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Sciatica SOS funziona davvero? Recensione dettagliata del libro di Glen Johnson

Sciatica SOS funziona davvero? Recensione dettagliata del libro di Glen Johnson

Sciatica SOS è un programma olistico per combattere la sciatalgia, creato da Glen Johnson e disponibile online come e-book da diversi anni ormai. In questo post cercherò di spiegare in dettaglio di cosa si tratta, cosa include il libro e, soprattutto, se Sciatica SOS funziona 

Macrolibrarsi store online – non solo libri

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Un e-commerce diventato famoso per la vendita di libri ed e-book, ma Macrolibrarsi store online è molto di più, ed offre un’ampia varietà di prodotti per la salute e per il benessere. Non solo libri, quindi, ma anche prodotti alimentari, integratori, cosmesi, prodotti per la 

La droga dei tempi moderni: perché lo zucchero fa male?

La droga dei tempi moderni: perché lo zucchero fa male?

Sempre più medici e nutrizionisti ci mettono in guardia contro il consumo eccessivo di zucchero – una vera e propria droga, un male più diffuso di quanto non si creda. Ma perché lo zucchero fa male?

 

Quella da zucchero è una vera e propria dipendenza, che non solo provoca un aumento peso, ma è anche direttamente o indirettamente responsabile dell’insorgere di malattie importanti, come il diabete, malattie cardiovascolari, la depressione o il cancro.

 

Cos’è lo zucchero e a cosa serve?

 

Lo zucchero, in verità, è essenziale per il buon funzionamento del nostro organismo. È un carboidrato, che fornisce energia utilizzata da tutte le cellule nel corpo. L’organismo ha bisogno di zucchero per tutti i processi metabolici.

 

Esistono tre tipi di zuccheri:

  1. monosaccaridi: carboidrati più semplici, che comprendono il glucosio, il fruttosio e il galattosio.
  2. disaccaridi: costituiti da due monosaccaridi e che comprendono il saccarosio, il lattosio e il maltosio (amido).
  3. polisaccaridi: carboidrati più complessi costituiti da catene lunghe di zuccheri semplici, e che comprendono l’amido, il glicogeno, la cellulosa, l’inulina.

Generalmente, quando si parla di zucchero si è soliti indicare gli zuccheri semplici (saccarosio, glucosio, fruttosio ecc.).

Le fonti più importanti di zucchero (che viene usato come dolcificante nell’industria alimentare moderna) sono la canna da zucchero e la barbabietola da zucchero.

Durante la digestione i carboidrati vengono convertiti in glucosio, da cui le cellule ricavano energia. Una parte viene convertita in glicogeno ed immagazzinata nel fegato (dove servirà per mantenere i livelli normali di glucosio nel sangue) e nei muscoli (dove verrà utilizzato per l’attività muscolare). Una quantità troppo abbondante, invece, può portare all’aumento di peso.

La concentrazione di glucosio nel sangue viene mantenuta costante grazie all’attività dell’ormone insulina, prodotto dal pancreas. Ma, in seguito ad un consumo eccessivo di zucchero, si può verificare una carenza di insulina con conseguente incapacità di regolare le concentrazioni di zucchero nel sangue – una situazione che può portare al diabete.

 

Quanto zucchero dovremmo mangiare?

 

Parlando sempre di zuccheri semplici, l’Organizzazione mondiale della sanità suggerisce che la dose giornaliera di zucchero non dovrebbe superare 25 g, ovvero 5 cucchiaini da tè.

 

Lo zucchero, infatti non deve superare il 5% dell’apporto energetico totale giornaliero, una quantità sufficiente per fornire al nostro organismo l’energia necessaria per funzionare bene.

Questa è una quantità molto facile da superare, considerato che non si riferisce soltanto al comune zucchero da tavola, aggiunto al tè o al caffè, ma anche al miele, alle marmellate, agli yogurt, ai succhi di frutta, alle bevande, agli snack, alle merendine, al cioccolato, alle salse e ad altri prodotti confezionati che contengono fonti nascoste di zucchero (mais dolce o piselli in scatola, pane e panini, crackers, sughi pronti ecc.) e che siamo soliti consumare ogni giorno.

A volte, purtroppo, consumando un solo prodotto, possiamo facilmente superare l’intera dose giornaliera di zucchero: una bibita in lattina da 330 cc, ad esempio, ne può contenere anche fino a 35 g (!).

 

dove si trova lo zucchero

 

Lo zucchero come una droga

 

Esistono diversi motivi, perché ogni tanto abbiamo voglia di dolce, che si tratti di una dieta drastica, oppure di un’insufficienza di sonno, un calo di energia, una carenza di alcune vitamine o minerali, la gravidanza, oppure di una semplice disidratazione dell’organismo. Leggi di più QUI.

Alcune ricerche hanno dimostrato, come la voglia di dolce si può trasformare in dipendenza. Secondo i ricercatori, infatti, la nostra lingua è dotata di due recettori del gusto dolce, che sono rimasti sottosviluppati, perché i nostri antenati seguivano una dieta bassa in zuccheri. Quando mangiamo qualcosa di dolce, questi recettori vengono stimolati in modo eccessivo e, come conseguenza, il nostro cervello ci fa sentire un profondo senso di gratificazione e di piacere, che va a interferire con i meccanismi di autocontrollo. Ecco, proprio in questo modo nasce una dipendenza da zucchero.

Il centro di piacere del cervello, chiamato nucleus accubens, è fondamentale per la nostra sopravvivenza come specie. Quando consumiamo zucchero (così come qualsiasi altra sostanza che può creare dipendenza) il nostro nucleus accubens riceve un segnale di dopamina, attivando le sensazioni di piacere ed invogliandoci a mangiare più dolci. Il problema è che un’esposizione prolungata agli zuccheri, rende questi segnali più deboli e, come conseguenza, dobbiamo consumare sempre più cibi ricchi di zucchero per avere l’effetto desiderato.

 

Gli Stati Uniti e la Germania in Europa sono i maggiori consumatori di zucchero, con una quota di 117 e rispettivamente 118 g al giorno per gli adulti, e di 131 e rispettivamente 137 g al giorno per bambini. In Italia, secondo INRAN, gli adulti consumano in media 82 grammi di zucchero al giorno, mentre per i bambini la quota è di 96 grammi (!) – quasi quattro volte superiore alle indicazioni dell’Oms.

 

Perché lo zucchero fa male?

lo zucchero fa male

 

Consumare regolarmente quantità eccessive di zucchero può avere conseguenze importanti sulla nostra salute.

 

Esistono quattro categorie di rischi che corriamo mangiando troppi zuccheri.

 

1 – Rischio di squilibrio o di carenza di nutrienti:

  • squilibrio di minerali nel corpo;
  • lo zucchero interferisce con l’assorbimento del calcio, del magnesio e delle proteine;
  • aumenta i livelli di colesterolo e dei trigliceridi;
  • abbassa i livelli della vitamina E.

2 – Rischio di squilibrio di comportamento:

  • crea dipendenza e provoca un’intossicazione, simile a quella da alcool;
  • un aumento veloce dell’adrenalina;
  • iperattività;
  • ansia;
  • bassa concentrazione;
  • difficoltà di apprendimento;
  • rischio maggiore di comportamento antisociale;
  • instabilità emotiva;
  • depressione.

 

3- Rischio di sviluppare danni funzionali:

  • può indurre processi metabolici anormali in soggetti sani;
  • abbassamento delle difese immunitarie e maggiore rischio di contrarre infezioni;
  • perdita di elasticità dei tessuti;
  • problemi di vista;
  • invecchiamento precoce;
  • danni alla struttura del DNA;
  • modifiche nella struttura delle proteine e del collagene;
  • interferisce con l’attività degli enzimi;
  • provoca un aumento di grasso nel fegato;
  • danni ai reni;
  • danni al pancreas;
  • rallenta l’attività delle ghiandole surrenali;
  • provoca squilibri ormonali;
  • aumenta lo stress ossidativo;
  • fragilità dei tendini;
  • raddoppia il rischio di nascita di bambini sottopeso;
  • disidratazione nei bambini neonati.

 

4 – Rischio maggiore di sviluppare malattie:

  • nutre le cellule cancerogene;
  • può provocare morte cellulare;
  • aumento della pressione sanguigna;
  • obesità;
  • sensibilità ridotta all’insulina;
  • diabete;
  • emicrania;
  • allergie alimentari;
  • disturbi gastrointestinali;
  • cataratta;
  • vertigini;
  • malattie autoimmuni (asma, artrite, sclerosi multipla)
  • enfisema;
  • osteoporosi;
  • appendicite, emorroidi, vene varicose;
  • Parkinson;
  • maggiore rischio di Alzheimer;
  • gotta;
  • carie e parodontite;
  • Candida;
  • gestosi (tossiemia) gravidica;
  • eczema nei bambini;
  • attacchi epilettici.

 

Esiste un tipo di zucchero “migliore”?

 

Esistono diverse scuole di pensiero: c’è chi sostiene, che non serve eliminare lo zucchero raffinato, a patto che non si esageri con i consumi giornalieri; c’è invece chi, come il professor Franco Berrino, afferma che lo zucchero (incluso il fruttosio) ed i dolcificanti artificiali andrebbero eliminati del tutto dalla nostra dieta (in questa categoria vi entrano anche lo sciroppo di glucosio-fruttosio e lo sciroppo di agave), e che dovremmo abituarci ai gusti meno dolci.

Se proprio non vogliamo rinunciare ai dolci, per preparare dolci a basso indice glicemico possiamo usare come dolcificanti l’uvetta, le albicocche secche, le mele o le pere.

Accompagnare i dolci con un grasso (noci, mandorle, pistacchi), contribuisce a rallentare la velocità di assorbimento del glucosio nell’intestino.

Un’altra scuola di pensiero, invece, suggerisce di eliminare gli zuccheri “cattivi” (i dolci) a favore degli zuccheri “buoni” (frutta, cereali, carboidrati), adottando la sempre attuale legge della moderazione.

 

Per riassumere quanto detto sopra:

  • lo zucchero serve, ma in piccolissima quantità;
  • lo zucchero può diventare una vera e propria droga;
  • se consumato eccessivamente lo zucchero fa male, decisamente!

 

 

Riferimenti:

1 – “Medicina da mangiare” di dott. Franco Berrino

2 – “Food additives, food and the concept of ‘food addiction’: Is stimulation of the brain reward circuit by food sufficient to trigger addiction?” A.Y. Onaolapo, O.J. Onaolapo.

3 – WHO opens public consultation on draft sugars guideline

4 – “The Truth About Sugar Addiction”, dr. Mercola

5 – “The third Italian National Food Consumption Survey, INRAN-SCAI 2005–06 – Part 1: Nutrient intakes in Italy”, S.Sette, C. Le Donne, R.Piccinelli, D.Arcella, A.Turrini, C.Leclercq

 

 

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7 cause dei lividi ed ematomi spontanei ed improvvisi sul corpo

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Vi è mai capitato di notare dei lividi sul corpo senza un motivo apparente? Questi ematomi improvvisi non compaiono senza una ragione. Vi sono infatti almeno 7 cause dei lividi spontanei sul corpo.

Questo fenomeno non andrebbe sottovalutato, perché spesso può essere un sintomo vero e proprio e può indicare un problema di salute, che necessita del consulto di un medico specialista chiamato ematologo.

7 cause dei lividi ed ematomi spontanei ed improvvisi sul corpo

1 – Assunzione di farmaci

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Alcuni farmaci hanno effetti sulla circolazione sanguigna, e possono provocare la comparsa di ematomi di diversa entità. Fra questi farmaci vi sono gli antidepressivi, gli analgesici, gli antinfiammatori, gli antiasmatici e farmaci contenenti ferro. L’aspirina è uno dei farmaci più famosi, che può provocare la formazione dei lividi sul corpo.

Se avete notato un collegamento fra l’assunzione di alcuni farmaci e la comparsa di ematomi sul corpo, è necessario consultare un medico e, probabilmente, sarà indispensabile interrompere la cura per eliminare il rischio di emorragie interne.

Consigli di lettura:

2 – Malattie del sangue

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I lividi spontanei sul corpo possono essere un segno di una malattia del sangue o dei vasi sanguigni. Fra queste vi sono: vene varicose, la malattia di Willebrand, trombocitopenia, oppure la spaventosa leucemia.

Non rimandate mai la visita dal dottore se, insieme ai lividi strani sul corpo, avete notato uno dei seguenti sintomi: dolore e gonfiore alle gambe, sanguinamento gengivale, la rottura di piccoli capillari oppure perdita di sangue dal naso.

3 – Deficit di nutrienti

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La comparsa di lividi ed ematomi improvvisi potrebbe essere causato da un’insufficienza di vitamine nel corpo.

Ad esempio, la vitamina B12 ha un ruolo fondamentale nella formazione del sangue, la vitamina K è responsabile per la coagulazione del sangue, e la vitamina C è indispensabile nei processi di rigenerazione dei tessuti, ed il suo deficit influisce negativamente sui vasi sanguigni, che diventano molto fragili.

Un’altra vitamina molto importante è la vitamina P, che contribuisce alla produzione del collagene. Quando questa vitamina manca, i capillari diventano sottili, compaiono i lividi e l’aspetto della pelle peggiora.

Prima di prendere un integratore di vitamine, è consigliabile fare delle analisi per scoprire di quali vitamine abbiamo bisogno.

È fondamentale, inoltre, aggiustare la dieta. Ad esempio, la vitamina P si trova nel tè verde, nelle mele, nell’aglio e nella zucca. Le uova, le noci ed il pesce sono ricchi di vitamina K; mentre il fegato bovino, il formaggio e l’insalata dalla foglia verde contengono molta vitamina B12.

4 – Allenamenti estenuanti e sollevamento di pesi

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Il sollevamento dei pesi è una causa secondaria della comparsa dei lividi spontanei sul corpo. Ciò significa che i capillari sono già fragili e lo sforzo fisico provoca la loro rottura. Tuttavia gli allenamenti estenuanti e gli sforzi fisici importanti possono causare anche la rottura dei capillari sani.

A volte i lividi spontanei possono comparire anche nei bambini a causa degli zaini pesanti. Questo tipo di ematomi non sono pericolosi, ma piuttosto un avvertimento di uno sforzo eccessivo per il nostro corpo.

5 – Squilibri ormonali

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La cosiddetta “altalena ormonale” è una delle cause più comuni dei lividi spontanei ed improvvisi sul corpo. Più precisamente si tratta di un’insufficienza di estrogeni. Questa situazione è molto comune nei periodi di menopausa, durante l’assunzione di farmaci ormonali, o durante la gravidanza. Il deficit di estrogeni rende i capillari molto fragili e basta un minimo sforzo perché si rompano.

6 – Cambiamenti dovuti all’età

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Con l’avanzamento dell’età i nostri capillari diventano più fragili. L’intero sistema vascolare si indebolisce, perché diminuisce l’elasticità dei tessuti.

In questo caso i lividi compaiono soprattutto sulle gambe.

7 – Diabete

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Le parole zucchero e sangue sono spesso associate a questa malattia. Il diabete ha conseguenze negative sulla circolazione sanguigna, per questo motivo i lividi spontanei sul corpo sono un sintomo molto comune.

La comparsa di ematomi, inoltre, può essere un sintomo molto precoce di diabete. Si possono verificare anche altri sintomi, come: sete eccessiva, affaticamento, problemi della vista, vitiligine, ferite che fanno fatica a guarire. Inutile dire che bisogna correre dal medico se notate uno o più di questi sintomi.


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Succhi vegetali freschi in gravidanza – quali bere?

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La gravidanza è un periodo molto delicato e particolare, durante il quale è necessario fare attenzione a moltissime cose, inclusa l’alimentazione, e bere succhi vegetali freschi in gravidanza può contribuire a preservare e migliorare la salute della madre e del bambino.

 

Moltissime donne infatti hanno tantissimi dubbi sul consumo di succhi in gravidanza, dal rischio di toxoplasmosi al consumo eccessivo di zuccheri. Ma bere succhi freschi in gravidanza può solo fare bene, a patto che si rispettino alcune regole fondamentali:

 

1 – Preparare sempre da soli i succhi vegetali, per avere sempre la certezza dell’igiene e della qualità della verdura e della frutta utilizzata.

2 – Preferire frutta e verdura fresca da agricoltura biologica.

3 – Lavare accuratamente tutti gli ingredienti dei succhi vegetali.

4 – Utilizzare più verdure e meno frutta, in modo da ridurre il consumo di zuccheri.

5 – Consumare il succo vegetale subito appena preparato per beneficiare appieno di tutte le proprietà benefiche.

Gli ingredienti migliori per i succhi vegetali da consumare in gravidanza:

Carota

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Il succo fresco di carota aiuta a normalizzare l’intero organismo. È la fonte più ricca di vitamina A e di altre vitamine: B, C, D, E, G e K.

Il succo di carota è utile per la salute delle ossa e dei denti.

Assumere succo di carota durante gli ultimi mesi di gravidanza aiuta a ridurre il rischio di sepsi puerperale al momento del parto. Questo succo inoltre può migliorare la qualità del latte materno.

 

Sedano

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Il succo di sedano è preziosissimo per la salute dell’intero organismo perché contiene una percentuale eccezionalmente alta di sodio organico vitale. Il sedano è inoltre ricco di calcio, magnesio e ferro. Questo succo è in grado di combattere i danni provocati dal consumo prolungato di alimenti ricchi di amidi e carboidrati concentrati (pane, biscotti, pasta, cereali, dolci, bevande zuccherate, caramelle, gelati ecc.).

 

Prezzemolo

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Il succo di prezzemolo è uno dei succhi vegetali freschi più potenti. Va assunto in piccole quantità ed è vitale per il metabolismo dell’ossigeno e per la salute delle ghiandole surrenali e della tiroide. Il succo di prezzemolo inoltre è utile per favorire la funzionalità dei vasi sanguigni e per migliorare e preservare la salute del tratto genitourinario.

 

Spinaci

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Il succo di spinaci è molto prezioso per l’intero apparato digerente, dallo stomaco al colon. Il succo di spinaci freschi contiene le sostanze organiche vitali per la depurazione e la rigenerazione dell’intestino. È molto utile per prevenire e curare la stipsi in gravidanza.

 

Barbabietola

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Il succo di barbabietola aiuta a tonificare il sangue e a ricostruire i globuli rossi. Se assunto da solo, il succo di barbabietola ha un forte effetto depurativo e può provocare vertigini e nausea. Per questo motivo si consiglia di combinarlo con succo di carota, una miscela che fornisce una buona percentuale di vitamina A, fosforo, zolfo, potassio ed altri elementi alcalini.

 

Cetriolo

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Il cetriolo è il migliore diuretico naturale. Inoltre a stimolare il flusso delle urine, se miscelato al succo di carota, di lattuga e di spinaci, il succo di cetriolo è in grado di favorire la crescita delle unghie e dei capelli e di eliminare gli accumuli di acido urico. È un ortaggio ricco di potassio, sodio, calcio, fosforo, cloro, silicio e zolfo.

Grazie all’elevato contenuto di potassio, il succo di cetriolo è molto utile per normalizzare la pressione sanguigna.

 

Lattuga

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Il succo di lattuga contiene grandi quantità di ferro, molto utile in gravidanza. Inoltre i Sali organici e vitali di magnesio contenuti nel succo di lattuga sono necessari per la formazione delle cellule del sistema nervoso e dei tessuti dei polmoni.

Il succo di lattuga contiene anche più di 9% di fosforo – uno dei principali costituenti del cervello, e zolfo – uno dei componenti dell’emoglobina e che agisce come antiossidante.

 

Rapa

rape-pancialeggera

Le foglie di rapa sono ricchissime di calcio – un elemento preziosissimo in gravidanza. Il succo di rapa è inoltre utile per ridurre l’iperacidità ed è ricco di potassio – un efficace alcalinizzatore, soprattutto se miscelato al succo di sedano e carota.

 

Alfa-alfa

alfalfa-pancialeggera

Alfa-alfa è un’erba ricchissima di elementi nutritivi di ottima qualità, come il calcio, il magnesio, il fosforo, il cloro, il sodio, il potassio e il silicio – tutte sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno per far funzionare correttamente diversi organi.

Il succo viene preparato utilizzando le foglie fresche. Alfa-alfa è una pianta che si adatta facilmente a vivere in una grande varietà di suolo e clima e può essere coltivata anche a casa.

Alfa-alfa inoltre è uno dei cibi più ricchi di clorofilla, che garantisce resistenza a infezioni e ci permette di vivere a lungo, in salute e con vitalità.

Essendo troppo forte per essere assunto da solo, il succo fresco di alfa-alfa deve essere miscelato agli altri succhi vegetali e la combinazione che ne esalta di più le proprietà è con il succo di carota.

 

Alcune ricette e combinazioni di succhi vegetali da consumare in gravidanza

 

Queste combinazioni e le proporzioni sono state studiate e proposte da Norman Walker, nutrizionista, ricercatore e autore di numerosi libri dedicati alla salute e all’alimentazione salutistica.

Questo articolo fa riferimento in modo particolare al libro di Norman Walker “SUCCHI FRESCHI DI FRUTTA E VERDURA – ingredienti e proprietà nutritive per migliorare la salute e risolvere disturbi e malattie”.

Succo 1 – Succo di Carota

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Nel suo libro Norman Walker suggerisce il consumo di 1 porzione = 1 pinta, che equivale a 470 ml. 

 

Succo 2 – Carota, Spinaci

 

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Succo 3 – Carota, Sedano, Prezzemolo e Spinaci

 

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Succo 4 – Carota, Barbabietola, Cetriolo

 

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Succo 5 – Carota, Barbabietola, Lattuga, Rapa

 

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Succo 6 – Carota, Lattuga, Alfa-alfa

 

succo-vegetale-gravidanza-6-pancialeggera

 

 

La gravidanza è il periodo più importante per il bambino che deve nascere. Per la crescita e lo sviluppo del bambino e per la salute della mamma è fondamentale inserire nella dieta giornaliera tanta verdura e frutta cruda e una quantità importante di succhi vegetali freschi ricchissimi di elementi vivi ed organici.

 


Consigli di lettura:

In maniera sintetica, ma dettagliata e approfondita, questo volume spiega come con i succhi di frutta e gli estratti vegetali sia possibile recuperare sostanze di importanza vitale e rigeneranti per la salute, il tutto con poco sforzo di assimilazione da parte del nostro organismo.

Succhi Freschi di Frutta e Verdura
Ingredienti e proprietà nutritive per migliorare la salute e risolvere disturbi e malattie

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