciata e dando preferenza ad alimenti provenienti da agricoltura biologica, il mais è un ottimo alleato nel percorso di dimagrimento. Il mais è ricco di proteine e di vitamine, che aiutano a migliorare la salute della pelle, dei capelli e delle unghie, e di fibre tanto utili per il buon funzionamento dell’intestino, e che inoltre possono stimolare il nostro metabolismo ed aiutarci a bruciare i grassi in eccesso.

Alcuni dietologi consigliano di abbinare il mais ai fagioli – una combinazione che aiuta a perdere peso, grazie alla presenza di amido resistente, utile per migliorare la digestione e per risvegliare il metabolismo.

7 – Patate

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Questo è un altro alimento ricco di controversie. C’è chi demonizza le patate e le vieta all’interno di diete dimagranti, c’è chi invece consiglia diete basate sul consumo di sole patate – approcci estremi, che funzionano solo a breve termine.

Non tutti sanno, che le patate contengono meno amidi di quelli contenuti nella pasta o in alcuni cereali.

Molta importanza ha anche il metodo di cottura. Se fritte, è ovvio, le patate non sono proprio un piatto salutare e consigliabile a chi desidera dimagrire, ma bollite, al forno o cotte al vapore e condite con erbe aromatiche, spezie e olio extravergine d’oliva sono perfette per essere aggiunte alla nostra dieta dimagrante.

Le patate hanno un indice di sazietà molto elevato, hanno un contenuto calorico abbastanza ridotto, sono ricche di fibre e sono un’ottima fonte di energia, soprattutto post-allenamento.

È ovvio che, è inutile limitarsi a questo elenco di sette carboidrati da mangiare per dimagrire. Se vogliamo ottenere risultati duraturi e migliorare la nostra salute dobbiamo adottare uno stile alimentare bilanciato, con un giusto apporto di tutti i macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati) – è fondamentale per tornare in linea, mantenere il peso forma e migliorare la salute.

Grazie per aver letto 7 carboidrati da mangiare per dimagrire e, se hai trovato utile questo articolo, condividilo con i tuoi amici e lasciami un commento. Grazie di cuore!

Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 11 – 17 giugno 2018

Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 11 – 17 giugno 2018

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Consigli di salute e benessere 11 – 15 giugno 2018

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Ossido di magnesio – un integratore che aiuta o danneggia la nostra salute? Quali alternative?

Ossido di magnesio – un integratore che aiuta o danneggia la nostra salute? Quali alternative?

Il magnesio ha un ruolo fondamentale per la nostra salute, e supplire il fabbisogno con un integratore alimentare può essere molto importante. Fra i prodotti che troviamo sul mercato c’è anche l’ossido di magnesio, ma quanto è utile davvero e che effetti ha sulla nostra salute?

Si stima, che gli italiani seguono una dieta troppo povera di magnesio, con un apporto di circa 260 mg al giorno rispetto ai 420 consigliati. Data l’importanza del magnesio nei diversi processi all’interno del nostro corpo (cellulari vitali, digestivi, neuromuscolari, metabolici, del sistema nervoso ecc.), prendere un integratore alimentare di magnesio sembra essere un’ottima soluzione, per completare il fabbisogno giornaliero di questo minerale prezioso.

Per aumentarne l’assorbimento il magnesio deve essere assunto insieme ad altre sostanze, per questo motivo in commercio si trovano diverse formulazioni di magnesio: magnesio citrato (o citrato di magnesio), magnesio treonato, magnesio lattato (o lattato di magnesio), magnesio aspartato, cloruro di magnesio ed anche ossido di magnesio (o magnesio ossido).

Cos’è l’ossido di magnesio?

Ossido-di-magnesio

L’ossido di magnesio, chiamato anche idrossido di magnesio, è l’integratore più comune che si possa trovare in vendita. È molto economico e popolare, perché ha costi di produzione molto bassi. L’ossido di magnesio è un composto con formula chimica MgO, ha un colore bianco e viene ottenuto da calcinazione di sali di magnesio.

Questo tipo di magnesio contiene circa 60% di magnesio elementare – una quantità elevata e che fa pensare che questa formulazione sia la più indicata ed efficace. Ma non è solamente la percentuale di magnesio elementare, che rende un integratore efficace. Bisogna valutare anche il suo grado di assorbimento.

Le ricerche hanno dimostrato, che l’ossido di magnesio ha un tasso di assorbimento di soli 4% – molto basso in confronto ad altre formulazioni di magnesio presenti in commercio.

Perché si usa l’ossido di magnesio?

  • Stipsi – il tasso di assorbimento basso conferisce a questo integratore un effetto lassativo, molto utile nella prevenzione e nella cura della stitichezza.
  • Reflusso acido – l’ossido di magnesio funziona come un antiacido, e può essere utile per alleviare i sintomi da reflusso gastroesofageo.
  • Indigestione – L’ossido di magnesio può essere utile, per migliorare la digestione nei casi indigestione causata da un eccesso di succhi gastrici.

Se il vostro scopo è solamente di integrare il fabbisogno di magnesio (e non di curare i sintomi elencati sopra), questa formulazione andrebbe presa con cautela, dato il suo effetto lassativo. Molto probabilmente la sua assunzione porterà ad uno squilibrio a livello intestinale ancor prima di supplire la dose giornaliera consigliata di magnesio.

Effetti collaterali dell’ossido di magnesio:

magnesio-ossido-effetti-collaterali

Fra gli effetti collaterali più comuni relativi all’assunzione di ossido di magnesio vi sono i crampi addominali e la diarrea, che possono essere evitati prendendo questo integratore dopo i pasti.

Altri possibili effetti collaterali:

  • Nausea
  • Vomito
  • Capogiri
  • Debolezza
  • Eruzioni cutanei
  • Prurito
  • Cambiamenti dell’umore ecc.

Quanto è efficace l’ossido di magnesio?

Negli anni diverse ricerche hanno studiato la biodisponibilità e la solubilità dell’ossido di magnesio.

La biodisponibilità è la quantità reale del minerale utilizzata dall’organismo.

La solubilità indica la proprietà di sciogliersi in un’altra sostanza.

Questi due fattori sono estremamente importanti nell’efficacia di un integratore o di un farmaco.

Uno studio condotto dal centro di ricerca clinica Center for Mineral metabolism and Clinical Research (Dallas, Texas) ha confrontato la solubilità di ossido di magnesio con quella di citrato di magnesio. I risultati hanno evidenziato che l’ossido di magnesio è praticamente insolubile in acqua, mentre il citrato di magnesio è altamente solubile.

Un altro studio ha confermato i bassissimi livelli di biodisponibilità dell’ossido di magnesio in confronto ad altre formulazioni, come cloruro di magnesio, magnesio lattato o magnesio aspartato. I bassi tassi di biodisponibilità e di solubilità sono il motivo principale perché questa formulazione non ha l’efficacia degli altri integratori di magnesio.

Se siete alla ricerca di un integratore di magnesio economico ed efficace, potreste considerare di acquistare il citrato di magnesio (o magnesio citrato).

Questa formulazione ha una quantità minore di magnesio elementare rispetto all’ossido di magnesio, tuttavia i suoi livelli di assorbimento si avvicinano a 16%. Questo significa che il nostro organismo è in grado di assorbire più magnesio da questo integratore.

È importante ribadire, che anche il magnesio citrato viene utilizzato per alleviare la stipsi, motivo per cui non è consigliabile in caso di iperattività intestinale.

Qual è il migliore integratore di magnesio?

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La formulazione largamente consigliata è quella di magnesio treonato. Questa formulazione permette al magnesio di penetrare la membrana mitocondriale, con effetti positivi sul metabolismo energetico. Questo tipo di integratore può anche migliorare la memoria, perché in grado di superare la barriera sangue-cervello.

Il vantaggio maggiore di questo integratore è che non ha effetti lassativi ed è formulato per un assorbimento ottimale. Tutto questo rende il magnesio treonato un integratore perfetto per compensare il fabbisogno di magnesio senza effetti collaterali sull’intestino.

Altre fonti di magnesio

Ovviamente prendere un integratore di magnesio non dovrebbe essere l’unica soluzione per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo nutriente. Esistono infatti numerose fonti naturali e cibi ricchissimi di magnesio, che dovremmo aggiungere ai nostri pasti di ogni giorno.

Fra questi vi sono:

  • Alghe essiccate di Agar-agar – ogni 100 g contengono 770 mg di magnesio;
  • Foglie essiccate di coriandolo – ogni 100 g contengono 694 mg di magnesio;
  • Crusca di riso – ogni 100 g contengono 117 mg di magnesio;
  • Semi di zucca – ogni 100 g contengono 156 mg di magnesio;
  • Mandorle – una manciata di mandorle contiene 20% del fabbisogno giornaliero di magnesio;
  • Spinaci – mezza tazza di spinaci contiene 78 mg di magnesio;
  • Anacardi – una manciata di anacardi contiene 74 mg di magnesio.

Come ottimizzare l’assorbimento di magnesio?

L’assunzione di alcune vitamine e minerali potrebbe migliorare assorbimento di magnesio. Se avete l’intenzione di prendere un integratore di magnesio, è consigliabile aumentare il consumo di cibi ricchi di calcio, vitamina K2 e vitamina D.

Il rapporto di calcio e magnesio deve essere 1:1, perché il calcio aiuta a bilanciare l’effetto miorilassante del magnesio. Tuttavia, l’assunzione di quantità elevate di calcio potrebbe provocare la calcificazione delle arterie. Questo effetto può essere neutralizzato dalla vitamina K2 (che si trova in tanti alimenti di origine animale e in alimenti vegetali fermentati), mentre la vitamina D migliora l’assorbimento di calcio e di magnesio.

Un apporto bilanciato di nutrienti è fondamentale, non solo per migliorare l’assorbimento di magnesio, ma anche per abbassare il rischio di effetti collaterali.

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Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 4 – 10 giugno 2018

Frasi, aforismi e citazioni più belle della settimana 4 – 10 giugno 2018

LA NOSTRA RACCOLTA SETTIMANALE DELLE FRASI, DEGLI AFORISMI E DELLE CITAZIONI PIÙ BELLE SULLA VITA, SULL’AMORE, E SUL BENESSERE… FRASI, AFORISMI E CITAZIONI PIÙ BELLE DELLA SETTIMANA 4 – 10 GIUGNO 2018 Seguiteci anche sui nostri profili social (Facebook, Twitter, Google+e Pinterest) per ricevere l’ispirazione del giorno!  Lunedì