I parabeni: cosa sono, dove si trovano e che effetti collaterali hanno?

I parabeni: cosa sono, dove si trovano e che effetti collaterali hanno?
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Ormai siamo sempre più consapevoli nell’acquisto e scegliamo prodotti naturali privi di sostanze sintetiche, fra le quali i parabeni. Scopriamo da vicino cosa sono i parabeni, dove si trovano e che effetti collaterali hanno.

Cosa sono i parabeni?

I parabeni sono sostanze di origine chimica (sebbene alcuni siano identici a molecole presenti in natura) con forti proprietà battericide ed antimicotiche, e che funzionano come conservanti all’interno dei prodotti cosmetici, farmaceutici e/o alimentari.

I parabeni sono utilizzati da oltre 70 anni proprio grazie alla loro attività antimicrobica. I parabeni infatti riescono a ritardare il processo di decomposizione dei prodotti e la crescita e la diffusione di batteri e funghi, che possono provocare disturbi anche gravi di salute.

Utilizzare i parabeni nella produzione di alcuni prodotti permette di ritardare la loro scadenza.

I parabeni hanno un ampio spettro di azione contro lieviti, muffe e batteri.  L’attività antimicrobica verso funghi è maggiore di quella verso i batteri e tra i batteri quella verso i gram positivi è maggiore di quella verso i gram negativi. Fra i batteri resistenti ai parabeni vi sono Cladosporium resinae, Pseudomonas aeruginosa e Burkholderia cepacia.

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I parabeni più noti sono:

  • il propilparabene (propylparaben oppure para-idrossibenzoato di propile, indicato con la sigla E216, il suo sale sodico E217),
  • il butilparabene (butylparaben oopure butyl-p-idrossibenzoato),
  • il metilparabene (methylparaben oppure metil-p-idrossibenzoato di sodio, indicato con le sigle E218 e rispettivamente E219 per il suo sale sodico),
  • l’etilparabene (ethylparaben oppure para-idrossibenzoato di etile, indicato con la sigla E214, il suo sale sodico E215),
  • il benzilparabene (benzylparaben),
  • il fenilparabene,
  • l’isobutilparabene,
  • l’isopropilparabene.

Dove si trovano i parabeni?

I parabeni so trovano in tantissimi prodotti che usiamo quotidianamente:

Cosmetici:

  • creme,
  • saponi,
  • shampoo,
  • balsami,
  • detergenti,
  • dentifrici,
  • articoli per la rasatura,
  • rossetti,
  • mascara,
  • fondotinta,
  • trucchi
  • deodoranti,
  • creme solari ecc.

Come additivi nei prodotti alimentari:

  • conserve di carne o pesce,
  • bevande a base di frutta;
  • marmellate e conserve di frutta ecc.

Prodotti farmaceutici:

  • farmaci generici,
  • antibiotici,
  • sciroppi per la tosse ecc.

Lo sapevi che: Il metilparabene può essere prodotto naturalmente da alcuni tipi di frutta e verdura, come le fragole, i mirtilli, le carote e le olive.

Quali effetti collaterali hanno sulla salute e perché sarebbe meglio evitare di usare prodotti con parabeni?

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Numerosi studi effettuati negli ultimi anni hanno suggerito che i parabeni potrebbero recare importanti danni alla salute. Fra questi vi sono:

  1. Squilibri ormonali – soprattutto nell’attività degli estrogeni e che possono causare infertilità sia maschile che femminile, tumore al seno e disfunzioni erettili.
  2. Problemi dermatologici – come irritazioni, orticaria, dermatiti allergiche o eczemi. Il metilparabene, inoltre, è stato associato a effetti pericolosi per la pelle esposta al sole. In presenza di radiazioni UVB, contenute nei raggi solari, il metilparabene aumenta significativamente lo stress ossidativo e la morte cellulare.
  3. Problemi respiratori (broncospasmo).

Leggere le etichette:

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Dal 1997 l’Unione Europea ha reso obbligatoria la lista degli ingredienti anche per tutti i prodotti cosmetici, definita Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), e l’unico modo per sapere se un prodotto contiene dei parabeni è leggere bene l’INCI.

In seguito al parere del Comitato scientifico per la salute dei consumatori, il 9 aprile 2014 la Commissione Dell’Unione Europea ha vietato l’utilizzo di cinque parabeni (isopropilparabene, isobutilparabene, fenilparabene, benzilparabene e pentilparabene), poiché, come osservato dal Comitato, l’industria cosmetica aveva presentato informazioni insufficienti per la valutazione della loro sicurezza.

Successivamente, la stessa Commissione ha fissato limiti più restrittivi per l’utilizzo di altri due parabeni (propilparabene – E216-217 e butilparabene), vietandoli del tutto nei prodotti destinati all’applicazione sulla pelle nell’area del pannolino dei bambini. I cosmetici non conformi a queste direttive non possono più essere immessi sul mercato a partire dal 16 aprile 2015.

Secondo la legge, metilparabene ed etilparabene non possono superare concentrazioni dello 0,4% (0,8% se considerati insieme). Butilparabene e propilparabene sono invece ammessi in concentrazioni massime (singolari e totali) pari allo 0,14%.

Bisogna prestare molta attenzione anche ai prodotti che hanno la dicitura “100% free da parabeni” o “zero parabeni”, perché in compenso potrebbero contenere altre sostanze ancora più pericolose, come il triclosano ad esempio.

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