Gli integratori per la tiroide lenta: cosa serve e perché

In questo articolo, esploreremo il ruolo cruciale di vitamine e integratori, analizzando quali sono i nutrienti essenziali per supportare la salute della tiroide, quali evitare e come la gestione dello stress può fare una grande differenza. Un percorso completo per comprendere e supportare al meglio la tua tiroide, affiancando la cura medica con scelte consapevoli.
Ti senti costantemente stanca(o), hai preso peso senza un motivo apparente o soffri spesso il freddo? Potrebbe essere un segnale che la tua tiroide sta lavorando a rilento. La tiroide lenta, o ipotiroidismo, è una condizione sempre più diffusa che può compromettere significativamente la qualità della vita. Spesso si ricorre alla terapia farmacologica, un passo fondamentale per ripristinare l’equilibrio ormonale. Tuttavia, sempre più ricerche scientifiche e la moderna visione del benessere sottolineano l’importanza di un approccio integrato.
Tiroide lenta: cos’è e come riconoscerla
La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo. Il suo compito principale è produrre ormoni che regolano il metabolismo del corpo, ovvero il processo con cui l’organismo trasforma il cibo in energia.
Quando la tiroide lavora troppo lentamente, non produce abbastanza ormoni e il metabolismo rallenta. Questa condizione si chiama ipotiroidismo, o “tiroide lenta“.
I sintomi possono essere molto vari e insidiosi, perché spesso si manifestano in modo graduale. Riconoscere questi segnali è il primo passo per affrontare il problema e migliorare la propria qualità di vita, spesso anche con il supporto di un’integrazione mirata.
I sintomi comuni della tiroide lenta

- Stanchezza e affaticamento: una sensazione di stanchezza che non passa, anche dopo aver riposato a sufficienza. Spesso si avverte una mancanza di energia per svolgere le attività quotidiane.
- Aumento di peso: si può notare un aumento di peso o una difficoltà a perderlo, nonostante si segua una dieta equilibrata e si faccia attività fisica.
- Intolleranza al freddo: una sensazione di freddo costante, anche in ambienti caldi, e mani e piedi sempre freddi.
- Pelle secca e capelli fragili: la pelle può diventare più secca e squamosa, mentre i capelli tendono a spezzarsi e cadere più facilmente.
- Problemi digestivi: la stitichezza è un sintomo molto comune a causa del rallentamento delle funzioni corporee.
- Dolori muscolari e articolari: dolori, rigidità o crampi muscolari inspiegabili.
- Alterazioni del tono dell’umore: si può notare una tendenza alla depressione, all’irritabilità o a sbalzi d’umore.
- Problemi di memoria e concentrazione: difficoltà a concentrarsi e una certa “nebbia mentale” possono essere segnali della tiroide lenta.
- Altri sintomi: altri segnali includono la voce roca, il gonfiore del viso, un ciclo mestruale irregolare nelle donne e un’alterazione del colesterolo.
Tiroide lenta – la diagnosi

Il metodo più affidabile per diagnosticare l’ipotiroidismo è un esame del sangue che misura i livelli di TSH (ormone tireostimolante) e, se necessario, di altri ormoni tiroidei. Solo un medico può interpretare correttamente questi risultati e consigliare il trattamento più adatto.
Sebbene in passato alcuni abbiano proposto metodi “fai da te”, come il test della temperatura corporea, questo approccio non è scientificamente valido e non è raccomandato dalla comunità medica. La temperatura corporea può variare per molteplici ragioni non correlate alla tiroide, e affidarsi a un test del genere potrebbe ritardare la diagnosi e il trattamento corretti.
Pertanto, in presenza di sintomi che suggeriscono una tiroide lenta, è fondamentale consultare il proprio medico per una valutazione completa.
Il primo passo, quindi, per affrontare l’ipotiroidismo è una diagnosi medica e, se necessario, una terapia ormonale sostitutiva prescritta dal medico.
Tuttavia, sempre più ricerche scientifiche mettono in luce l’importanza di un approccio integrato, che affianchi alla cura tradizionale un’alimentazione mirata e, in alcuni casi, l’integrazione di specifici micronutrienti. Questo perché una tiroide che funziona a rilento può beneficiare del giusto supporto nutrizionale, che contribuisce a sostenere la sua funzione e a migliorare i sintomi associati.
In particolare, alcune vitamine e minerali svolgono un ruolo chiave nella produzione e nel corretto utilizzo degli ormoni tiroidei. Ecco un elenco delle sostanze più importanti da considerare per un supporto nutrizionale alla tiroide.
Vitamine, sali minerali e altri nutrienti essenziali per la tiroide lenta

Vitamine essenziali per la tiroide
Le vitamine giocano un ruolo cruciale nella sintesi degli ormoni tiroidei e nel corretto funzionamento della ghiandola. Assicurarsi un apporto adeguato può fare una grande differenza.
- Vitamina A: Essenziale per la regolazione del TSH e per la conversione dell’ormone tiroideo T4 nella sua forma attiva T3. Una sua carenza può compromettere l’efficienza della tiroide.
- Vitamine del gruppo B (inclusi B3, B6, B12): Sono co-fattori essenziali per la produzione degli ormoni tiroidei e per il metabolismo energetico. In particolare, la vitamina B12 è spesso carente nelle persone con ipotiroidismo. Assumere un complesso di vitamine del gruppo B aiuta a evitare squilibri che potrebbero verificarsi integrando una sola vitamina, come la B6, che può ridurre i livelli di altre vitamine B.
- Vitamina C: Un potente antiossidante che protegge la tiroide dallo stress ossidativo e supporta la funzione immunitaria, aspetti importanti soprattutto in caso di tiroidite di Hashimoto.
- Vitamina D3: Un deficit di vitamina D è comune in chi soffre di ipotiroidismo e tiroidite autoimmune. La D3 è fondamentale per la regolazione del sistema immunitario e la riduzione dell’infiammazione.
- Vitamina E: Altro antiossidante che protegge le cellule della tiroide e lavora in sinergia con la vitamina C per ridurre i danni causati dai radicali liberi.
Sali minerali fondamentali
I minerali sono i mattoncini su cui si basa la produzione degli ormoni tiroidei. Una loro carenza può bloccare il processo a vari livelli.
- Cromo: Contribuisce a regolare i livelli di zucchero nel sangue e l’insulina, spesso collegati alle disfunzioni tiroidee.
- Rame: Necessario per il metabolismo dello iodio e per la sintesi degli ormoni tiroidei. Lavora insieme allo zinco e un giusto equilibrio tra i due è importante.
- Iodio: L’elemento più noto, è il componente principale degli ormoni tiroidei T3 e T4. Una carenza di iodio è una delle cause più comuni di ipotiroidismo. Tuttavia, è bene fare attenzione a non eccedere, poiché anche un eccesso può danneggiare la tiroide.
- Magnesio: Co-fattore in centinaia di reazioni enzimatiche, è vitale per la produzione di energia e per il funzionamento del TSH. Spesso, chi ha problemi tiroidei ne è carente.
- Selenio: Essenziale per la conversione del T4 in T3. È un potente antiossidante che protegge la tiroide e riduce l’infiammazione, in particolare nella tiroidite di Hashimoto.
- Zinco: Cruciale per la produzione e l’azione degli ormoni tiroidei. La sua carenza può ridurre i livelli di T3 e T4.
Erbe e fitoelementi
Alcune erbe sono tradizionalmente utilizzate per supportare la salute generale e possono avere un effetto benefico anche sulla funzione tiroidea.
- Ashwagandha: Questa erba adattogena può aiutare a ridurre lo stress, spesso un fattore che influisce negativamente sulla tiroide. Può sostenere la produzione di ormoni tiroidei e migliorare la loro conversione.
- Salvia: Ricca di antiossidanti, può aiutare a ridurre l’infiammazione.
- Cardo Mariano: Sostiene la salute del fegato, l’organo dove avviene gran parte della conversione del T4 in T3. Un fegato sano è quindi fondamentale per una corretta funzione tiroidea.
Altri elementi chiave
- Tirosina: Questo aminoacido è un precursore degli ormoni tiroidei. Senza un adeguato apporto di tirosina, la tiroide non può produrre T4 e T3 in modo efficiente.
- Coenzima Q10: Sostanza vitale per la produzione di energia nelle cellule. La stanchezza, sintomo comune dell’ipotiroidismo, può essere alleviata con l’integrazione di CoQ10.
- Grassi Omega-3 (EPA/DHA): Questi acidi grassi essenziali hanno potenti proprietà antinfiammatorie e sono cruciali per la salute cellulare, inclusa quella della tiroide. Aiutano a ridurre l’infiammazione, specialmente in casi di tiroidite autoimmune.
- L-Carnitina: Aminoacido che svolge un ruolo nel metabolismo dei grassi e nella produzione di energia. Studi preliminari suggeriscono che possa aiutare a contrastare i sintomi dell’ipotiroidismo, inclusa la fatica.
- Acido Gamma-Linoleico (GLA): Un acido grasso essenziale Omega-6 con proprietà antinfiammatorie, che può contribuire a migliorare la salute della tiroide.
Integratori da evitare o da usare con cautela in caso di tiroide lenta:

In un’ottica di integrazione consapevole, è fondamentale sapere che alcuni integratori potrebbero essere controproducenti o interferire con la terapia farmacologica per la tiroide. In particolare:
- Iodio in eccesso: Sebbene lo iodio sia essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei, un’assunzione eccessiva, soprattutto in caso di tiroidite di Hashimoto, può peggiorare l’infiammazione e compromettere ulteriormente la funzione della ghiandola. È per questo che l’integrazione di iodio dovrebbe avvenire solo sotto stretto controllo medico e dopo aver verificato una reale carenza.
- Soia: Gli isoflavoni contenuti nella soia possono interferire con l’assorbimento della levotiroxina, il farmaco più comune per l’ipotiroidismo. Se si assume soia o integratori a base di soia, è consigliabile farlo a distanza di almeno 4 ore dal farmaco.
- Ferro e Calcio: Anche gli integratori di ferro e calcio possono ridurre l’assorbimento dei farmaci tiroidei. Per questo motivo, andrebbero assunti a diverse ore di distanza dalla terapia.
- Biotina: Sebbene non sia dannosa per la tiroide in sé, la biotina può alterare i risultati dei test di funzionalità tiroidea (in particolare TSH, T3 e T4), portando a letture errate. Se si sta per fare un prelievo per la tiroide, è consigliabile sospendere l’assunzione di biotina qualche giorno prima e informare il medico.
In generale, prima di iniziare qualsiasi integrazione, è sempre opportuno consultare il proprio medico curante o un endocrinologo, specialmente se si sta già seguendo una terapia farmacologica.
Alcuni integratori consigliati:
Solaray, Multivitaminico liposomiale da donna ad alta potenza

Una miscela ad alta potenza di 37 nutrienti liposomiali, con 19 vitamine e minerali al 100% del valore giornaliero o superiore.
Formulato con biotina e zinco per la bellezza generale e il supporto della pelle sana.
Include iodio per fornire supporto alla tiroide e zinco per promuovere un sistema immunitario, cuore e muscoli forti.
Con vitamine del gruppo B metilate per una risposta rapida, ginseng indiano e GABA.
Solo 2 comode capsule per porzione giornaliera; questa formula delicata da digerire può essere assunta durante o lontano dai pasti.
È un prodotto vegano, senza soia, verificato in laboratorio.
Protocol for Life Balance, Ortho Thyroid™

Ortho Thyroid™ è stato accuratamente formulato per supportare l’attività tiroidea e ghiandolare, fattori chiave per favorire una funzione cerebrale ottimale e la produzione di energia. Con tirosina e iodio, i due nutrienti che compongono le secrezioni tiroidee, combinati con vitamine del gruppo B specifiche, zinco, selenio e altri oligoelementi, questa formula è un integratore alimentare completo per il supporto di una sana funzione tiroidea. L’estratto di ginseng indiano è stato incluso per integrare la componente nutrizionale di questa formula.
Ptodotto senza OGM, kosher e halal.
Thorne, Thyrocsin™, cofattori tiroidei

Una miscela completa di nutrienti e sostanze botaniche per supportare una sana funzione tiroidea.
Confezionato senza glutine.
Contiene vitamine (C, E, B12 come metilcobalamina), Sali minerali (iodio, zinco, selenio, rame), l-tirosina ed estratto di ginseng indiano.
Gaia Herbs, Supporto per la tiroide

Integratore vegano composto da un mix di piante contenenti iodio con erbe adattogene che aiutano a regolare il ciclo di risposta allo stress.
Contiene iodio da kelp e alghe brune.
Micotherapy TRD

Integratore a base di funghi, CoQ10, L-tirosina e vitamine e con Selenio che contribuisce alla normale funzione tiroidea.
È un prodotto vegano, che contiene ABM (Agaricus Blazei Murril), Reishi (Ganoderma lucidum P. Karst), L-Tirosina, Fucus, Zinco gluconato, Coenzima Q10, Selenio, Vitamina B6, Vitamina B9 (acido folico), Vitamina B12.
Tirogem Gemmoderivato Floripotenziato

Un integratore che aiuta a gestire lo stress.
Una miscela di gemmoderivati utile per sostenere la normale attività surrenalica che a sua volta influenza la salute della tiroide.
È un prodotto biologico e vegano.
Lo stress e la tiroide

Oltre all’alimentazione e all’integrazione, un altro elemento cruciale per la salute della tiroide è la gestione dello stress.
Lo stress cronico, infatti, può influenzare negativamente l’intero sistema endocrino e immunitario. Il cortisolo, l’ormone dello stress, quando prodotto in eccesso, può sopprimere la funzione tiroidea e aumentare il rischio di infiammazione.
Questo squilibrio può essere particolarmente problematico in presenza di una predisposizione genetica, in quanto lo stress può agire da “interruttore” e scatenare una reazione autoimmune. Molte malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto (la causa più comune di ipotiroidismo), hanno spesso un esordio legato a un periodo di forte stress psicofisico.
Imparare a gestire lo stress con tecniche di rilassamento (respirazione, yoga, sofrologia, TFT, mindfulness etc.), esercizio fisico moderato e un sonno di qualità non solo migliora il benessere generale, ma offre anche un prezioso supporto alla salute della tiroide.
In conclusione, affrontare l’ipotiroidismo richiede un approccio olistico che va oltre la semplice terapia farmacologica.
Come abbiamo visto, l’integrazione mirata di specifici nutrienti, la gestione dello stress e uno stile di vita sano sono pilastri fondamentali per supportare la tiroide e migliorare la propria condizione.
Ricorda sempre che l’informazione è il primo passo verso un benessere maggiore, ma un consulto con il tuo medico è indispensabile prima di iniziare qualsiasi integrazione.
Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto per capire l’importanza di nutrire la tua tiroide e che possa essere il punto di partenza per il tuo percorso.
Se hai trovato utili queste informazioni, condividi l’articolo con chi potrebbe averne bisogno. E se hai domande, commenti o vuoi raccontare la tua esperienza, ti invito a lasciarmi un commento qui sotto. Il tuo contributo è prezioso per tutti! Grazie di cuore!

Risorse:
“Nutraceutical Supplements in the Thyroid Setting: Health Benefits beyond Basic Nutrition”, Salvatore Benvenga, Ulla Feldt-Rasmussen, Daniela Bonofiglio, Ernest Asamoah
“Autoimmune Thyroiditis and Vitamin D”, Teodoro Durá-Travé, Fidel Gallinas-Victoriano
“The Role of Nutrition on Thyroid Function”, Anna-Mariia Shulhai, Roberta Rotondo, Maddalena Petraroli, Viviana Patianna, Barbara Predieri, Lorenzo Iughetti, Susanna Esposito, Maria Elisabeth Street