14 sintomi da carenza di vitamina D
Garantire il fabbisogno di vitamina D è indispensabile nell’arco di tutta la vita per godere di buona salute e vivere felici. Bisogna correre subito ai ripari, quando avvertiamo i sintomi da carenza di vitamina D.
Chi non ricorda la tortura dell’olio di fegato di merluzzo alla quale siamo stati sottoposti quasi tutti da piccoli? Pur essendo profondamente odiato da tanti, questo rimedio è ricchissimo di nutrienti indispensabili, incluse grandi quantità di vitamina D, necessaria alla crescita e al buon funzionamento del nostro organismo.
Alcuni fatti e curiosità sulla vitamina D:
- per vitamina D si intende un gruppo di 5 diverse vitamine: D1, D2, D3, D4 e D5. Le due forme più importanti di questa vitamina sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) – di provenienza vegetale, e la vitamina D3 (colecalciferolo) – sintetizzata negli organismi animali.
- la vitamina D funziona come un ormone e ogni cellula del nostro corpo possiede un recettore per questa vitamina;
- la vitamina D viene sintetizzata dal colesterolo, quando la pelle viene esposta al sole;
- la carenza di vitamina D è molto comune – circa 1 miliardo di persone nel mondo hanno livelli insufficienti di vitamina D. Anche il 60% degli italiani ne è carente.
- essere in sovrappeso, avere la pelle scura, usare sempre una protezione solare, essere vegano, uscire poco di casa sono tutti fattori di rischio per la carenza da vitamina D.
Fabbisogno di vitamina D
Molto spesso non sappiamo che i nostri livelli di vitamina D nel sangue non sono sufficienti. Per valutarli serve un test del sangue particolare, che di solito viene prescritto alle persone più a rischio, come gli anziani.
La concentrazione ideale di vitamina D è di 30-60 ng/ml. Una quantità di 10-30 ng/ml è considerata insufficiente, e si parla di una carenza di vitamina D se è presente nel sangue in una quantità inferiore a 10 ng/ml.
Le dosi di vitamina D vengono generalmente espresse in Unità Internazionali (UI) e il fabbisogno di questa vitamina varia lungo la vita in questo modo:
da 0 a 12 mesi = 400 UI;
bambini da 12 mesi in poi = 600 UI;
adulti = 1000 – 1500 UI;
anziani = 2300 UI.
(Fonte: Associazione Medici Endocrinologi)
Alcuni ricercatori sono del parere, che il fabbisogno di un adulto è effettivamente molto più alto e si aggira intorno ai 3000 UI di vitamina D al giorno (3500 per le persone anziane), ma è comunque da concordare con il proprio medico curante.
14 sintomi da carenza di vitamina D
1 – Ammalarsi più spesso
Una delle funzioni principali della vitamina D è rendere le difese immunitarie più forti, per affrontare e combattere efficacemente virus e batteri. Se ti ammali spesso, hai sempre il raffreddore o l’influenza, molto probabilmente soffri di una carenza di vitamina D.
Alcuni studi hanno confermato il legame fra un apporto insufficiente di vitamina D e infezioni del tratto respiratorio (raffreddori, bronchiti, polmoniti). Prendere un integratore di fino a 4000 UI di vitamina D al giorno potrebbe ridurre il rischio di ammalarsi.
2 – Dolori articolari, alle ossa e alla schiena
La vitamina D è molto importante per la salute delle nostre ossa, perché migliora la capacità del nostro corpo di assorbire il calcio. Ecco perché i dolori articolari, il dolore alle ossa o il mal di schiena (in modo particolare le lombalgie) potrebbero indicare livelli bassi di questa vitamina.
3 – Disturbi digestivi
I livelli bassi di vitamina D si possono manifestare anche con mal di pancia, gonfiore addominale, diarrea e/o stipsi. Alcuni studi hanno confermato, che una carenza di vitamina D potrebbe causare infiammazioni intestinali e, addirittura, l’insorgere del cancro al colon.
4 – Stanchezza e debolezza
Ci sentiamo stanchi per tanti motivi, e la carenza di vitamina D è uno di questi. Livelli bassi di vitamina D nel sangue possono provocare stati di spossatezza e peggiorare la qualità della vita. Anche piccole insufficienze di questa vitamina possono influire sui nostri livelli di energia.
5 – Perdita di capelli
Molto spesso la caduta di capelli viene attribuita allo stress, ma alcuni studi recenti hanno dimostrato come una carenza di vitamina D può provocare la perdita di capelli, in modo particolare nelle donne.
I livelli bassi di vitamina D sono inoltre un fattore di rischio per sviluppare l’alopecia areata – una malattia autoimmune, caratterizzata dalla perdita di capelli e peli in tutto il corpo.
6 – Sbalzi d’umore e depressione
Una carenza di vitamina D può provocare cambiamenti nel tono dell’umore e provocare l’insorgere della depressione, in modo particolare negli adulti più anziani.
Prendere un integratore di vitamina D potrebbe aiutare a migliorare lo stato d’animo, la memoria, la concentrazione ed essere utile anche per chi soffre di “depressione invernale”.
7 – Guarigione lenta delle ferite
Un periodo di guarigione lungo dopo un intervento o un trauma potrebbe indicare una carenza di vitamina D.
Questa vitamina stimola la rigenerazione cellulare ed è indispensabile nel processo di guarigione delle ferite, anche grazie al suo ruolo nel controllare l’infiammazione e nel combattere le infezioni.
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8 – Sudorazione eccessiva
Un’altra funzione della vitamina D è quella di controllare la temperatura corporea, perché aiuta ad equilibrare la concentrazione di Sali minerali nel nostro organismo. Una carenza di questa vitamina si può manifestare come sudorazione eccessiva, soprattutto alla testa.
9 – Dolori muscolari
Molto spesso è difficile stabilire la causa dei dolori muscolari. Alcuni studi hanno evidenziato come la carenza di vitamina D nei bambini e negli adulti può provocare dolore.
Il recettore di vitamina D è presente nelle cellule nervose sensibili al dolore e chiamate nocicettori. Un’insufficienza di vitamina D può provocare dolore quando queste cellule vengono stimolate.
Un’integrazione di vitamina D nei bambini che soffrono di dolori della crescita potrebbe aiutare ad alleviare i sintomi.
10 – Perdita di massa ossea
Una bassa densità ossea indica una perdita di calcio e di altri minerali ed è un fattore di rischio per fratture, soprattutto fra le persone anziane e donne in menopausa.
Molte persone diagnosticate con perdita di massa ossea pensano di dover prendere un integratore di calcio, ma potrebbe invece trattarsi di un’insufficienza di vitamina D, che ha un ruolo fondamentale nell’assorbimento del calcio e nel metabolismo osseo.
11 – Ipertensione
È stata dimostrata la relazione fra i livelli della pressione sanguigna e quelli di vitamina D nel sangue. Più bassa è la presenza della vitamina D e più alta è la pressione. Un’integrazione di vitamina D potrebbe infatti aiutare a combattere l’ipertensione.
12 – Reazioni allergiche
Un’insufficienza di vitamina D potrebbe aumentare la sensibilità ad alcuni allergeni, in modo particolare agli acari e alla polvere. L’integrazione di vitamina D potrebbe anche aiutare a migliorare i sintomi da orticaria o dermatite atopica.
I giusti livelli di vitamina D hanno inoltre un ruolo protettivo nei bambini e nei confronti di allergie alimentari o asma.
13 – Aumento di peso
Un’insufficienza di vitamina D può provocare una disfunzione dell’ormone della sazietà, con conseguente aumento del senso della fame e del peso corporeo.
14 – Gengive arrossate e/o che sanguinano
Anche in questo caso si tratta del ruolo della vitamina D nell’aiutare il nostro organismo a combattere i batteri. In modo particolare, questa vitamina stimola la produzione di catelicidina e defensina – sostanze che proteggono il cavo orale da infezioni. Una carenza di vitamina D, invece, può causare un indebolimento delle gengive e provocare arrossamento e/o sanguinamento.
Fonti di vitamina D
La principale fonte di vitamina D è il sole. Questa vitamina viene sintetizzata nella pelle in seguito all’esposizione ai raggi UV. Nei mesi invernali i raggi UV sono più deboli ed è più difficile fare il pieno della vitamina D, che può essere integrata attraverso l’alimentazione o assumendo un integratore alimentare.
Le migliori fonti alimentari di vitamina D sono:
l’olio di fegato di merluzzo, i pesci grassi (salmone, aringa), le uova, il burro, il fegato, le carni rosse e le verdure di colore verde.
Tuttavia, è molto difficile garantire il fabbisogno e prevenire la carenza di questa vitamina attraverso l’alimentazione soltanto e, soprattutto durante i mesi invernali, è consigliabile l’assunzione di un integratore alimentare. In questo caso la forma maggiormente biodisponibile è un integratore di vitamina D3.
Integratori consigliati:
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Sovradosaggio ed effetti collaterali
Ovviamente, come per tutte le vitamine liposolubili, anche nel caso della vitamina D bisogna stare attenti e non superare il limite massimo o il dosaggio stabilito dal medico di fiducia.
Fra i sintomi di intossicazione da vitamina D vi sono:
- nausea;
- vomito;
- debolezza;
- aritmia cardiaca;
- calcoli renali (se presa insieme ad un integratore di calcio);
- stato confusionale e apatia;
- mancanza di appetito e perdita di peso;
- stipsi.
La vitamina D è una vitamina dimenticata e in tanti pensano che sia indispensabile soprattutto durante la crescita, ma la sua importanza resta fondamentale per la salute durante l’arco di tutta la vita. Rimediare a una carenza o un’insufficienza di vitamina D potrebbe essere la soluzione di molti problemi di salute.
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Grazie di cuore!
Molto interessante
Grazie! 🙂
Grazie
Felice di esserti stata utile, Adelaide 🙂
Grazie, molto interessante anch’io ne sono carente
Felice di esserti stata utile, Maria Assunta! 🙂 Cosa fai per rimediare alla carenza di vitamina D?
Molto utile i
Ho trovato molto interessante e stimolante tutto quanto ho letto nell’articolo. Sto integrando la vitamina d3 come da suggerimento del medico perché avevo dei valori bassi ma tutto sommato non avevo ancora nessun disturbo legato a questa carenza. Grazie ancora per il feedback positivo dell’articolo.
Ciao, Elena, grazie a te per il commento. Sono felice di esserti stata utile con questo articolo. I disturbi elencati qui si possono presentare quando è in atto una carenza importante e che persiste nel tempo. Oltretutto, visti gli eventi recenti e le ricerche condotte sull’importanza della vitamina D nel rafforzare il sistema immunitario e nel prevenire il contagio, integrare questa vitamina (magari insieme alla vitamina C) sembra un’idea più che sensata.
Molto interessante, io dagli esami risulto carente e ora devo prendere 30 gocce di Colecalciferolo a settimana.
Non sapevo granché di questa vitamina, ora grazie a questo articolo so molto di più!
Grazie!
Grazie a te, Riny! Per fortuna in commercio esistono diverse formulazioni della vitamina D e spesso basta prenderla solamente una volta a settimana oppure anche una sola compressa ogni 3 settimane.
Ho sempre preso un po alla leggera il fatto di dover prendere la v D3 non pensavo fosse così seria la cosa facendo le analisi sono carente il più delle volte la dimentico, starò molto più attenta grazie articolo molto utile
Ciao, Tina! Grazie per il tuo commento! Anch’io mi dimenticavo spesso di prenderla finché non ho scoperto degli integratori a rilascio prolungato. Sono più concentrati e ne basta una compressa ogni 2-3 settimane.