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stagionale. Tra starnuti, lacrimazione, prurito e tosse, possono essere
adottati alcuni semplici accorgimenti per prevenire le allergie stagionali e
per difendersi al meglio da questi fastidiosi disturbi.
Cosa sono e come si manifestano le allergie stagionali?
Una persona su tre in Italia soffre di disturbi legati alle
allergie stagionali, soprattutto nei mesi di marzo-giugno, quando aumenta la
concentrazione dei pollini.
Un’allergia è una reazione fisica a certe sostanze (in
questo caso al polline).
Nelle persone allergiche il sistema immunitario identifica
erroneamente il polline come nocivo e difende l’organismo da esso. Questa
reazione di difesa inutile è spesso troppo energica e gli anticorpi prodotti
per combattere i pollini hanno effetti irritanti o dannosi, che costituiscono
per l’appunto una reazione allergica.
L’allergia al polline fa parte del gruppo di allergie inalanti, insieme all’allergia alla polvere.
Come diagnosticare un’allergia stagionale?
Per fare una diagnosi di allergia inalante, innanzitutto bisogna recarsi dall’allergologo se durante il periodo primaverile si manifestano disturbi delle vie respiratorie, come oculoriniti o asma bronchiale.
Dopo avervi ascoltati il medico molto probabilmente richiederà un test cutaneo chiamato Prick. Questo test consiste nel praticare delle “scarnificazioni” cutanee, non sanguinanti e non dolorose, di 1 cm sulla parte interna del braccio e distanti fra loro almeno 2 cm. Su ognuna di esse viene poi deposta una goccia di soluzione acquosa di differenti sostanze (allergeni). Se c’è reazione positiva, ovvero se si è allergici a una o più sostanze, entro 10-20 minuti si forma un ponfo roseo e pruriginoso, laddove l’allergene specifico è stato deposto.
In alcuni casi, quando c’è un dubbio, occorre effettuare un altro test, chiamato il rast – un test basato su un prelievo di sangue e sulla ricerca degli anticorpi (IgE) specifici presenti per una o più sostanze allergizzanti.
Da qualche anno esiste anche un test molecolare molto più preciso da eseguire in casi difficili, come per esempio nei soggetti pluri-allergici. Questo test prevede l’utilizzo delle singole molecole (generalmente proteine) che compongono l’allergene stesso.
Grazie a questo tipo di test, per le allergie al polline e
alle altre sostanze inalanti è possibile distinguere in maniera migliore tra
una cross-relazione e una co-sensibilizzazione. Per esempio, una persona che è
allergica sia alle graminacee sia alla betulla, potrebbe essere allergica a due
proteine indipendenti oppure a una sola proteina che si trova, in forme del
tutto simili, in entrambi i pollini, sia di graminacea sia di betulla.
Questo comporta enormi differenze nella scelta di
un’eventuale immunoterapia specifica o di un vaccino.
A seconda degli allergeni che le provocano, le più comuni allergie stagionali sono:
allergia alle graminacee (aprile-giugno),
allergia alla parietaria (marzo-ottobre),
allergia alle composite (luglio-settembre),
allergia alle betulacee (gennaio-maggio),
allergia alle oleacee (maggio-giugno),
allergia ad assenzio o ambrosia (giugno-settembre),
allergia alle cupressacee (cipresso) (fine gennaio-aprile).
12 accorgimenti e consigli per difendersi dalle allergie stagionali
Guarda il video:
#1 Evita l’esposizione
Se è possibile, evita di esporti nelle ore di maggiore
concentrazione pollinica (le ore centrali della giornata) e cerca di respirare
correttamente con il naso e a bocca chiusa, perché attraverso il naso l’aria
viene depurata, riscaldata e umidificata.
#2 Non uscire di casa quando piove
Bisogna evitare di stare all’aperto durante le fasi iniziali di un temporale o di una pioggia intensa e dopo la pioggia, perché la caduta dell’acqua facilita la liberazione di allergeni dai pollini i quali, in questo modo, raggiungono più facilmente le vie aeree profonde, potendo indurre l’insorgenza di crisi asmatiche gravi anche in chi soffre solo di rinite stagionale.
#3 Apri le finestre di mattina
Cambiare l’aria in casa è molto importante, ma bisogna
evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata e preferire,
invece, farlo di mattina presto o di sera, quando la concentrazione dei pollini
è più bassa.
#4 Proteggi le vie respiratorie
Occhiali e mascherine possono essere d’aiuto per diminuire
l’esposizione ai pollini e le inalazioni.
#5 Cerca aree a bassa concentrazione pollinica
Cerca di trascorrere periodi di tempo più prolungati nelle
zone costiere o montane ed evita di inalare polveri, fumi oppure profumi, che
possono stimolare l’insorgenza di starnuti, prurito e tosse.
#6 Consulta i calendari pollinici
Questo è un buon modo per organizzare meglio il tempo da trascorrere all’aperto. (scarica QUI l’app)
Secondo il calendario del polline, ad esempio, la fioritura di erbe, come le graminacee, è posticipata in genere di circa un mese in montagna oltre i 1.000 metri, ed è ritardata di qualche settimana nell’Italia settentrionale e in Europa centrale, rispetto al bacino mediterraneo.
#7 Fai la doccia ogni sera
Lavarsi ogni sera, appena rientrati, inclusi i capelli, risulta molto utile per prevenire i sintomi delle allergie stagionali, perché i granuli pollinici rimangono spesso tra la chioma e gli abiti. In casa e di notte possono depositarsi sul materasso e sul cuscino venendo, così, inalati: ma l’acqua calda li laverà via.
#8 Lava spesso i pavimenti
Pulire i pavimenti è fondamentale, ma bisogna fare attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere, che può sollevare dal pavimento le particelle allergizzanti.
#9 Attenzione a tappeti, moquette, tappezzerie e tendaggi
Vi si possono depositare pollini e polveri difficili da
rimuovere. Attenzione anche ai giocattoli di peluche.
#10 Evita i luoghi con erba appena tagliata
In caso contrario, non dimenticarti di indossare una
mascherina ed evita di rastrellare le foglie nel periodo di picco pollinico.
#11 Viaggia con i finestrini chiusi
Evitare di tenere i finestrini aperti quando si viaggia in auto (o in treno) e indossare delle mascherine se si circola in bicicletta o motorino. La mascherina è importante anche quando si fa jogging o altri sport all’aria aperta, non solo in aree verdi, ma anche in città.
#12 Attenzione ai farmaci
Evita di assumere farmaci senza aver consultato un medico. È
sempre consigliabile seguire le indicazioni terapeutiche di uno specialista.
Lo sapevi che: Il 30% della popolazione mondiale, soprattutto nei Paesi occidentali, soffre di una forma di allergia e il numero sembra essere destinato a raddoppiare entro il 2025.
Allergie stagionali e alimentazione
Il 25% delle persone allergiche sviluppano spesso reazioni
crociate tra pollini e alimentazione, durante la stagione delle pollinosi.
In questo caso si possono manifestare disturbi immediati
alla bocca (come bruciore, gonfiore e prurito), o più tardivi, in altre sedi
con l’assunzione di alcuni tipi di frutta e verdura.
Alcuni esempi di frutta e verdura da evitare:
#1 Se soffri di allergia alle betulacee:
Potresti avere problemi con: mele, carote, sedano, finocchio, pere, banane, nespole, pesche, ciliegie, albicocche, prugne, prezzemolo, nocciole, noci, arachidi, mandorle, kiwi, lamponi, fragole e pepe verde.
#2 Se soffri di allergia alle composite:
Sarebbe opportuno evitare cicoria, tarassaco, camomilla, banane, anguria, castagne, arachidi, noci, nocciole, pistacchi, sedano, prezzemolo, carote, finocchio, olio di girasole, margarine, dragoncello, lattuga, zucca, mele, melone, miele di girasole e miele di tarassaco.
#3 Se soffri di allergia alla parietaria:
Essendo molto diffusa in Italia e nelle zone del bacino mediterraneo, bisogna fare attenzione in queste zone a piselli, arachidi, soia, fagioli, gelsi, pistacchi, melone, kiwi, patate, basilico, ortica e ciliegie.
Non si dovrebbero mangiare sedano, melone, anguria, banane e
carote.
Con questi semplici accorgimenti è possibile prevenire
l’insorgere ed evitare il peggioramento dei sintomi delle allergie stagionali.
È importante chiedere il parere di un medico in caso di sintomi persistenti e
debilitanti.
Consigli di lettura:
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Il raffreddore si presenta con diversi sintomi: mal di gola, febbre, naso chiuso e sinusite. Per fortuna esistono diversi rimedi naturali molto efficaci, per trattare i sintomi fastidiosi che accompagnano il raffreddore, come:
l’eucalipto (azione antinfiammatoria, antibatterica, balsamica ed espettorante),
la menta piperita (ricca di vitamina C, vasodilatatore per la mucosa nasale, azione spasmodica e sedativa),
la calendula (azione antibatterica e antinfiammatoria),
i fiori di sambuco (azione diaforetica, emolliente, antireumatica, antinevralgica e antinfiammatoria),
i fiori di Achillea (azione diaforetica, espettorante e antinfiammatoria),
la radice di liquirizia (azione emolliente, espettorante, antinfiammatoria e antivirale),
i semi di finocchio (azione antinfiammatoria e disintossicante),
lo zenzero(azione antinfiammatoria, antidolorifica e antibatterica),
il miele (azione antinfiammatoria, immunomodulatoria, antibatterica, antiossidante e sedativa),
l’aglio (azione antisettica, antimucolitica, espettorante e disintossicante),
la cannella (azione antibatterica, stimola le difese immunitarie),
il pepe di Cayenna (azione antinfiammatoria, antidolorifica, diaforetica e effetto termoregolatore, stimola la circolazione sanguigna),
la cipolla (azione depurativa, espettorante e antibiotica),
la corteccia di olmo rosso (azione sudorifera, antinfiammatoria, espettorante, astringente e depurativa),
la corteccia di ciliegio selvatico (azione antinfiammatoria e diuretica) ecc.
Con questi ingredienti possiamo preparare in anticipo un kit di pronto soccorso con alcuni rimedi e preparati per infusi, in modo da avere sempre a disposizione il rimedio giusto.
5 ricette di rimedi naturali per curare i sintomi del raffreddore
1 – Tisana per la febbre
Questa tisana è un’ottimo rimedio in caso di febbre, perché aiuta ad aumentare la sudorazione e, di conseguenza, ad abbassare la temperatura corporea. Questo mix è ricchissimo di oli essenziali e, per questo motivo, va lasciato in infusione, anziché fatto bollire nell’acqua.
Ingredienti:
fiori di sambuco 2 cucchiai
fiori di Achillea 2 cucchiai
foglie di menta piperita 2 cucchiai
2 tazze d’acqua bollente
Come fare? Mettere questo mix di piante officiali in un pentolino con l’acqua bollente. Coprire per non disperdere le sostanze volatili, e lasciare in infusione per una decina di minuti. Filtrare e bere un quarto di tazza ogni 30 minuti.
Esistono anche altri rimedi naturali molto efficaci in caso di febbre, che ho descritto dettagliatamente in un articolo pubblicato qualche tempo fa:
Il mix per questa tisana può essere preparato in anticipo e conservato in una busta o in un barattolo a chiusura ermetica, in modo da avere sempre a portata di mano il rimedio in caso di bisogno.
Questa tisana può essere utile per curare il raffreddore e, in modo particolare, i sintomi del tratto respiratorio, come naso chiuso, naso che cola, tosse ecc.
Ingredienti:
una parte di radice di liquirizia
una parte di foglie di eucalipto
una parte di semi di finocchio
1/2 parte di ognuno di questi ingredienti: foglie di menta piperita, fiori di calendula, radice di Asclepias tuberosa, zenzero.
Come preparare la tisana? Lasciare in infusione (coperto) un cucchiaio di preparato in una tazza d’acqua bollente per una decina di minuti.
3 – Tisana per il mal di gola
Questo è un ottimo rimedio per il mal di gola. Gli ingredienti di questa tisana sono ottimi per curare i sintomi fastidiosi della gola irritata e arrossata.
Così come la tisana Respiro Libero, anche questo mix di ingredienti officinali può essere preparato in anticipo, mescolando:
4 parti di radice di liquirizia,
1/2 parte di ognuno di questi ingredienti: corteccia di olmo rosso, corteccia di ciliegio selvatico, semi di finocchio, cannella, scorza di arancia.
Come preparare la tisana? Lasciare in infusione (coperto) un cucchiaio di preparato in una tazza di acqua bollente per una decina di minuti.
4 – Aceto decongestionante
Molto semplice da preparare, questo rimedio è uno dei più efficaci in caso di sinusite. Per preparare questo aceto bisogna pensare circa due mesi in anticipo, perché necessita di un tempo di riposo abbastanza lungo.
Ingredienti:
¼ tazza di radice di rafano (cren) tagliata a fettine
¼ tazza di radice di zenzero fresco tagliata a fettine
1 testa di aglio pelata e tritata
1 cipolla tritata
1/8 cucchiaino di pepe di Cayenna
Aceto di mele (biologico) q.b. per coprire tutti gli ingredienti di due dita
Miele a piacere
Come fare? In un barattolo di vetro capiente mettete il rafano, lo zenzero, l’aglio, la cipolla e il pepe di Cayenna. Coprite con l’aceto di mele, chiudete il barattolo e lasciatelo riposare in un luogo fresco e buio per 4-6 settimane. Dopodiché agitate il contenuto del barattolo e filtrate, in modo da ottenere solo l’aceto aromatizzato. Aggiungete del miele a piacere e consumate un cucchiaino di aceto ogni ora per almeno un paio di giorni.
Questo rimedio è molto utile anche per prevenire il contagio. In questo caso si prende un cucchiaino di aceto al giorno, che può essere anche aggiunto come condimento alle insalate.
5 – Tisana allo zenzero
Questo è un rimedio universale per curare i sintomi da raffreddore. È estremamente delizioso e l’insieme di ingredienti ha un effetto riscaldante, decongestionante, antibatterico e antivirale. Questa tisana aiuta a rafforzare le difese immunitarie ed è ottima in caso di tosse, mal di gola e per migliorare la circolazione in generale.
Ingredienti:
due fettine di radice di zenzero fresco
1 cucchiaino miele
1 cucchiaio succo di limone
Pepe di Cayenna
una tazza di acqua
Come fare? Mettere l’acqua in un pentolino, aggiungere lo zenzero, coprire e fare bollire per una decina di minuti. Togliere dal fuoco, filtrare direttamente nella tazza e aggiungere succo di limone, miele e una spolverata di pepe di Cayenna. Mescolare e bere caldo. Per sconfiggere il raffreddore si devono consumare almeno 2-3 tazze di tisana allo zenzero al giorno.
Se stai cercando dei rimedi naturali da avere sempre a portata di mano e che agiscano immediatamente ed efficacemente sui sintomi influenzali e da raffreddore, dai un occhiata a QUESTO ARTICOLO.
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Conosciamo un po’ tutti i sintomi classici di un infarto, ma nelle donne è più difficile riconoscere un attacco cardiaco perché spesso si manifesta con sintomi premonitori diversi che vengono sottovalutati o confusi con altri disturbi. Conoscere questi sintomi e prestare attenzione a tutti i segnali che il corpo ci invia è fondamentale per poter chiedere aiuto in tempo e per poter salvare la vita dei nostri cari o di noi stessi.
Secondo alcune statistiche ogni anno in Italia circa 120 mila persone sono colpite da infarto. Di queste circa 25 mila muoiono ancora prima di arrivare in ospedale. L’89% delle persone che ricevono aiuto immediato (al massimo entro 90 minuti dall’insorgere dei primi sintomi) si salva.
L’infarto consiste nella morte del muscolo cardiaco causata dall’interruzione dell’afflusso di sangue arterioso. Un attacco di cuore accade quando c’è un blocco nelle arterie coronarie, causato spesso da un coagulo di sangue.
6 sintomi di infarto cardiaco nelle donne
1 – Dolore alla schiena, al collo, alle mandibole e alle braccia
Questo è uno dei sintomi molto comuni nelle donne e che potrebbe indicare l’avvicinarsi di un attacco cardiaco. Sono sintomi che possono confondere visto che un infarto è di solito associato con il dolore al petto o al braccio sinistro.
Questi sintomi si manifestano con dolore progressivo, acuto o improvviso, in grado di svegliare durante la notte ad esempio.
2 – Mal di stomaco, nausea
Sembrerebbe strano ma è molto facile confondere un attacco cardiaco con una banale indigestione, un’influenza oppure con il reflusso gastroesofageo. A volte alcune donne sentono una forte pressione all’addome – una sensazione che viene paragonata ad un elefante seduto sopra.
3 – Sudorazione fredda
Questo sintomo, molto diffuso fra le donne, viene spesso giustificato come una conseguenza dello stress oppure viene facilmente scambiato per un sintomo della menopausa. Tuttavia se è un sintomo che non conoscete e che vi sembra strano è consigliabile chiedere subito un parere medico.
4 – Difficoltà a respirare e capogiri
Se avete delle improvvise difficoltà a respirare, specie se accompagnate da qualche altro sintomo, bisogna correre al pronto soccorso. Alcune donne che hanno subito un attacco cardiaco hanno raccontato che poco prima si sono sentite senza fiato come se avessero corso una maratona, quando invece non hanno fatto alcuno sforzo importante.
5 – Stanchezza eccessiva
Se anche dopo un lungo riposo vi sentite molto stanche e non riuscite ad alzarvi dal letto neanche per andare in bagno, dovete interpretarlo come un sintomo preoccupante. Se ad esempio vi manca il fiato e che improvvisamente vi sentite stanche dopo aver fatto delle solite cose che fanno parte della vostra routine giornaliera o dopo aver fatto una semplice camminata, dovete considerare di indagare di più sulla salute del vostro apparato cardiovascolare.
6 – Pressione e dolore al petto
Questo è uno dei sintomi comuni ad entrambi i sessi. Si manifesta con dolore al petto, fastidio, bruciore, sensazione di avere un peso sul torace. Spesso le donne invece avvertono queste sensazioni non soltanto al lato sinistro, ma nell’intero torace. Se i sintomi durano per più di alcuni minuti, bisogna chiedere subito aiuto medico.
Questi sintomi non sono una garanzia di un attacco cardiaco in atto. Piuttosto la combinazione di più sintomi oppure il ripresentarsi dello stesso sintomo dovrebbe invece mettere in guardia perché potrebbe indicare l’avvicinarsi di un infarto.
Una guida pratica, completa e scientificamente rigorosa per la prevenzione “a misura di donna”, che indica un percorso semplice con consigli sulla dieta, l’esercizio fisico, il controllo dello stress, gli stili di vita sani. Il cuore delle donne è speciale.